Autunno a New York: tra foliage, arte e nuovi sapori la città ritrova la sua anima

  • Postato il 4 novembre 2025
  • Lifestyle
  • Di Forbes Italia
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Contenuto tratto dal numero di novembre 2025 di Forbes Italia. Abbonati!

Gli italiani hanno due immagini di New York: la città estiva delle vacanze, quando si passeggia tra grattacieli incandescenti di sole, e quella invernale del Natale, con le vetrine scintillanti e la pista del Rockefeller Center. Ma se si chiede a un newyorkese, la stagione da vivere è l’autunno. Prima che arrivi il gelo, quando il rosso accende i parchi e le giornate conservano un’eco di luce estiva, la città sembra ritrovare la propria misura.

Come conferma il New York City Tourism + Conventions, la città, non più preda dei flussi turistici estivi, né ancora travolta dalla retorica natalizia, si offre ai suoi abitanti e a chi vuole scoprirla con uno sguardo più consapevole. È il tempo per esperienze autentiche: bere un bloody Mary nel luogo in cui è nato, lasciarsi sorprendere da una galleria d’arte nascosta in un hotel, oppure seguire le tracce del foliage fino ai margini estremi della metropoli. Dieci percorsi, non da turista ma da viaggiatore, per comprendere la città nella stagione che meglio la racconta.

Il foliage da Manhattan a Staten Island

Il foliage è il segnale d’inizio stagione. Central Park resta l’immagine da cartolina, ma la mappa dei colori è più ampia: a nord di Manhattan, Inwood Hill Park conserva un bosco vero, con querce rosse e amamelidi; nel Bronx, Van Cortlandt Park e Pelham Bay Park aprono scenari larghi, con gingko, abeti e habitat di civette e gufi. A Brooklyn, Prospect Park è un manuale di botanica all’aria aperta, tra liriodendri e sweetgum; nel Queens, Alley Pond Park porta fino al liriodendro più antico della città, raggiungibile con un percorso guidato.

A Staten Island il Greenbelt mette in fila oltre 50 chilometri di sentieri e stagni, e nei weekend i parchi organizzano camminate tematiche. Per orientarsi c’è il foliage tracker dei Nyc Parks, utile per scegliere il momento giusto. Per chi preferisce l’acqua, Classic Harbor Lines organizza crociere a tema a bordo di yacht d’epoca, con possibilità di brunch autunnale a bordo o di ascoltare i racconti di un esperto naturalista.

Attività autunnali, tra zucche e cinnamon roll

Festival di stagione, mercatini (oltre ai più celebri di Union Square e Bryant Park c’è una mappa che indica tutti gli appuntamenti nei cinque distretti), raccolta di mele o pumpkin carving. New York offre tutto questo. Tappa imperdibile, soprattutto per le famiglie, il Queens County Farm Museum, che celebra 50 anni: oltre alla visita della fattoria, ci si può dedicare a workshop di maglia o partecipare a una cena settecentesca all’Adriance Farmhouse che prevede, tra l’altro, zuppa di arachidi, pollo in fricassea e torta con panna, in abbinamento a sidri, vino o cocktail tematici.

Sicuramente più moderni sono invece i cinnamon roll di Spirals, nuova bakery nell’East Village interamente dedicata al dolce nordico che ha conquistato il mondo. Per gli appassionati di bakery tourism, questa è la stagione giusta per gustare il meglio della mediorentale Librae o dell’amatissima Radio Bakery di Brooklyn, mentre per torte spettacolari c’è il minuscolo From Lucie. Per entrare in pieno mood newyorkese, non può mancare una tazza di chai latte o un latte aromatizzato, come quelli alla carrot cake di Dialogue, oppure un caffè vietnamita con crema pasticcera da Bánh by Lauren

Grandi riaperture e nuove mostre

Due rinomati musei riapriranno, entrambi con Cooper Robertson come architetto esecutivo. Uno è lo Studio Museum ad Harlem, dedicato all’arte della black community, uno spazio completamente nuovo distribuito su sette piani progettati da Adjaye Associates. L’altro è il New Museum sulla Bowery, firmato dagli olandesi di Oma, che, dopo una ristrutturazione estesa, ritorna con quattro esposizioni.

