Auto senza revisione, le sanzioni previste dal Codice della Strada
- Postato il 21 giugno 2025
- Codice Della Strada
- Di Virgilio.it
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La revisione dell’auto è il punto di contatto tra sicurezza meccanica, legalità e responsabilità. Ogni mezzo circolante, dalle utilitarie alle auto aziendali, dai furgoni ai camper, deve sottoporsi con regolarità a controlli per assicurarsi che gli impianti frenanti, le luci, le emissioni e lo stato generale di funzionamento siano conformi agli standard minimi richiesti. Non si tratta di una prassi burocratica o di una tassa camuffata ma di una misura pensata per innalzare il tasso di sicurezza sulla strada. Al di là della sicurezza meccanica, la revisione assolve anche a un compito ambientale: il monitoraggio delle emissioni prodotte dal motore. Durante i controlli sono analizzati i gas di scarico per verificare che rientrino nei parametri stabiliti dalle normative europee.
Quando è obbligatorio effettuare la revisione
Il calendario previsto dal Codice della Strada non lascia spazio a interpretazioni. Entro il quarto anno dall’immatricolazione e comunque entro il mese corrispondente alla data di rilascio della carta di circolazione, ogni auto deve essere revisionata la prima volta. In seguito l’intervallo si accorcia a due anni esatti, senza eccezioni. Non esiste un mese di tolleranza e neppure un margine flessibile: anche un solo giorno di ritardo è sufficiente a rendere l’auto irregolare. In caso di incidenti o controlli a campione, la mancata revisione fa scattare sanzioni poiché si presume che il veicolo non sia in condizioni ottimali per la circolazione.
Il mancato rispetto dell’obbligo di revisione comporta l’applicazione di sanzioni. Se un automobilista viene fermato con la revisione scaduta, la multa varia tra 173 e 694 euro. presenza di recidiva ovvero quando si circola ripetutamente senza aver regolarizzato la posizione, la sanzione raddoppia fino a sfiorare i 1.300 euro. Le sanzioni colpiscono anche chi effettua la revisione con ritardo solo di qualche giorno: il verbale può essere elevato anche in assenza di comportamenti pericolosi, perché la legge punisce lo stato tecnico del mezzo, non l’intenzione del conducente.
La sospensione dalla circolazione e il rischio di confisca
Quando un veicolo privo di revisione viene identificato su strada, la polizia ha il potere di sospenderne immediatamente la circolazione. Avviene attraverso un’annotazione ufficiale sul libretto che vincola il proprietario a non utilizzare il mezzo fino al superamento della revisione. La circolazione con un’auto sospesa è considerata una violazione molto più grave e comporta il fermo amministrativo del mezzo per novanta giorni. In caso di ulteriore reiterazione, il Codice della Strada prevede la confisca del veicolo ovvero il sequestro da parte dello Stato. La perdita del mezzo diventa totale, senza possibilità di rimborso. Succede anche quando il veicolo è stato acquistato con finanziamento in corso.
Le conseguenze sulla copertura assicurativa in caso di sinistro
In caso di incidente, anche lieve, la compagnia può rifiutare l’indennizzo o esercitare il diritto di rivalsa nei confronti dell’assicurato. Questa eventualità è tutt’altro che teorica: molte polizze prevedono clausole che vincolano l’efficacia della copertura alla regolarità amministrativa e tecnica del veicolo.
Se il sinistro viene considerato in parte causato da un malfunzionamento che la revisione avrebbe potuto rilevare, l’assicurazione può sostenere che il danno sia dipeso da un’omissione imputabile all’assicurato. Ne deriva una responsabilità personale che può trasformarsi in una elevata esposizione economica in caso di danni a cose o persone.
Le responsabilità tra proprietario e conducente
Chi detiene un veicolo, a prescindere dal fatto che ne sia o meno il conducente abituale, ha il dovere giuridico di assicurarsi che il mezzo sia in regola con la revisione. Il proprietario risponde a titolo personale anche se è un terzo a guidare il mezzo in violazione della normativa. Vale sia in ambito familiare che aziendale: in caso di veicoli concessi in comodato d’uso, leasing o noleggio a lungo termine, la responsabilità può estendersi al datore di lavoro, all’amministratore della società o all’intestatario del contratto. In alcune sentenze, il giudice ha riconosciuto un concorso di colpa tra chi affida l’auto e chi la guida, quando entrambi sono consapevoli dell’omissione.
Eccezioni alla circolazione senza revisione
La circolazione su strada con un veicolo la cui la revisione risulti scaduta è dunque una violazione non tollerata dall’ordinamento e non ammette eccezioni di prassi. Mentre la copertura assicurativa prevede un breve periodo di tolleranza dopo la scadenza, lo stesso non vale per la revisione del veicolo, la cui validità termina in modo netto alla data indicata.
La normativa di riferimento è contenuta nell’articolo 80 del Codice della Strada, che stabilisce tempi e modalità dell’adempimento tecnico obbligatorio. Per gli autoveicoli destinati al trasporto di cose o a uso speciale con massa complessiva non superiore a 3,5 tonnellate, nonché per i veicoli adibiti a trasporto promiscuo, la revisione deve essere effettuata entro quattro anni dalla prima immatricolazione, e successivamente con cadenza biennale. Si tratta della regola generale, valida per la maggior parte dei veicoli destinati all’uso privato.
Ci sono tuttavia numerose eccezioni, che prevedono una periodicità molto più stretta. Per i mezzi impiegati in servizi pubblici di piazza come i taxi, per i veicoli a noleggio con conducente, per le ambulanze, per i veicoli classificati ad uso speciale e per le auto storiche iscritte nei registri ufficiali, l’obbligo di revisione è annuale. La differenziazione è giustificata dal tipo di utilizzo e dal maggior livello di sollecitazione cui sono sottoposti questi veicoli, spesso destinati a prestazioni professionali o di pubblica utilità.
Conseguenze sul valore del veicolo nel mercato dell’usato
Un’auto senza revisione è una macchina che ha perso credibilità. Sul mercato dell’usato la regolarità documentale è influenza la valutazione del mezzo. Nessun acquirente è disposto a pagare il prezzo pieno per un veicolo privo di un controllo tecnico aggiornato. La mancanza della revisione è una macchia nella cronologia del mezzo e genera sospetti su altri possibili problemi nascosti.
All’interno di questo quadro normativo, con l’evoluzione digitale dei sistemi di sorveglianza stradale è sempre più difficile sfuggire ai controlli. Le telecamere a lettura targa, installate in centri urbani, tangenziali e varchi Ztl, dialogano in tempo reale con le banche dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Basta una scansione per verificare in pochi secondi se un veicolo è coperto da assicurazione, bollo e revisione. L’idea che si possa passare inosservati è di fatto obsoleta, soprattutto nelle grandi città. I verbali sono spediti automaticamente all’indirizzo dell’intestatario, senza che l’infrazione sia stata contestata di persona. Di conseguenza è aumentato il numero delle sanzioni comminate per revisione scaduta.