“Attenzione, quando avete caldo non fate docce fredde: ecco cosa si rischia”: il monito del professor Adam Taylor della Lancaster University
- Postato il 24 giugno 2025
- Salute
- Di Il Fatto Quotidiano
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La tentazione è forte soprattutto in questi giorni di ondate di calore ruggenti: una bella doccia fresca se non proprio fredda per sentire un po’ di sollievo e far fronte al clima torrido. Una soluzione come un’altra per sopravvivere alle estati che il riscaldamento globale sta rendendo sempre più insopportabili; se non fosse che in questo caso, il rimedio rischia di essere del tutto controproducente. La ricetta della doccia perfetta quando picchia il solleone non è, infatti, quella a base di acqua fredda, ma di acqua tiepida. Questo secondo un recente articolo scientifico di Adam Taylor della Lancaster University, pubblicato su The Conversation. “La temperatura ottimale del nostro corpo è di circa 37 °C – spiega il prof. Taylor – Questa temperatura garantisce il corretto funzionamento dei nostri sistemi corporei. Ma quando il nucleo del corpo diventa troppo caldo, il centro termoregolatore del cervello inizia a inviare segnali nervosi ai vasi sanguigni e ai muscoli nella pelle o in prossimità di essa, dicendo loro di attivare i loro meccanismi di raffreddamento. Ad esempio, il corpo irradia calore nell’ambiente circostante tramite radiazioni elettromagnetiche (termiche). Circa il 60% del calore corporeo viene disperso in questo modo. La sudorazione è un altro meccanismo utilizzato dal corpo. Circa il 22% del calore corporeo viene disperso in questo modo”.
Per favorire questi meccanismi, i vasi sanguigni del nostro corpo modificano il proprio diametro. In particolare, quelli più superficiali, situati vicino alla pelle, si dilatano (ovvero si allargano) per permettere un maggiore afflusso di sangue e avvicinarlo alla superficie cutanea, che è relativamente più fredda. In questo modo, l’organismo favorisce la circolazione sanguigna affinché il calore interno possa essere trasferito verso l’esterno e dissipato. Parallelamente, i peli sulla pelle restano appiattiti per permettere all’aria a contatto con il corpo di raffreddarsi e venire sostituita, contribuendo alla dispersione del calore. Tuttavia, in condizioni di caldo intenso, questi sistemi possono risultare insufficienti. Immergersi in una doccia o in un bagno freddo subito dopo l’esposizione al caldo può sembrare rinfrescante, ma non è un metodo efficace per abbassare la temperatura corporea. In certi casi, può persino comportare dei rischi.
Quando il corpo viene esposto al freddo, i vasi sanguigni superficiali si restringono, riducendo il flusso sanguigno in quelle aree. Di conseguenza, fare una doccia fredda con l’intento di rinfrescarsi può sortire l’effetto contrario: il sangue fluisce meno verso la pelle, trattenendo il calore all’interno del corpo e intorno agli organi vitali. In sostanza, si invia al corpo un segnale errato, inducendolo a conservare calore invece che a dissiparlo. Inoltre, l’esposizione improvvisa ad acqua molto fredda può rappresentare un pericolo, a seconda della temperatura e della sensibilità individuale. Ad esempio, entrare in contatto con acqua a 15 °C può attivare una risposta da shock termico, con una rapida costrizione dei vasi sanguigni cutanei, cioè quelli esposti all’acqua fredda. Questa reazione provoca un aumento della pressione arteriosa, poiché il cuore deve pompare contro una maggiore resistenza. È una condizione che può diventare critica per chi soffre di malattie cardiache, come la coronaropatia.
Lo shock termico può anche indurre aritmie e, in situazioni estreme, essere letale quando si passa bruscamente da un ambiente molto caldo a uno molto freddo. Fortunatamente, episodi del genere sono rari e improbabili se si tratta di una semplice doccia o bagno freddo a casa. Tuttavia, per precauzione, è meglio evitare tuffi in acqua gelida durante le giornate molto calde. Anche le docce calde non sono consigliate quando fa caldo. Sebbene si sostenga talvolta che aiutino il corpo a raffreddarsi più rapidamente, questa convinzione è infondata. L’acqua più calda della temperatura corporea trasmette calore all’organismo, impedendogli di disperderlo e rischiando di far aumentare la temperatura interna. “Nelle giornate calde – conclude Taylor – un bagno o una doccia tiepidi sono la soluzione migliore; le prove suggeriscono che 26-27 °C siano i più efficaci. Questo aiuta a portare il sangue in superficie per raffreddarsi, senza essere così freddo da indurre il corpo a pensare di dover conservare il calore”.
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