ATP Amburgo, Bolelli e Vavassori ritrovano una finale e tanta fiducia. Cobolli vince la battaglia con Etcheverry
- Postato il 23 maggio 2025
- Di Virgilio.it
- 4 Visualizzazioni

La coppia d’oro del doppio italico è tornata a battere cassa. Perché a Simone Bolelli e Andrea Vavassori l’aria della Germania sembra aver fatto proprio bene: netta la vittoria nella semifinale del torneo tedesco contro i britannici Joe Salisbury e Neal Skupski, buona per rimettere piede in una finale dopo oltre 100 giorni di attesa, quando a Rotterdam arrivò la prima (e sin qui unica) vittoria del 2025. Poco dopo però, sempre ad Amburgo, in finale c’è andato anche Flavio Cobolli, andato via in allungo nel match di semifinale contro Thomas Etcheverry.
- Finalmente le risposte desiderate: il Roland Garros fa meno paura
- Cobolli aggiusta la mira e ribalta Etcheverry
Finalmente le risposte desiderate: il Roland Garros fa meno paura
Bolelli e Vavassori avevano già mandato segnali nel corso della settimana, quando erano riusciti a chiudere una striscia negativa di tre sconfitte consecutive al debutto nei tornei sulla terra (Monte Carlo, Madrid e Roma). Stavolta le risposte attese sembrerebbero essere arrivate: il 6-3 6-1 rifilato alla quotata coppia britannica in poco più di un’ora è il segnale che la coppia azzurra aspettava da tempo immemore. E che li rimette in corsa per qualcosa di veramente importante: il Roland Garros è uno degli obiettivi “sensibili” della stagione di Chicco e Wave, e la sensazione è che adesso tutte le tessere del puzzle siano state messe al loro posto.
[iol_placeholder type="social_twitter" url="https://x.com/CarloGalati/status/1925893192563535945" profile_id="CarloGalati" tweet_id="1925893192563535945"/]Più della vittoria, di per sé già bella convincente, è la prestazione ad alimentare fiducia: Bolelli e Vavassori hanno faticato solo in avvio di partita, vincendo il deciding point tanto nel primo quanto nel secondo gioco. Una progressione confermata nei numeri fino al 6-3 finale in 35 minuti, preludio a un secondo set nel quale c’è stato veramente poco o nulla da eccepire, con un filotto di 6 game consecutivi a suggellare una vittoria netta nella forma e nella sostanza. Domani saranno l’argentino Molteni e il brasiliano Romboli gli avversari in una finale dove il ruolo di favoriti spetta proprio ai due italiani, letteralmente rifioriti dopo un inverno durato molto più del previsto.
Cobolli aggiusta la mira e ribalta Etcheverry
Era atteso da una conferma importante Flavio Cobolli, che ad Amburgo ha mietuto vittime illustri e ha fatto capire di aver trovato il giusto setup sul rosso. E il 2-6 7-5 6-4 finale ha rispecchiato l’andamento di un match nervoso e ondivago, che ha sorriso al tennista romano.
Partita strana e mai scontata, condizionata in parte dal vento e in parte da qualche errore di troppo dall’una e dall’altra parte. Cobolli inizia benino, incapace però di sfruttare tre palle break nel primo gioco dell’incontro, poi s’inceppa in fretta e concede due break pesanti in un parziale che scivola via senza troppi sussulti e con la sensazione che non sia affatto giornata.
Nel secondo però è bravo il romano a restare aggrappato al match: Etcheverry a lungo andare perde un po’ di continuità al servizio ed è ciò di cui aveva bisogno Flavio per ribaltare l’inerzia dello scambio, trovando tre palle break nell’undicesimo gioco (buona la terza). A quel punto un game giocato col piglio giusto consegna al romano il secondo parziale sul 7-5, e nel terzo tutto fa capire che sia lui a comandare il gioco. Tanto che parte forte e si procura due palle break nel terzo gioco, prontamente annullate dall’argentino. Poi però alla lunga Cobolli dimostra di averne di più: il break arriva sul più bello, e con essa la seconda finale stagionale dopo quella vinta a Bucarest contro Baez.