Bigliettazione elettronica, la preoccupazione della Cgil: “Non lasciare indietro gli anziani”

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 2 Visualizzazioni
cronaca

Genova. Riceviamo e pubblichiamo dalla Cgil una lettera aperta sul nuovo sistema di bigliettazione elettronica del trasporto pubblico locale in Liguria che sarà integrato anche sui mezzi di Amt Genova a partire dal 2026. L’obiettivo finale è arrivare a una completa dematerializzazione dei titoli di viaggio, sostituiti da app e carte bancarie, con la possibilità quasi esclusiva di pagare tramite strumenti elettronici.

Il nuovo sistema di bigliettazione elettronica annunciato dalla Regione per il 2026, con diverse applicazioni temporali a seconda dei territori, è in gestazione da anni. I vantaggi economici per le aziende, la possibilità di capire con precisione l’affluenza dei passeggeri, il numero degli autobus necessari sulle linee e quindi quanti sono veramente gli utenti del trasporto pubblico, sono tutti elementi essenziali per un servizio pubblico di qualità.

Del resto, l’evoluzione informatica e digitale delle pratiche quotidiane nel pubblico e nel privato negli anni si è arricchita di app, Spid, accessi guidati e molto altro. Ogni innovazione però ha il suo rovescio della medaglia e lo Spi Cgil, il sindacato dei pensionati, lo tocca ogni giorno con mano.

In Liguria ci sono oltre 80 sedi Spi alle quali si aggiungono quelle del Sunia (inquilini), di Federconsumatori e Auser con una media giornaliera di almeno 2 mila persone che chiedono aiuto per interagire con la pubblica amministrazione, capire esattamente i propri diritti su leggi, norme nazionali e circolari esplicative dei vari enti, nazionali e locali. E proprio in virtù del nostro punto di osservazione, non siamo fra quelli che considerano i liguri non al passo con i tempi, anzi. Detto questo però, è indubbio che in una regione con il 29 per cento di over 65 di cui buona parte sono ultra ottantenni e non tutti hanno lo smartphone, la Regione e le amministrazioni provinciali, comunali e società partecipate devono porsi il problema di non lasciare indietro nessuno.

Tutti, anche i fragili, devono essere messi nelle condizioni di poter utilizzare i mezzi pubblici evitando sanzioni ed elusioni. Prima di tutto è necessaria una informativa tempestiva, che va dai social al coinvolgimento delle associazioni, un po’ come fatto da Amiu a Genova in occasione della fase di rodaggio per l’utilizzo dei nuovi cassonetti. In secondo luogo si dovrebbe prevedere la presenza di “bus scuola” presenti nelle piazze, davanti alle scuole o mercati con personale di assistenza, se possibile anche a bordo almeno nelle linee principali. Rispetto ai vecchi titoli di viaggio va previsto un lungo periodo di tempo per il loro esaurimento, un periodo di sperimentazione con doppie modalità, senza sanzioni e il mantenimento per qualche limitata tipologia di tariffazione cartacea.

Su Genova ci raccomandiamo affinché, vista la situazione particolare in cui versa il servizio di trasporto pubblico rispetto al tema delle risorse, non si sottopongano nuovamente gli anziani – in particolare quelli della fascia della gratuità – a ulteriori novità e modifiche

Guido Fassio, segretario Cgil Genova e Liguria

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti