Auto contromano, pericolo scampato: ma quanta paura per 10 chilometri

  • Postato il 1 settembre 2025
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  • Di Virgilio.it
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In certi momenti, la linea sottile tra ordinario e incubo si spezza senza preavviso. Una curva sbagliata, uno svincolo preso nel verso opposto, e l’autostrada si trasforma in roulette russa. È quello che è accaduto lungo la carreggiata est del raccordo autostradale RA13, tratto cruciale che collega il confine sloveno al cuore del Friuli-Venezia Giulia. Un uomo, al volante della sua vettura, ha percorso 10 chilometri contromano a 100 km/h, ignorando sirene, lampeggianti e il buon senso.

La dinamica dell’accaduto

Tutto ha inizio poco dopo il tramonto. La sala operativa del Centro operativo della Polizia Stradale di Udine riceve una prima segnalazione: “Un’auto sta viaggiando contromano sul raccordo.” Pochi minuti dopo, arrivano altre chiamate. Tanti automobilisti, increduli, assistono alla scena e chiamano il 112 con la voce rotta dal panico. Alcuni riescono a scansarsi, altri sfiorano la tragedia per pochi centimetri. E poi ci sono le telecamere a circuito chiuso, che confermano l’inverosimile: un veicolo percorre la corsia di sorpasso, ma nella direzione sbagliata.

Il punto d’ingresso è lo svincolo di Fernetti, zona di confine tra Monfalcone e la Slovenia. Il conducente imbocca lo snodo utilizzato da chi esce in direzione Slovenia, ma lui ci entra al contrario. Inizia così una corsa surreale su un’autostrada a scorrimento veloce, dove ogni secondo può diventare fatale.

L’intervento della Polizia

La centrale allerta tutte le pattuglie nei paraggi. Una di queste, della Polstrada di Trieste, si trova sulla carreggiata opposta. I due agenti, ben consapevoli del pericolo, non aspettano ordini: attivano sirene, lampeggianti e procedono in parallelo al folle, separati solo dal guardrail centrale. Riescono ad affiancarlo, gridano all’altoparlante e chiedono di fermarsi. Tuttavia, l’automobilista è impassibile e continua a viaggiare sulla corsia di sorpasso. Solo dopo altri due chilometri —dieci in totale — la corsa si arresta, fortunatamente senza collisioni.

Una volta fermato, il conducente viene sottoposto a test alcolemico, risultato negativo. Nessuna droga, nessun bicchiere di troppo. Solo una disarmante incoscienza, che poteva trasformarsi in una strage. La sanzione amministrativa è tra le più severe previste dal Codice della Strada: fino a 10.000 euro di multa, fermo amministrativo del veicolo e revoca immediata della patente. Un colpo definitivo alla possibilità di guidare ancora, ma forse troppo poco, se si considera ciò che avrebbe potuto accadere.

Come può accadere così spesso

Perché non si tratta solo di una semplice violazione del Codice della Strada. Viaggiare contromano in autostrada significa rimettere al caso la vita propria e quella degli altri. A 100 km/h, l’impatto frontale equivale a colpire un muro a 200. E su una rete trafficata come quella del nord-est italiano, ogni secondo può essere quello sbagliato.

Non è la prima volta che episodi simili accadono. Ogni volta, però, la domanda resta la stessa: come si può ancora sbagliare? È solo disattenzione o confusione? O c’è qualcosa di più profondo, una diffusa incapacità di interpretare la complessità delle nostre strade moderne, dove svincoli e raccordi si intrecciano come circuiti stampati? La verità è che l’infrastruttura può anche funzionare, ma se dietro al volante c’è chi spegne il cervello, nulla può garantire la sicurezza. L’auto, in fondo, è solo un’estensione della volontà di chi guida.

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Virgilio.it

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