Auto a benzina usate, i modelli più venduti in Italia nel 2025 e quanto costano

  • Postato il 28 aprile 2025
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  • Di Virgilio.it
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Nei primi tre mesi del 2025, il mercato delle auto usate in Italia ha vissuto un’autentica impennata: ben 119.657 vetture, considerando solo i dieci modelli più popolari, sono state protagoniste di un passaggio di proprietà. Un dato impressionante, al netto delle minivolture ai concessionari, che conferma quanto gli italiani puntino ancora sull’usato per cambiare auto. Ma dietro il fermento commerciale si cela un problema strutturale sempre più evidente: l’età media delle auto vendute è molto elevata e una larga parte del parco circolante è ancora legato a vetture omologate Euro 3, Euro 4 o Euro 5, con standard di emissioni ormai superati.

Dalla decima alla settima posizione delle più vendute

Chiude la top ten la Fiat Grande Punto, con 7.330 trasferimenti registrati. Modello storico lanciato nel 2005, oggi si trova sul mercato dell’usato con prezzi che oscillano tra i 500 euro per esemplari molto chilometrati e gli 8.000 euro per le versioni più recenti. Un’auto amata per la robustezza e la versatilità, sebbene ormai datata in termini di tecnologia e sicurezza.

Al nono posto troviamo la Toyota Yaris (7.792 unità), unica giapponese nella classifica. Un modello longevo, che spazia dai primi esemplari a benzina di fine Anni Novanta alle moderne varianti ibride, oggi fiore all’occhiello del marchio Toyota. La varietà dell’offerta, da poche centinaia di euro fino ai 26.000 euro per modelli recenti, racconta il successo trasversale della Yaris tra i diversi target di automobilisti.

Segue, in ottava posizione, la Opel Corsa (7.843 unità), altra best-seller europea delle utilitarie, oggi disponibile anche in versione elettrica. Al settimo posto la Volkswagen Polo (8.680 unità), che fa registrare un dato confortante: oltre la metà delle Polo vendute sono Euro 6, prodotte quindi a partire dal 2015.

Da centro classifica ai piedi del podio

Sesta la Lancia Ypsilon (9.090 unità), una delle citycar più amate dagli italiani, nonostante una storia produttiva molto lunga che complica la distinzione tra modelli più recenti e quelli meno aggiornati. Quinta la Fiat Punto (9.162 unità), ma preoccupa il dato: ben 4.302 esemplari venduti sono Euro 3, costruiti tra il 2001 e il 2006. Segno evidente di un parco auto invecchiato che ancora fatica a rinnovarsi.

Appena fuori dal podio, troviamo la Citroën C3 (10.182 unità), che beneficia di una maggiore modernità: più della metà degli esemplari venduti sono Euro 6, e le ultime generazioni strizzano l’occhio al design crossover, seguendo i nuovi trend di mercato.

Le più vendute in Italia

La medaglia di bronzo va alla Smart Fortwo, con 11.429 unità scambiate. Nonostante Smart abbia abbandonato le microcar per virare sui SUV elettrici, gli italiani restano affezionati alla piccola due posti, ideale per districarsi nel traffico cittadino e trovare facilmente parcheggio.

In seconda posizione la Fiat 500, con 13.542 cambi di proprietà. Icona italiana senza tempo, la 500 continua a macinare successi sia con le versioni storiche che con le più recenti, anche se una larga parte degli esemplari venduti è ancora composta da modelli Euro 4 o Euro 5, meno efficienti in termini ambientali.

Dominatrice assoluta è la Fiat Panda, con ben 34.607 esemplari venduti. Un record che conferma l’intramontabile popolarità di questa citycar, simbolo di praticità ed economicità. Tuttavia, anche qui emerge il rovescio della medaglia: su oltre 34.000 Panda vendute, oltre 18.000 sono omologate Euro 4 o precedenti, con 6.000 addirittura pre-Euro 3, risalenti agli anni Novanta o ancora più indietro.

Il quadro che emerge è chiaro: il mercato dell’usato è vivace e fondamentale per tanti italiani, ma l’età media delle auto scambiate è troppo alta. Prima di inseguire l’utopia di una rapida transizione elettrica, sarebbe necessario puntare su politiche di incentivi che favoriscano il ricambio verso vetture almeno Euro 6, più sicure e meno inquinanti. Un passo cruciale non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche per garantire una mobilità più moderna, sicura e sostenibile.

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