Bidoni intelligenti, stop al progetto: spesi 30 milioni per sostituire 5700 cassonetti su 26mila

  • Postato il 28 ottobre 2025
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Genova. Nei tre anni da cui è partita quella che doveva essere la rivoluzione nella raccolta dei rifiuti, sono stati spesi circa 30 milioni, utilizzati per comprare circa 5700 bidoni e alcune decine di camion “bilaterali” necessari per la nuova tipologia di raccolta. E’ questo il bilancio del progetto legato ai discussi”cassonetti smart”, il cui dispiegamento in città è stat0 sospeso per via di alcune problematiche legate alla compatibilità con altri cantieri e progetti. Una sospensione che però oggi diventa definitiva.

A far calare il sipario su una delle operazioni più discusse della scorsa amministrazione è stata l’assessora a rifiuti e ambiente Silvia Pericu, che ha risposto oggi pomeriggio in Sala Rossa all’interrogazione sul tema portata in aula dal consigliere di Avs Lorenzo Garzarelli, riportando il bilancio di questa sperimentazione rimasta di fatto a metà: “Ne sono stati posizionati 53o0 e ne restano circa 400 da sistemare a Sampierdarena – precisa l’assessora – ad oggi sono stati spesi circa 30 milioni, di cui circa 17 per i soli bidoni tra il 2022 e il 2024 e il resto per i camion con sistema bilaterale“.

Una spesa, un investimento, che però ha portato dei risultati modesti sulla raccolta dei rifiuti: “L’idea alla base del progetto era quella di migliorare la differenziata per raggiungere il 65% entro il 2027 – ha poi aggiunto Pericu – Dove sono stati messi si è visto sì un aumento più marcato della raccolta differenziata, ma la percentuale cittadina, oggi al 54%,  resta un dato purtroppo ancora basso”. Soprattutto alla luce del grande investimento fatto, e che si sarebbe dovuto completare con una spesa totale di altri 30 milioni per completare la copertura cittadina, cosa resa impossibile dall’incompatibilità con altri progetti (vedi quattro assi) e con la logistica di raccolta cittadina.

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“Bisogna lavorare ancora molto per migliorare la resa di questa sistema – conclude Pericu – progetto la cui fase sperimentale non ha visto possibilità di aggiustamenti. Di fatto i bidoni sono stati solamente sostituiti, senza attivare mai la parte legata alla quantificazione elettronica del conferimento dei cittadini, sistema per il quale sono stati scelti, e ad oggi mai partita. Non saranno quindi acquistati altri bidoni del genere – conferma l’assessora a margine dell’intervento, citando la decisione presa dalla nuova dirigenza di Amiu – ma si farà una valutazione su come ottimizzare la distribuzione delle varie tipologie di raccolta.”.

Tranchant il commento di Lorenzo Garzarelli: “Parliamo quindi di un fallimento per un progetto che ha visto spendere ad oggi più di 30 milioni per circa 5 mila nuovi bidoni – ha sottolineato il consigliere di Avs – Sicuramente una scelta sbagliata, fatta senza consultare esperti in materia, provocando un danno economico e d’immagine per tutta la città e di vivibilità per i cittadini, con soldi pubblici spesi senza criterio”.

Autore
Genova24

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