Bce taglia ancora i tassi per l’eurozona al 2% e segnala una pausa
- Postato il 5 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Bce taglia ancora i tassi per l’eurozona al 2% e segnala una pausa
Roma, 5 giu. (askanews) – La Banca centrale europea ha nuovamente tagliato di 0,25 punti percentuali i tassi di interesse per l’area euro, ha rivisto al ribasso le attese di inflazione e limato le attese di crescita economica. Inoltre, pur ribadendo che “non intende vincolarsi a un particolare percorso”, nella conferenza stampa successiva al direttorio, la presidente Christine Lagarde ha lanciato un chiaro segnale sull’orientamento a fare una pausa sui tagli dei tassi.
Con la riduzione appena decisa “siamo attualmente ben posizionati per navigare le incertezze dei prossimi mesi”, ha infatti affermato. La nuova mossa era ampiamente attesa, meno lo era questo segnale abbastanza esplicito di stop, peraltro apparentemente non del tutto lineare con il ribadire di “non vincolarsi ad alcun percorso”.
Comunque, con decorrenza dall’11 giugno il principale riferimento per l’area valutaria, che resta il tasso sui depositi, scende al 2%. E “soprattutto nelle attuali condizioni caratterizzate da eccezionale incertezza, l’orientamento di politica monetaria adeguato sarà definito seguendo un approccio guidato dai dati – ha affermato l’istituzione – in base al quale le decisioni vengono adottate di volta in volta a ogni riunione”.
“Un taglio da falco”, secondo Nadia Gharbi, economista di Pictet Wealth Management.
Ora la Bce per l’area euro stima un più 0,9% del Pil nel 2025, più 1,1% nel 2026 e più 1,3% nel 2027. Più netto il taglio sulle attese di inflazione, ora al 2% nel 2025, all’1,6% nel 2026 e al 2% nel 2027. I dati di fondo “suggeriscono perlopiù che l’inflazione si attesterà stabilmente intorno all’obiettivo del 2% a medio termine”, sostiene la Bce.
La decisione di oggi è stata “quasi unanime. C’è stato un componente che non era favorevole, ma è stata presa con un consenso molto ampio”, ha detto ancora Lagarde.
Fin dalla prima tornata di domande, Lagarde è stata interpellata su quanto riferito di recente dall’ex presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab, che dopo essersi dimesso a seguito di accuse anonime di malversazioni ha raccontato in una intervista di aver discusso con Lagarde un suo arrivo alla presidenza del Wef, eventualmente anche lasciando in anticipo la Bce. Il suo mandato si conclude a tardo 2027. “Sono sempre stata e sono pienamente determinata a svolgere la mia missione e a completare il mio mandato”, è stata la sua riposta.
Lagarde è stata anche interpellata su uno dei temi delle recenti Considerazioni finali del governatore della Banca d’Italia, la possibile rimessa in discussione del ruolo centrale del dollaro nel sistema monetario internazionale, a seguito delle politiche portate avanti dall’amministrazione Trump, e delle opportunità che si aprono per l’euro.
“Sono molto vicina ai pareri espressi dal gentile governatore Panetta”, ha detto. “La mia conclusione è che c’è una opportunità che si sta aprendo affinché si rafforzi il ruolo dell’euro. Ma che non è garantita – ha proseguito – e che richiederà decisioni (Ue) molto consistenti”, per semplificare l’unione dei mercato dei capitali, garantire lo Stato di diritto e per dare “certezza che l’Europa è un posto affidabile per fare attività d’impresa”.
Il prossimo Consiglio direttivo monetario è previsto per il 23 e 24 luglio. “Nel nostro scenario di base prevediamo che la Bce manterrà i tassi invariati nella riunione di luglio e procederà a un ultimo taglio dei tassi a settembre”, afferma Konstantin Veit, Portfolio Manager di Pimco. (di Roberto Vozzi). (fonte immagine: European Central Bank 2025).
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Bce taglia ancora i tassi per l’eurozona al 2% e segnala una pausa