Auto elettriche in Europa al 15,8% del mercato: incentivi 2025 decisivi per l’Italia

  • Postato il 25 settembre 2025
  • Di Panorama
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In agosto le auto elettriche in Europa (dati Acea) hanno raggiunto il 15,8% del mercato, segnando un progresso rispetto al 12,6% dello stesso mese del 2024. Ancora poco, ma in crescita, anche grazie a una politica di incentivi. Dal 15 ottobre partiranno in Italia i nuovi incentivi per le vetture a batteria. I bonus riusciranno a spingere il mercato delle auto elettriche, ferme da gennaio ad agosto a una quota del 5,2% nel nostro Paese? Secondo un’analisi del Centro Studi di AutoScout24 ben il 38% di chi ha intenzione di acquistare una vettura nuova si sta orientando su un modello elettrico, con il 69% di questi che utilizzerà gli incentivi. Ma ci sono anche molte perplessità tra i cittadini.

Immatricolazioni auto in Europa: i dati Acea di agosto 2025

Ad agosto, il mercato automobilistico europeo ha registrato una crescita del 4,7%, superando le 791 mila immatricolazioni rispetto alle 755 mila dello stesso mese 2024. Nella sola Ue il balzo è stato del 5,3%. Guardando alle alimentazioni i numeri sono chiari: l’elettrico a batteria si consolida con il 15,8% del mercato, con oltre 1,13 milioni di immatricolazioni nei primi otto mesi dell’anno. A trainare sono soprattutto Germania (+39,2%), Belgio (+14,4%) e Paesi Bassi (+5,1%). Le ibride corrono (34,7% delle vendite) e le auto a benzina e diesel scivolano al 37,5% dal 47,6% dell’anno precedente. Tra i costruttori europei crescono Volkswagen, Renault, Bmw e Mercedes, mentre Stellantis guadagna terreno e Tesla crolla. Boom dei marchi cinesi, con Saic in forte ascesa e Byd capace di più che triplicare le vendite.

Bonus auto elettriche 2025: lo studio AutoScout24 fotografa gli italiani

Il mercato elettrico in Italia se la giocherà sugli incentivi. Secondo un’analisi del Centro Studi di AutoScout24, ben il 38% degli italiani che ha intenzione di acquistare una vettura nuova sta valutando l’elettrico, ma solo grazie ai bonus. Il 95% del campione ammette infatti di essere stato influenzato dalle agevolazioni, e senza questo sostegno sei automobilisti su dieci rinuncerebbero all’acquisto. L’attrattiva dell’elettrico non nasce da una sensibilità ambientale (citata da una minoranza), ma da un calcolo economico dunque. Non a caso il budget medio messo in conto dagli italiani si aggira sui 25.800 euro, mentre le auto destinate alla rottamazione hanno un’età media di 14 anni. Ma i nuovi incentivi non convincono al cento per cento: metà degli automobilisti intervistati li ritiene adeguati, ma l’altra metà insufficienti. Le critiche più ricorrenti riguardano parametri troppo restrittivi (60%) e una normativa vista come confusionaria (34%). Altri nodi sono il vincolo alla rottamazione (25%) e la percezione che i bonus non compensino il divario di prezzo con le auto tradizionali (25%). E poi pesano il costo elevato (41%), la scarsa rispondenza alle necessità quotidiane (35%), l’autonomia limitata delle batterie (30%) e la carenza di colonnine di ricarica (26%). Diffidenza, timori sulla durata delle batterie e sul valore residuo completano il quadro di perplessità. “Quattro italiani su dieci sceglierebbero un’elettrica soprattutto grazie agli incentivi: la convenienza economica è la vera leva, non l’ambientalismo. Senza interventi strutturali su prezzi, infrastrutture e servizi, il mercato rischia di tornare indietro appena terminati i bonus”, commenta Sergio Lanfranchi del Centro Studi AutoScout24.
Dal 15 ottobre i nuovi incentivi entreranno in vigore e così i prossimi mesi diranno se la politica dei bonus riuscirà a superare la diffidenza e a far accelerare la corsa all’auto elettrica in Italia.

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Panorama

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