Tra queste New Humans: Memories of the Future, che riunisce oltre 150 creatori internazionali. Al Whitney Museum of American Art, disegnato da Renzo Piano, è in mostra Sixties Surreal (fino al 19 gennaio), una mostra che esplora l’arte rivoluzionaria tra il 1958 e il 1972, attraverso nomi come Yayoi Kusama, Diane Arbus e Andy Warhol.

Mentre al Brooklyn Museum Monet and Venice (fino al 1 febbraio) presenta i capolavori veneziani del maestro impressionista, accompagnati da opere di Turner, Canaletto e Renoir. A Corona, nel Queens, Louis Armstrong House Museum ospita The Corona Collection, una mostra dedicata al quartiere, ai suoi abitanti e alle memorie del trombettista statunitense.

I bar leggendari di Manhattan

Due indirizzi bastano per capire il tono di Manhattan. Il King Cole Bar, dentro St. Regis, ha visto nascere il bloody Mary.Sotto lo sguardo del murale di Maxfield Parrish si sono ritrovati ospiti come Salvador Dalí, Marilyn Monroe, Truman Capote e John Lennon, trasformando il bar dell’hotel in un crocevia di arte e cultura.

Pochi isolati più a nord, il Bemelmans Bar di The Carlyle, A Rosewood Hotel conserva tutto il fascino che l’ha reso unico. Fondato negli anni ‘40, il bar è celebre per i suoi murales originali firmati da Ludwig Bemelmans, che accettò di dipingerli in cambio di un anno di soggiorno gratuito nell’hotel. Tra gli ospiti leggendari Elizabeth Taylor, i Kennedy, Andy Warhol, Woody Allen e George Clooney. Il cocktail cult è il dirty Martini.

Oltre Halloween: i lati oscuri della città

Dopo la parata e le maschere, restano i luoghi che danno profondità alla stagione. Il Día de los Muertos a El Museo del Barrio e in Midtown mette in piazza altari, laboratori e musica; nel quartiere storico del Seaport, le passeggiate guidate raccontano episodi e cronache tra Settecento e Novecento. A Brooklyn, il Green-Wood Cemetery è una lezione di storia urbana a cielo aperto: arte funeraria, alberature e viste inattese su Manhattan, con tour diurni e serali. Il New York Botanical Garden, nel Bronx, offre passeggiate guidate nella natura (da non perdere il forest bathing) e sorprende con le sue installazioni magiche, come Wicked Broadway Garden.

A Broadway con Keanu Reeves

La stagione teatrale mette insieme nomi noti e testi di repertorio. Aspettando Godot con Keanu Reeves e Alex Winter attira l’attenzione anche di chi non frequenta abitualmente Beckett; Art torna con un trio popolare e affiatato; Il grande Gatsby propone la via del grande romanzo in palcoscenico, tra coreografie e luci; Ragtime rimette al centro una storia corale americana che resta attuale. Accanto, titoli nuovi come Liberation o Little Bear Ridge Road spostano lo sguardo sul presente con scritture diverse. A marzo 2026 è annunciato Proof con Ayo Edebiri. Broadway funziona come sempre: revival, star power, debutti e qualche scommessa. Per avere il quadro completo conviene incrociare le schede ufficiali e i consigli pratici di Nyc Tourism, utili per date, teatri e ticketing.

Jazz, listening o book club?

