Bagarre in consiglio comunale, nel mirino anche la festa di compleanno di Silvia Salis

  • Postato il 17 settembre 2025
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Generico settembre 2025

Genova. Bagarre stamattina in consiglio comunale alla ripresa del dibattito sulle linee programmatiche della giunta Salis. La seduta si era chiusa ieri alle 17.30 con l’accordo di riprendere stamattina alle 9.00. Ma all’orario di convocazione diversi consiglieri di maggioranza erano assenti, così l’opposizione ha tentato di far mancare il numero legale.

Sullo sfondo la festa di compleanno della sindaca Silvia Salis (40 anni oggi) andata in scena ieri sera al palazzo della Borsa con numerose personalità del mondo politico, dello spettacolo e dello sport. Un evento privato che però è finito nel mirino dell’opposizione, secondo cui la seduta di consiglio sarebbe dovuta proseguire a oltranza, evitando di riaprire oggi la sala rossa.

“Fate l’appello”, l’invito rivolto dalla minoranza ai margini dell’aula, consapevole che i consiglieri del centrosinistra non sarebbero stati sufficienti a garantire lo svolgimento dei lavori. Presente invece la “festeggiata” Silvia Salis. Poi le proteste ad alta voce: “Vergogna, è questione di serietà“. Dopo un quarto d’ora l’appello si è svolto e la seduta – guidata oggi dalla vicepresidente Francesca Ghio – è regolarmente iniziata, pur con qualche defezione.

All’attacco della sindaca è andato il suo avversario in campagna elettorale, il capogruppo di Vince Genova Pietro Piciocchi: “Chiedo all’assessore al Bilancio se la sindaca ha proceduto col bonifico per rifondere le spese che il Comune ha dovuto sostenere. Oggi siamo qui perché ieri si è interrotta una seduta per una festa di compleanno, è una questione di etica pubblica e rispetto dei cittadini. Chi paga oggi questa seduta?”. A quel punto si è scatenato Filippo Bruzzone della Lista Salis: “Il vostro presidente è stato arrestato e ha patteggiato”, con riferimento alla vicenda giudiziaria di Giovanni Toti. “Questa giornata oggi costerà all’ente quasi 5mila euro e sappiamo tutti il perché”, ha rincarato Nicholas Gandolfo (Fratelli d’Italia).

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A scaldare gli animi è stato pure il minuto di silenzio “abusivo” osservato dal centrodestra in memoria di Charlie Kirk, l’attivista conservatore ucciso il 10 settembre negli Stati Uniti. Ieri l’iniziativa era stata bocciata dalla conferenza dei capigruppo. I consiglieri hanno esposto fogli con la scritta Prove me wrong, cioè “dimostrami che ho torto”, il format inventato da Kirk.

Avete fatto una cosa illegittima e ve ne assumete la responsabilità“, ha commentato poco dopo Bruzzone. “Una cosa che non riconoscete è illegittima? Ma per cortesia”, ha sbottato Alessandra Bianchi di Fratelli d’Italia, che poi ha aggiunto: “Preoccupatevi di cosa c’era scritto su quel proiettile, che siete entrati qua cantando Bella ciao“. Parole che hanno letteralmente infuocato Claudio Chiarotti (Pd): “Non dire ca…ate, vi abbiamo già appeso per i piedi una volta”.

Intorno alle 9.45, con tre quarti d’ora di ritardo rispetto alle previsioni, la seduta è ripresa senza ulteriori episodi. In totale sono stati presentati 328 emendamenti, di cui 145 dal gruppo Vince Genova, 58 dal gruppo Fratelli d’Italia, 54 della Lega, 44 di Noi Moderati, 12 da Forza Italia e 11 dal Gruppo misto. I pareri della giunta sugli ordini del giorno e sugli emendamenti presentati da maggioranza e opposizione, saranno espressi nella seduta del 23 settembre.

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Genova24

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