Binaghi "chiama" il Governo su Roma come quinto slam: "Progetto ambizioso, ma bisogna provaci. Ora o mai più"
- Postato il 19 novembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il momento è d’oro, sul campo e anche fuori: la semifinale conquistata a Bologna in Davis è la notizia che tutta l’Italia del tennis aspettava con ansia, anche se Angelo Binaghi sa di poter giocare su più tavoli per garantirsi introiti ancora migliori e ribalte (anche mediatiche) ancora superiori. Tanto che nella sua testa continua a farsi strada un “pensiero stupendo”: fare di Roma il quinto slam del circuito, roba che avrebbe un impatto enorme a livello finanziario e che consentirebbe al tennis di avvicinarsi ancor più al mondo del bistrattato (e malconcio) pallone.
- Roma quinto slam? Pesa il mancato "acquisto" di Madrid...
- Nel 2026 al Foro Italico altri tre campi da gioco
Roma quinto slam? Pesa il mancato “acquisto” di Madrid…
Un primo tentativo per provare a far diventare gli Internazionali d’Italia un vero e proprio torneo dello slam era già stato fatto alcuni mesi fa, quando la FITP ha provato ad acquisire nientemeno che il Masters 1000 di Madrid da Endeavor, ovvero la società che lo gestiva in esclusiva per conto dell’ATP. Un’operazione da 550 milioni di euro che pure non è andata a buon fine, dal momento che una cordata guidata da Ari Emanuel insieme ad Apollo Management e RedBird ha acquisito il torneo madrileno e pure il Masters 1000 di Miami, sborsando una cifra superiore al miliardo di dollari.
Faceva gola, Madrid, per un motivo semplicissimo: essendo il torneo che precede Roma, Binaghi avrebbe voluto avere la possibilità di “giostrarselo” a piacimento e fare in mondo che il torneo della Capitale avesse lo spazio di due settimane richiesto appunto per un torneo dello slam (se poi tutto ciò gli sarebbe stato permesso, questo è un altro discorso).
Al Ministro Abodi, però, il presidente FITP ha fatto capire che l’ora per agire non può e non deve essere rimandata: “Il processo di crescita degli IBI non deve essere interrotto, ma anzi va accelerato in relazione anche alle favorevoli condizioni generate dai risultati e dal contesto storico che sta vivendo il tennis italiano. Se non lo facciamo ora noi, non ci riuscirà nessuno nei prossimi 100 anni. Capisco che l’obiettivo è ambizioso e difficile da raggiungere, ma bisogna porsi l’obiettivo di provarci”.
Nel 2026 al Foro Italico altri tre campi da gioco
La condivisione della visione di Binaghi è dunque strategica, seppur di complicata realizzazione. Intanto però nel 2026 Roma vedrà un ulteriore upgrade per ciò che riguarda le strutture: sullo Stadio dei Marmi intitolato a Pietro Mennea verranno installati ben tre campi da gioco, di cui uno conterrà 3.000 spettatori e diventerà il quarto più capiente di tutto il complesso del Foro Italico (gli altri due avranno comunque almeno 700 posti per gli spettatori).
“Non sono ancora riuscito a far capire al Governo quanto può far ottenere al nostro Paese anche in termini di ricadute economiche, oltre che di impatto sociale e credibilità, un progetto che possa far diventare Roma il quinto slam”, ha ribadito Binaghi. La cui “ossessione” per superare il calcio rappresenta più di una forza motrice.