Bergamo, il mistero dei fondi offshore nello scandalo della formazione
- Postato il 22 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Cosa ci faceva Daniele Nembrini con decine di società tra Lettonia, Francia e Lussemburgo e conti bancari in quei Paesi e in Albania? Perché riceveva fondi da Dubai? Una ragnatela di transazioni offshore milionarie faceva capo al manager bergamasco che dal 3 luglio 2024 è indagato con altre 11 persone per vari reati tra i quali malversazione, falsi in atti e bilanci delle Fondazioni San Michele Arcangelo e Ikaros, cariche che ha lasciato lo scorso anno. Decine di società e conti esteri hanno movimentato molti milioni ed emergono da documenti in mano agli inquirenti che indagano sulle irregolarità nella gestione delle Fondazioni di formazione professionale vicine alla Curia bergamasca e a CL.
I pm Emanuele Marchisio e Silvia Marchina, coordinati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, indagano sui fondi per la formazione di Regione Lombardia, di Anpal Servizi e del Pnrr, milioni di contributi pubblici scomparsi tra decine di società, mentre Nembrini (che si vantava del suo “voto di povertà”) viveva nel lusso, comprava immobili per 6 milioni alla sua famiglia e azioni di Banca del Fucino per 3,5 milioni intestate a Fondazione San Michele. Società e conti offshore di Nembrini erano gestiti tramite Francesca Catino, che con il marito Antonio “Teddi” Milo, deceduto nel 2018, è pregiudicata per una serie di gravi reati, tra i quali il riciclaggio che avrebbe fatto sparire milioni dello Ior e di enti religiosi sull’asse Veneto-Basilicata.
Dal 2014 Nembrini ha costituito e si è intestato in Lettonia 28 società a responsabilità limitata (Sia) con i relativi conti bancari, subito dopo la sparizione dei capitali destinati a creare alcune Fondazioni in Romania, dai nomi di fantasia (Berenice, Cinzia, Fauno, Romolo, Pisolo, Baffo, Vittoria and Alice …), delle quali è stato amministratore, e ha aperto i rispettivi conti on line con la lettone Citadele Banka. Le operazioni sono avvenute tramite una società lettone, World’s Business Sia che aveva come amministratrice e titolare Francesca Catino. Ma quando il manager bergamasco è entrato in contatto con loro, i coniugi salernitani Francesca Catino e Teddi Milo (poi deceduto) erano noti alle cronache criminali da tre decennni. Quale fosse lo scopo di queste società resta per ora un mistero.
A marzo 2014, con gli apporti finanziari di sei di queste società e un proprio apporto finanziario personale, Nembrini aveva poi costituito una società lussemburghese, Dane Sarl, con banche d’appoggio Banque Internationale à Luxenbourg (BIL 1859), che rilascia certificazione al notaio del blocco del capitale da conferire ante stipula atto, e Ing Luxembourg, Agenzia Alfa, dove Nembrini era titolare di un conto. Sempre partendo dalle società lettoni, a dicembe 2015 Nembrini con atto notarile a Bergamo sottoscriveva un accordo di obbligazione finanziaria tra la sua Vittoria and Alice Sia lettone e la Business Finance Group Sia, società lettone di Catino, collegato a un accordo di finanziamento da 2 milioni che si indica sottoscritto a Riga a marzo 2015, a conferma di una anticipazione richiesta il 9 novembre 2015 e accordata dalla società di Catino il successivo 24 novembre.
Ma i rapporti documentati di Nembrini con la pregiudicata Catino non si limitano alle società lettoni. Con un’altra sua società, la francese New Services Company Sarl di Nizza, nel 2020 Nembrini sottoscrive l’emissione di una promissory note (un accordo di finanziamento) per 5 milioni, con previsione di pagamenti disposti dalla And Bank di Panama su un conto intestato a Nembrini alla Tirana Bank. Prima di recarsi a Tirana per gestire quel conto, Nembrini ottiene l’affidamento di un giovane pregiudicato albanese, detenuto per gravi reati, ne fa il proprio autista e poi lo fa crescere nella gerarchia delle sue “Opere”. Il 21 febbraio 2022 Catino fa perfezionare da Nembrini tramite la società bulgara Gruppo Delmare Ltd un accordo di pagamento (Paymaster Agreement), dopo il quale il 6 aprile 2022 Nembrini si reca a Tirana con l’accompagnatore albanese e il figlio Roberto.
