Bari, il Teatro del Tempo apre di notte: un viaggio onirico nella Grotta dei Cervi
- Postato il 18 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Bari, il Teatro del Tempo apre di notte: un viaggio onirico nella Grotta dei Cervi
Il Teatro del Tempo apre dalle 22 all’una del mattino, così la notte più breve dell’anno si fa sogno, rito, ritorno all’origine. Un solstizio d’estate sospeso tra arte, suono e tempo nell’ex Caserma Rossani di Bari.
BARI – Nella notte più breve dell’anno, quando il tempo sembra dilatarsi e l’oscurità si fa soglia tra mondi, l’ex Caserma Rossani di Bari si trasformerà in un portale verso l’arcaico. Il 20 giugno, dalle 22 all’una del mattino, in occasione del solstizio d’estate, il pubblico potrà immergersi nell’esperienza notturna di “Solsistere”, evento speciale all’interno della mostra fotografica “Il Teatro del Tempo” di Domingo Milella, visitabile negli spazi dell’ex caserma barese.
Più che una visita guidata, si tratta di un viaggio evocativo, poetico e visionario, condotto dallo stesso artista e dal curatore Michele Spinelli, verso la Grotta dei Cervi di Porto Badisco, nel Salento. Uno dei più enigmatici ed affascinanti siti preistorici d’Europa.Le tredici opere in mostra esplorano un tempo non misurabile, fatto di strati, sedimentazioni, tracce e silenzi. L’artista barese Milella, noto per la sua capacità di rendere visibile l’invisibile, plasma un paesaggio interiore che evoca le profondità della grotta salentina: un luogo dove il tempo è “inaccessibile”, si arresta, riemerge in stratificazioni visive, interrogandosi sull’origine e sulla permanenza. E l’umanità lascia impronte spirituali e misteriose.
Il Teatro del Tempo apre di notte: un viaggio onirico nella Grotta dei Cervi
Tra pitture rupestri, simboli arcaici e labirinti incisi nella roccia, la Grotta dei Cervi si rivela come una cattedrale del mistero, dove l’umanità ha lasciato il proprio segno prima ancora della scrittura. Ad amplificare l’esperienza sensoriale sarà la performance di Marco Rossetti, che con strumenti ancestrali come il didgeridoo e il rombo sibilante evocherà sonorità legate al passato remoto. E poi ci sarà la “Caverna Elettrica”: un viaggio sonoro condotto dalla professoressa Claudia Attimonelli e dai Crossing Avenue, duo di producer pugliesi di musica sperimentale. La loro esibizione live unirà frammenti sonori e visioni archetipiche in un flusso di suggestioni immersive, dove il tempo si dilata e il suono diventa evocazione.
La Grotta dei Cervi: il tempo sospeso dell’arte
La Grotta dei Cervi, con le sue pitture rupestri stilizzate e le sue geometrie criptiche, ha affascinato artisti di ogni epoca, da Paul Klee a Jean Dubuffet, da Giuseppe Penone a Richard Long fino ad Anselm Kiefer. In questa mostra, Milella intreccia quel linguaggio originario con la fotografia contemporanea, creando un ponte tra l’inconscio archetipico e la sensibilità del presente.
Un progetto corale
A dare rilievo istituzionale all’iniziativa saranno, tra gli altri, Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo della Regione Puglia, e Mauro Paolo Bruno, dirigente della sezione Innovazione e Cooperazione europea. Prodotta dalla Fondazione Pascali, con il sostegno della Regione Puglia, la mostra si configura come un rito contemporaneo, una messa in scena dell’eterno ritorno. E nella notte del solstizio, quando luce e buio si sfiorano, “Il Teatro del Tempo” apre le sue porte per ricordarci che ogni immagine è un’eco. E ogni eco, un’origine.
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Bari, il Teatro del Tempo apre di notte: un viaggio onirico nella Grotta dei Cervi