Tre modi alternativi per stare in città: il jazz dal vivo trova i suoi spazi nel basement del Saint Tuesday al Walker Hotel Tribeca, nel piccolo Tomi Jazz con cucina izakaya e whiskey giapponesi, e a Brooklyn negli ambienti raccolti di St. Mazie e Ornithology. I listening bar consolidano una tendenza: Public Records a Gowanus lavora su programmazioni curate e impianti di qualità; Eavesdrop è più posh; BierWax mette insieme vinili e birre artigianali. Poi c’è l’ibrido tra libreria e bar: Book Club Bar nell’East Village e Books Are Magic a Cobble Hill ospitano presentazioni, club di lettura e, semplicemente, tavoli dove stare. In autunno, quando si cerca concentrazione, questi luoghi funzionano: si entra, si ascolta, si legge, si beve.

La Chinatown di Flushing, Queens

Quale migliore stagione per sorseggiare zuppe calde e gustare ravioli ustionanti e piatti piccanti? Lo si può fare nella Chinatown di Manhattan, ma a Flushing, nel Queens, è ancora più autentico. Con quasi 100mila residenti cinesi, è la comunità più grande e in crescita al di fuori dell’Asia. La si raggiunge con la linea 7 o con la Long Island Railroad. Le strade principali, come Main Street e Roosevelt Avenue, sono fiancheggiate da negozi di erbe medicinali, panetterie asiatiche e ristoranti che servono piatti tradizionali da tutta l’Asia orientale.

Oltre a food cart, locali specializzati in dim sum e il New World Mall Food Court, dove si trova un po’ di tutto, si può provare qualcosa di più ricercato da Juqi, dove l’anatra laccata alla pechinese viene presentata come un’opera d’arte, servita all’interno di un portagioie e completata dall’aggiunta di caviale. Per l’hotpot, l’indirizzo imperdibile è Chong Qing Lao Zao, dove si può scegliere tra vari tipi di brodo, livelli di piccantezza e altre prelibatezze della cucina di Chongqing.

Le novità della ristorazione

Accanto ai grandi classici non mancano, naturalmente, le novità. In una città in continua evoluzione come New York può essere difficile orientarsi, ma ci sono alcuni indirizzi che si stanno affermando particolarmente tra abitanti e viaggiatori.

Ne sono esempi il ristorante caraibico Kabawa, il tailandese a Flatiron LenLen, il messicano Limusina a Hudson Yards, il coreano Sunn’s nel Lower East Side. Anche le nuove aperture in fatto di hotellerie puntano sulla ristorazione come mai prima d’ora: Faena ha chiamato lo chef argentino Francis Mallmann a dirigere La Boca, il cui menù ruota intorno alla brace; Waldorf Astoria, leggendario hotel degli anni ‘30, riapre in grande stile dopo otto anni di restauro con locali di livello, tra cui lo scenografico Peacock Alley; Hotel Chelsea arricchisce la propria offerta con il ristorante giapponese Teruko. Tra i bar, da segnalare Schmuc, aperto a inizio anno nell’East Village come spin-off di Two Schmucks a Barcellona.

The Fifth Avenue Hotel, ritrovo di flâneur

Quando ancora la facciata era in fase di restauro, il pittore David Salle venne incaricato di installare opere d’arte di scala monumentale per incantare i passanti con immagini colorate ed evocative. Così è nato il legame con l’arte di The Fifth Avenue Hotel, gioiello del distretto NoMad che sta cambiando l’ospitalità di lusso newyorkese.

Con oltre 700 opere esposte tra gli ambienti della Gilded Age Mansion, l’hotel invita gli ospiti a vivere l’arte come parte integrante del soggiorno. L’esperienza The Art of Discovery propone un tour privato della collezione, che spazia da ritratti ottocenteschi a fotografie e installazioni contemporanee, seguito da transfer privato con autista al Whitney Museum of American Art. Al rientro, un sommelier regala una bottiglia scelta sulla base del dialogo con l’ospite, creando un legame ancora più personale.

L’articolo Autunno a New York: tra foliage, arte e nuovi sapori la città ritrova la sua anima è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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