Ma all’esame degli inquirenti ci sono anche altre attività estere. In Lussemburgo Nembrini ha costituito due società, North Star Investment (stesso nome della Srl italiana che suo figlio Roberto usava per fatturare alle Opere) e Monastir (nome della località della prima convention delle Opere), delle quali è titolare. Per l’operatività di queste società viene stipulato un contratto di consulenza con Blue Line Consulting Sa, con Nembrini indicato come azionista e titolare effettivo, e conti in Ing Luxenbourg, la stessa banca dei conti della Dane creata con le società lettoni. Nei documenti di North Star c’è “client information sheet” del marzo 2017 con il quale Nembrini, come titolare di Fondazione Ikaros, si impegna a trasferire un milione in Lussemburgo sul conto di questa società aperto alla Russian Commercial Bank e indica fondi nella sua disponibilità per oltre un milione su un conto in BancoBpm. Tramite le due società lussemburghesi, Nembrini ad aprile 2016 crea due controllate in Italia, North Star Real Estate Italy e Monastir Italy, entrambe con sede nello studio del commercialista Nicola Saba, che aprono conti alla Banca Popolare di Bari. Sul conto della North Star Real Estate Italy, secondo carte all’esame degli inquirenti, arrivano fondi provenienti da Dubai e da lì vanno poi alla società di famiglia di Nembrini.
Ma chi sono Francesca Catino e Teddi Milo? Secondo il rapporto presentato nel 2015 dal Servizio centrale investigazione criminalità organizzata (Scico) della Guardia di Finanza per l’operazione Sinedrio della Direzione distrettuale antimafia di Roma, Francesca Catino e Teddi Milo partecipavano a una associazione criminale come collettori e riciclatori di denaro sporco, per almeno 1,45 milioni ma su somme molto più ingenti versate dalle vittime (tra le quali fondazioni religiose vicine allo IOR) ad alcuni prelati come monsignor Domenico Izzi, poi deceduto, dietro la promessa di ottenere alti rendimenti.
I fondi arrivavano anche sui conti della società lettone Business Finance Group Sia, la stessa in rapporti con Nembrini. La testata online Basilicata 24 ha raccontato la connection tra fondazioni religiose del Trevigiano e la Lucania. Lo Scico di Roma descriveva il “curriculum criminale” dei coniugi campani Catini e Milo cui faceva riferimento la lettone Business Finance Sia (la stessa in affari con Nembrini): “I precedenti penali dei due coniugi sostanzialmente coincidono. Sono stati denunciati più volte per i reati di bancarotta fraudolenta e associazione per delinquere finalizzata alla truffa”. Milo è stato arrestato nel 1981 a Salerno per appropriazione indebita, nel 1996 a Fratte per ricettazione e falsi. Condannato nel 1998 per emissione di assegni a vuoto. Nel 2007 arrestato in Francia e poi estradato su mandato di cattura internazionale per una denuncia del 2002 a Sant’Agata del Militello, Messina, per abusiva attività finanziaria, associazione per delinquere finalizzata alla truffa per ottenere fondi pubblici e a Salerno per bancarotta fraudolenta, estorsione e insolvenza fraudolenta. Appena scarcerato altra denuncia nel 2007, insieme a Catino, a Cosenza per truffa per aver proposto investimenti apparentemente vantaggiosi. Nel 2008 denunciati a Rosarno “per aver millantato la concessione di finanziamenti esteri di considerevoli importi da parte di una società con sede in Panama…”.
Milo veniva arrestato nuovamente nel 2009 a Salerno per bancarotta fraudolenta, truffa ed estorsione, nel 2010 arrestato a Catanzaro per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio su indebiti finanziamenti pubblici per 12,9 milioni. Nel 2017, un anno prima della morte, è stato emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale. Resta la domanda: perché Nembrini ha fatto affari offshore per molti milioni con due pregiudicati?
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