ATP 500 Tokyo, Berrettini a caccia di risposte: con Munar inizia la risalita (con un occhio anche alla Davis)
- Postato il 23 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Non è un’ultima chiamata, ma ci va tanto vicino. Perché Matteo Berrettini sa perfettamente che a Tokyo dovrà fornire a se stesso, prima ancora che al mondo che sta tutto intorno, le risposte per provare a cambiare in meglio una stagione altrimenti disgraziata e senza acuti. Impresa comunque ardua: il ritorno in campo ad Hangzhou non è stato quello desiderato, anche se nella sconfitta con Svrcina non è stato tutto da buttare. Stavolta però le attese, se possibile, saranno ancora maggiori: contro Munar l’asticella sarà ancora più alta, ma il mondo del tennis italiano vuol tornare a vedere il martello che tutto il mondo ha conosciuto. Anche perché sullo sfondo c’è la Davis, il torneo che forse più di tutti sta a cuore a Matteo.
- La Davis sullo sfondo, ma Berrettini deve ritrovare se stesso
- Un favore da fare a Sinner: fermare la corsa di Alcaraz
La Davis sullo sfondo, ma Berrettini deve ritrovare se stesso
Dire oggi se Volandri avrà il coraggio o meno di investire su Berrettini è presto per dirlo. Un anno fa a Malaga fece la differenza, perfetto alter ego di sua maestà Sinner. Ma lì c’era da saldare il conto con la coppa vinta l’anno precedente, vissuta però soltanto da tifoso e spettatore. Quest’anno riuscire a guadagnarsi il posto per la fase finale di Bologna rischia di essere assai più complicato, e avrebbe comunque un significato maggiore pensando ai tanti problemi e contrattempi incontrati da gennaio a questa parte.
Da un lato potrebbe essere proprio l’assenza di Sinner (che non ha ancora fatto sapere e né tantomeno capire se a Bologna a fine novembre sarà della partita o meno) ad aprire il campo alla presenza di Matteo, che oggi certamente avrebbe davanti a sé non soltanto l’ex numero 1 del mondo, ma anche un Musetti che da Chengdu (beffa atroce finale a parte) è ripartito forte nella stagione sul cemento asiatico. Senza dimenticare Cobolli e pure Darderi, che con Berrettini proverà a tenere alta la bandiera tricolore nella capitale nipponica.
Un favore da fare a Sinner: fermare la corsa di Alcaraz
Matteo peraltro a Tokyo avrà anche un altro compito (mica da ridere): provare a frenare la corsa di Carlos Alcaraz, sorteggiato dalla sua stessa parte di tabellone, e finire così per dare una mano a Sinner in ottica di un possibile ritorno sul trono mondiale. Munar all’esordio, però, è un cliente scomodissimo, anche perché figlio della nuova generazione iberica, quella che predilige i terreni in cemento alla solita terra rossa.
In caso di qualificazione agli ottavi il pericolo potrebbe essere rappresentato da Casper Ruud, che invero quando non gioca sulla terra fa meno paura, mentre nei quarti l’incrocio più probabile porterebbe a Denis Shapovalov, settima testa di serie del torneo.
Darderi è finito invece dalla parte opposta del tabellone: debutterà contro Nishioka, poi potrebbe affrontare uno tra Brooksby e Humbert (sesta testa di serie), quindi Rune ai quarti, con Taylor Fritz testa di serie più alta da affrontare semmai in semifinale. Nardi, Arnaldi e Bellucci non hanno superato le qualificazioni.