Bimba in carcere con la madre arrestata, il tribunale: “Già trasferite alle Vallette di Torino”

  • Postato il 14 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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carcere pontedecimo

Genova. Il tribunale di Genova interviene sul caso della bambina di 18 mesi rimasta per alcuni giorni in carcere a Pontedecimo con la madre, arrestata nell’ambito di un’operazione antidroga della polizia locale.

La sezione Gip, tramite il responsabile della comunicazione del tribunale Giorgio Morando, ha chiarito che “la detenuta (con la figlia) è stata al carcere di Pontedecimo il tempo necessario per l’interrogatorio di garanzia ed è stata spostata alle Vallette di Torino, carcere attrezzato per la permanenza delle detenute con prole, lunedì pomeriggio”.

Il tribunale ha quindi spiegato le motivazioni che hanno portato al trasferimento in carcere: “Nel caso della misura eseguita ricorrevano per l’indagata  le esigenze  cautelari di eccezionale rilevanza (previste dall’art. 285 bis cpp), che consentono l’applicazione della custodia in carcere. Alla donna sono contestati 153 episodi di spaccio sui 159 complessivi,  il reato si è protratto dal primo ottobre 2023, quando era già sicuramente incinta, fino al  10 maggio 2024. Vi è stata un’interruzione dell’attività criminale fra l’ 8 gennaio 2024 e il 26 febbraio 2024, la bimba è nata nel gennaio 2024. Alcuni episodi di spaccio documentati dalle telecamere sono avvenuti anche con la bambina in braccio”.

Nella giornata di lunedì i garanti dei detenuti di Genova e della Liguria, Marco Cafiero e Doriano Saracino, avevano espresso perplessità “di fronte agli effetti collaterali che l’applicazione della custodia in carcere determina su vittime innocenti – scrivono in una nota congiunta – è il caso della minore di un anno e mezzo in carcere insieme alla madre raggiunta da un’ordinanza di custodia cautelare che il gip del tribunale di Genova sarà chiamato a convalidare”.

“Occorre individuare luoghi sicuri e adeguati a dei bimbi, dove eseguire le misure cautelari, e da lì passare agli Icam se l’udienza davanti al gip convalida l’arresto, evitando lo choc carcerario – avevano concluso – A nulla vale la possibilità di reperire strutture più adeguate a seguito della convalida dell’arresto allorché si sia già verificato un trauma di tale levatura”.

Autore
Genova24

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