“Attenzione, c’è un serpente sull’aereo e può essere velenoso”: panico tra i passeggeri a bordo, le autorità chiamano un esperto “acchiappaserpenti”

  • Postato il 2 luglio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Momenti di panico e un ritardo di due ore per i passeggeri di un volo della compagnia Virgin Australia in partenza da Melbourne e diretto a Brisbane. La causa? Un passeggero clandestino decisamente insolito, trovato nella stiva dell’aereo durante le operazioni di imbarco: un serpente verde di 60 centimetri. L’episodio, che ricorda la trama di un celebre film ma con un finale fortunatamente meno drammatico, ha richiesto l’intervento di un esperto per risolvere una situazione potenzialmente molto pericolosa.

A gestire l’emergenza è stato chiamato Mark Pelley, un acchiappaserpenti professionista. L’operazione si è rivelata subito complessa e ad alto rischio. L’animale si era seminascosto dietro un pannello nella stiva buia del Boeing 737. Data la grande quantità di serpenti estremamente velenosi presenti in Australia, Pelley ha dovuto agire con la massima cautela, non potendo identificare con certezza la specie a distanza.

“Ho detto loro [al personale della compagnia, ndr] che se non fossi riuscito a catturarlo al primo colpo, sarebbe scivolato attraverso i pannelli e avrebbero dovuto evacuare l’aereo, perché a quel punto non sapevo di che tipo di serpente si trattasse“, ha raccontato Pelley. Se il serpente si fosse dileguato all’interno della struttura dell’aereo, le conseguenze sarebbero state enormi. “Io e gli ingegneri saremmo ancora lì a smontare un Boeing 737 alla ricerca del serpente”, ha aggiunto con un sospiro di sollievo. “Ma per fortuna ci sono riuscito al primo tentativo e l’ho catturato“, ha concluso. Solo dopo la cattura, l’esperto ha potuto tirare un sospiro di sollievo e identificare il rettile. “Solo dopo aver catturato il serpente mi sono reso conto che non era velenoso. Fino a quel momento mi era sembrato molto pericoloso”, ha dichiarato. Si trattava di un “green tree snake” (serpente arboricolo verde), una specie comune e innocua.

Ma come ci è finito nella stiva di un aereo a Melbourne? Pelley ha una teoria precisa. L’animale è originario della regione di Brisbane, che era la destinazione del volo, non la partenza. L’ipotesi più probabile, quindi, è che il serpente fosse un “clandestino” arrivato a Melbourne su un volo precedente, fuggito dal bagaglio di un passeggero proveniente proprio dalla zona di Brisbane. La disavventura si è conclusa solo con un ritardo di due ore per il volo Melbourne-Brisbane. Un piccolo disagio, se si considera il rischio scampato: quello di un’evacuazione totale e di una complessa e costosa operazione di smontaggio di un aereo di linea per recuperare un serpente che, fino alla sua cattura, avrebbe potuto essere uno dei più letali al mondo.

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