Batteri nella doccia: il primo getto del mattino è un’esplosione (microbica) in faccia
- Postato il 13 ottobre 2025
- Di Panorama
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Ogni mattina milioni di persone entrano in doccia convinte di lavarsi via germi, stanchezza e pensieri. Peccato che, prima ancora di insaponarsi, vengano investite da un’ondata di patogeni.
Sì, il primo getto che colpisce in pieno viso non è solo acqua calda e vapore, ma un piccolo festival di microbi che vivono – indisturbati – dentro il soffione.
Nel tratto finale dei tubi di casa, a meno di un metro dal nostro naso, prospera infatti un vero e proprio condominio di batteri e funghi. Quando la doccia è ferma per ore, questi minuscoli inquilini costruiscono biofilm, ovvero delle comunità gelatinose che si attaccano alle pareti interne del tubo. Al mattino, basta aprire l’acqua e via: una spruzzata di microbi per cominciare bene la giornata.
Un piccolo ecosistema tra sapone e vapore
Dentro il soffione, quindi, dove è sempre caldo e umido, si formano colonie composte da milioni (a volte miliardi) di cellule per centimetro quadrato. La maggior parte è innocua, ma qualche ospite scomodo fa capolino. Fra questi i mycobacteria, responsabili di infezioni respiratorie, e funghi come Exophiala o Malassezia, già noti frequentatori della pelle umana.
Il rischio per la salute resta basso, ma non nullo. Gli studiosi sottolineano infatti che le persone immunodepresse o con patologie respiratorie dovrebbero prestare maggiore attenzione: il pericolo maggiore arriva dai batteri della Legionella, che prosperano proprio nelle docce poco usate e si diffondono con le micro-goccioline di vapore.
Il materiale della doccia fa la differenza
Questa comunità microbica non è statica: cambia, cresce, muore e rinasce.
Uno studio cinese ha osservato che il biofilm dentro le tubature raggiunge il massimo dopo quattro settimane, poi cala e infine ricompare a distanza di cinque mesi. In altre parole, anche i batteri hanno i loro cicli vitali (e non amano le vacanze troppo lunghe).
Le ricerche confermano inoltre che il materiale del tubo fa la differenza. Le docce con tubi in PVC-P, ad esempio, ospitano fino a 100 volte più batteri di quelle in PE-X o acciaio. Il motivo? Il PVC rilascia più carbonio, un elemento organico particolarmente apprezzato dai patogeni.
Come combattere la presenza dei batteri
Le docce a basso flusso riducono il consumo d’acqua, ma aumentano la permanenza di quest’acqua nei condotti. Tradotto: più stagnazione, più batteri nella doccia.
Gli esperti sconsigliano anche i soffioni “miracolosi” con filtri d’argento o sfere antibatteriche: servono a poco e perdono efficacia non appena si forma calcare o biofilm.
Molto più utile invece adottare qualche buona abitudine antibatterica:
- Aprire l’acqua e attendi 60-90 secondi prima di entrare sotto il getto, soprattutto se non si usa la doccia da giorni.
- Mantienere l’acqua del boiler a 60°C, temperatura che tiene lontana la Legionella.
- Pulire e disincrostare il soffione regolarmente.
- Se qualcuno in casa è fragile dal punto di vista immunitario, cambiare il tubo ogni anno.
Altri rimedi possibili
Il momento più “rischioso”, spiegano i microbiologi, sono i primi due minuti dopo l’apertura del rubinetto. È allora che il flusso rilascia più aerosol carichi di particelle microscopiche.
Per ridurre l’esposizione, conviene non sostare subito sotto il soffione e tenere accesa la ventola d’estrazione. Oppure aprire la finestra. Alcuni studi mostrano che le particelle più fini restano sospese anche per un’ora: la buona notizia è che bastano cinque minuti di ventilazione per abbattere drasticamente la concentrazione di germi nell’aria.
La convivenza con i batteri
È impossibile eliminare del tutto i batteri nella doccia. Ogni superficie bagnata è un microcosmo naturale, una minuscola giungla di microbi che si riforma ogni volta che chiudi l’acqua.
Più che un pericolo, è una curiosa convivenza tra l’uomo moderno e il suo “ecosistema domestico”. E poi, ricordiamolo, solo alcuni batteri sono cattivi.
Ad ogni modo, per evitare la proliferazione di questi microbi fastidiosi bastano semplicemente un po’ di calore, pulizia e buon senso.