Balneari al TTG di Rimini, il presidente Schiappapietra: “Inaccettabile un rinvio eterno sulle concessioni”

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 2 Visualizzazioni
schiappapietra balneari

Savona. “È inaccettabile negare il valore delle nostre imprese”. E’ la posizione di Enrico Schiappapietra, presidente di Confcommercio Savona, e vicepresidente vicario nazionale del SIB, il Sindacato italiani balneari, al termine dell’assemblea unitaria del settore che si è svolta a Rimini, nell’ambito del TTG Travel Experience, la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale.

Schiappapietra ha partecipato per affrontare temi cruciali come il futuro delle concessioni e gli indennizzi che spettano ai balneari, dopo che il 7 ottobre 2025 l’Unione Europea ha inviato una lettera, nella quale mette in dubbio gli indennizzi stessi nei confronti dei concessionari.

Dal tavolo di Rimini è emersa la forte preoccupazione degli operatori del settore, che hanno ascoltato l’intervento del presidente nazionale del sindacato, Antonio Capacchione, oltre alle parole del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Sono intervenuti Michele De Pascale, presidente dell’Emilia Romagna, che ha parlato come rappresentante di tutte le Regioni italiane, e Daniele Silvetti, sindaco di Ancona ma a Rimini in veste di rappresentante dell’Anci.

“Da troppo tempo aspettiamo risposte – spiega Schiappapietra – Ci siamo resi disponibili in tutti i modi per arrivare alla soluzione di una partita e scrivere regole eque per arrivare al rinnovo delle concessioni. I rinvii eterni non piacciono neanche a noi, perché impediscono alle aziende di investire, programmare e lavorare con serenità. A questo punto, però, troviamo inaccettabile e incomprensibile il tentativo della burocrazia europea di negare un indennizzo effettivo ai balneari che dovessero perdere la concessione”.

In assemblea il presidente Capacchione ha ricordato che: “L’indennizzo per i balneari è previsto non solo nel Dl 131 frutto dell’accordo dell’allora ministro Fitto con la Commissione europea ma financo della precedente legge 118 del 2022 del precedente governo Draghi. Pertanto è inaccettabile che tutte le aziende italiane abbiano un valore anche economico, tranne quelle balneari. E’ altrettanto inconcepibile una confisca senza indennizzo come pare essere nei desiderata di alcuni burocrati europei. Le Istituzioni siano a fianco dei balneari per difendere migliaia di famiglie che hanno avuto l’unico torto di aver creduto nelle leggi dello Stato che garantivano la continuità aziendale”.

“Siamo impegnati a difendere non solo le nostre aziende e il nostro lavoro ma anche un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Ricordiamo che il “prodotto mare” con il 39,2% di presenze costituisce la parte più rilevante e preziosa del turismo italiano. Un comparto economico importante per l’economia del nostro Paese con l’11,00% del PIL e il 13,0% di occupazione. E che anche quest’anno ha dimostrato la sua vitalità con un incremento di arrivi e presenze del 5,7% sul 2024. Incremento assicurato soprattutto da quello estero a conferma della competitività nel mercato internazionale delle vacanze dei servizi che abbiamo creato e sviluppato. È interesse non solo del nostro Paese ma dell’Unione salvaguardare quanto abbiamo creato in due secoli di storia ed evitare che sia distrutto dalla miopia di certi burocrati europei” ha concluso.

E Schiappapietra aggiunge: “Non intendiamo arrenderci ora, continuiamo a rivendicare quelli che sono diritti. Sono assolutamente d’accordo col presidente Capacchione nel dire che affossare i balneari, vuol dire distruggere anche il modello di vacanza italiana, un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia e che ogni anno attira milioni di turisti. Savona è la provincia con il maggior numero di stabilimenti della Liguria, non va dimenticato. Da noi, tutelare queste aziende, molte delle quali a conduzione famigliare, è ancora più importante per l’economia del territorio. In gioco non c’è solo il futuro delle nostre aziende, ma una buona fetta dell’offerta turistica”.

Da Rimini sono arrivate parole rassicuranti dalla voce del Ministro Salvini sull’impegno del Governo. Salvini ha spiegato all’Ansa che: «Alla luce della nuova lettera ricevuta da Bruxelles il 7 ottobre, su mandato del Governo intendiamo proseguire sulla strada da noi tracciata. A questo punto modificheremo immediatamente art 49 del Codice della navigazione, al fine di tutelare il valore delle aziende balneari italiane! Fino a quando non arriva la nuova norma invito tutte le amministrazioni locali a fermare la macchina delle evidenze. Non parlo a nome mio ma a nome del Governo per modificare il codice della navigazione”.

“Tutti, sia il Ministro Salvini sia i rappresentanti di Anci e delle Regioni, concordano sulla necessità di prendersi tre mesi di tempo per andare a definire con esattezza il percorso per poi iniziare le gare e assegnare le concessioni. La decisione è stare fermi fino ai primi giorni del 2026. Detto questo, noi balneari ci auguriamo che siano gli ultimi tre mesi di stop. Capiamo che ci sono tempi tecnici da rispettare, sappiamo che la norma è complicata e non è chiara, chiediamo da tempo che venga definita in modo preciso. A questo punto è necessario che arrivino al più presto certezze per un settore che attende risposte da toppo tempo” conclude Schiappapietra.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti