Autodenuncia un’anomalia nei propri permessi retribuiti per assistere la moglie invalida al 75%: l’azienda lo licenzia, poi lo reintegra

  • Postato il 1 agosto 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Alla Deloro Microfusione di Fizzonasco, nel Milanese, grazie a quattro giorni di sciopero che ha visto coinvolti 160 dipendenti su 193, Fabio Orlando, un operaio 48enne licenziato improvvisamente lo scorso 25 luglio, è stato reintegrato. Quel giorno, racconta la cronaca locale, Orlando si era presentato in azienda come ogni mattina negli ultimi 25 anni, ma poche ore dopo era stato convocato in ufficio e gli era stata consegnata una lettera di licenziamento. Colto di sorpresa, l’uomo era svenuto e soccorso dai colleghi. Orlando usufruiva, dal 2021, dei permessi retribuiti previsti dalla Legge 104 per assistere la moglie, invalida al 75%. Accortosi di un’anomalia legata alla mancata revisione della documentazione, aveva deciso di segnalare spontaneamente la situazione sia all’INPS sia all’azienda.

In risposta, la Deloro lo aveva licenziato, accusandolo di aver fruito indebitamente dei permessi per 30 mesi e parlando di “condotta lesiva della buona fede”. Da quel momento era scattata la protesta dei colleghi che, bloccando la produzione avevano chiesto il ritiro del provvedimento che alla fine è arrivato. “Facevo tutto: da padre, da madre, cucinavo, somministravo farmaci”, ha raccontato Orlando. Andrea Torti, della Fiom, prima del reintegro aveva commentato: “L’obiettivo dell’azienda è lanciare un messaggio: chi sbaglia paga, a prescindere dal contesto umano”.

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Blitz

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