Attacchi di popillia nel Novarese, Biellese e Canavese: Confagricoltura chiede interventi immediati
- Postato il 10 luglio 2025
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- Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – La Popillia japonica è un piccolo coleottero in grado di attaccare più di 300 specie vegetali sia spontanee, sia coltivate, scheletrizzando le foglie ed erodendo radici, fiori e frutti. Originaria del Giappone, nel 2014 è stata segnalata per la prima volta in Piemonte nel Parco del Ticino. Per la normativa fitosanitaria europea è un organismo nocivo di quarantena prioritario.
Forte la preoccupazione di Confagricoltura Piemonte. Le azioni di contenimento messe in atto dal Settore fitosanitario ne hanno in parte rallentato l’espansione, ma l’insetto continua a diffondersi attraverso il volo attivo degli adulti o il trasporto passivo ad opera dell’uomo.
La coltura più danneggiata risulta per ora la vite, con un aumento esponenziale degli attacchi che ha causato quest’anno ingenti defogliazioni degli impianti nel Novarese, nel Biellese e nel Canavese.
Per Enrico Allasia presidente di Confagricoltura Piemonte, accanto alla lotta preventiva – comunque messa in atto – deve essere introdotto con urgenza un piano di lotta diretta con l’obiettivo di evitare, o quanto meno contenere, l’espansione dell’insetto. Tutte le aziende delle aree interessate sono in difficoltà nel contenere le infestazioni, ma il problema si presenta in modo ancora più grave in quelle che aderiscono all’agricoltura biologica, per l’impossibilità di utilizzare insetticidi per la difesa, come sottolinea Gian Luigi Orsolani, presidente di Confagricoltura Torino e viticoltore del Canavese.
“Occorre inoltre prevedere – conclude Allasia – analogamente a quanto avviene per altre avversità che interessano la nostra regione, un fondo per il ristoro dei danni subiti dagli agricoltori, essendo il danno paragonabile a quello di una vera e propria calamità naturale”.
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