Barbara D’Urso: “L’idea è di fare 4 o 5 puntate in Rai, il venerdì sera. Non nego che mi sia passato sopra un Tir ma la madonnina del Carmine è sempre con me”

  • Postato il 30 giugno 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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“È prematuro parlarne al momento perché stiamo in una fase di scouting per i palinsesti del 20026, alcune volte i titoli contengono dei talent, altre volte no. Confermo alcuni progetti che riguardano i vari talent, da Barbara D’Urso ad altri ma non è detto che questi titoli possano andare in porto. È semplicemente una fase primordiale di analisi di alcuni titoli”, queste le parole pronunciate nei giorni scorsi da Williams Di Liberatore, direttore dell’Intrattenimento Prime Time, alla presentazione dei Palinsesti Rai.

Dopo tante smentite, dunque, una prima apertura. “Sono un po’ frastornata. Ho incontrato Di Liberatore con il ceo di Freemantle Italia. Mi ha detto di avere grande stima di me e del mio percorso professionale, soprattutto in termini di risultati: non solo per lo share, ma anche per la raccolta pubblicitaria. Il programma non è Carramba e non sono otto puntate. È un progetto di ‘emotainment’ bello, elegante, popolare, commovente e divertente”, spiega Barbara D’Urso al Corriere della Sera.

Si spinge oltre, quasi all’annuncio del progetto tagliato su misura per lei: “E del Prime Time di Rai Uno. Al direttore è piaciuto moltissimo. L’idea è di fare 4 o 5 puntate, il venerdì sera. Tra l’altro, ho visto che a gennaio il bel programma della Clerici si sposterà dal venerdì al sabato. Tutto quadra. In un’azienda tv è normale che il nuovo direttore voglia incontrare i talenti che possono segnare un gol”. Da due anni, salvo due ospitate a “Domenica In” e “Ballando con le Stelle“, non è più in tv: “Non sono scomparsa per mia scelta. Ma, invece, ho scelto io in questi due anni di stare tranquilla, in un angolo, di non parlare, non replicare mai alle mille cose che ho letto. E aspettare. La pazienza è la virtù dei forti, e io sono una donna forte”.

“È dalle ore 16.30 del 26 giugno del 2023, quando ho avuto per vie traverse la notizia che non avrei più fatto parte della trasmissione che avevo creato io nel 2008, che leggo qualsiasi cosa su di me. Cose anche molto spiacevoli. Ma sono fortunata. Il pubblico che ho coltivato in questi 50 anni di carriera mi supporta in una maniera incredibile, mi ferma per strada, mi chiede perché non torno, mi dice che è una ingiustizia. Paradossalmente, il mio non esserci è stato più forte della mia presenza”, continua Carmelita, come la chiamano i suoi fan.

Da settimane diverse testate accennano alla spinta di Salvini per favorire il suo rientro in tv sulla prima rete del servizio pubblico, con lui aveva recitato l’Eterno riposo in diretta tv (“Rivendico di aver assecondato la richiesta di chi mi stava di fronte e di aver pregato con lui”): “Però mai, e sottolineo mai, nessuno ha interceduto nella mia sfera professionale. Anche perché non ne ho avuto bisogno: hanno parlato per me il mio lavoro, i miei risultati, il mio entusiasmo, il senso di responsabilità. Non sono mai mancata un giorno, nemmeno con la febbre a 41 e con la schiena bloccata, mi facevo una iniezione di Voltaren e andavo lo stesso. Vivevo in camerino”.

Sull’ipotesi di un veto di Forza Italia e Fratelli d’Italia per non scontentare i piani alti di Mediaset, D’Urso si tiene vaga: “Non posso pensare che l’azienda culturale pubblica più grande del Paese, della quale paghiamo tutti il canone, possa accettare veti. Sarebbe orribile. Un veto di Marina Berlusconi? Non ci credo, sarebbe assurdo. Ho sempre avuto un rapporto di stima e affetto con tutta la famiglia Berlusconi, alla quale sarò sempre e comunque grata. Pier Silvio l’ho conosciuto che era un bambino, perché ho cominciato a lavorare a Mediaset quando si chiamava Telemilano 58, nel 1977, e avevo 20 anni. C’era ancora il Biscione. Dopo la mia estromissione non l’ho più sentito”.

Con l’ex manager Presta i rapporti si sono conclusi: “Lucio ha provato a supportarmi per qualche mese, ma poi ci siamo arresi al fatto che non era possibile che io lavorassi… E ci siamo salutati con grandissima stima reciproca. I miei colleghi? Si è esposto pubblicamente solo Gerry Scotti, ha detto che da telespettatore io gli mancavo. Ed è stata molto carina Simona Ventura, con Giovanni Terzi: in privato ieri mi ha chiamato dicendo che è assolutamente ingiusto quello che stavo vivendo. Gli altri? Mah…”.

Dispiaceri che si riflettono sulla sua salute: “Non nego che mi sia passato sopra un Tir. Ma non mi piace il ruolo della vittima, anche perché francamente nel mondo accadono cose talmente terribili che io sono solo un granello di polvere. Sono fortunata perché ho tanti amici, una famiglia che amo e mi ama. Quanto al Tir, se cadi, ti metti sui gomiti, poi sulle ginocchia, ti rialzi e vai avanti, perché la vita va vissuta così“, spiega D’Urso al Corriere della sera. La fede l’ha aiutata: “Io ho una fede particolare. Quando sono nata mi hanno chiamata Maria Carmela, in devozione alla Madonna del Carmine, la patrona del paese di mio padre, Laurenzana. E la Madonnina del Carmine è sempre con me”.

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Il Fatto Quotidiano

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