Blackout in Spagna, metafora di una Europa che non c’è più

  • Postato il 29 aprile 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Si ferma la Spagna per un black out misterioso. Pure il Portogallo e una parte della Francia restano al buio: i trasporti, gli aerei, i treni, gli ascensori, i pagamernti.

È come se fossimo tornati ad un secolo fa. Un immobilismo assoluto. Una incredibile “zona d’ombra” come titola stamane in prima pagina Il Manifesto. Che cosa è successo?  Con sicurezza nessuno lo sa. Però, un fatto è certo: si possono fermare due, tre Paesi.

Solo la nostra politica non ha soste. Sono stati sufficienti due giorni per onorare la memoria di un Papa. Poi, il ritornello ha ripreso a suonare con le polemiche che non hanno un attimo di tregua. A parte Macron (il prezzemolino in ogni minestra del vecchio continente) ecco tornare alla ribalta Elly Schlein che suona la carica ed è convinta che Giorgia Meloni senta sul collo il fiato dell’opposizione.

Con quale minoranza? Un nuovo, vecchio pallino della segretaria dei dem, sicura com’è,  che il governo di centro destra ha l’acqua alla gola. Che cosa glielo fa pensare? Il fatto che la morte di Bergoglio ha riunito le forze che combattono il governo.

Schlein scatenata

elly schlein giuseppe conte,  Blackout in Spagna, metafora di una Europa che non c’è più
Conte chiama Schlein: “Spero di incontrarla sabato in piazza”, alla manifestazione M5S “No al riarmo” (foto Ansa-Blitzquotidiano)


Così, anche il successore di Francesco la penserà come lui e il Pd avanzerà di prepotenza fino a sconfiggere “il nemico”.

Su quale criterio si basi la Schlein è difficile capirlo. Perchè mai Giuseppe Conte avrebbe abbandonato il suo sogno di tornare a Palazzo Chigi? Non si rende conto la segretaria che non è cambiato nulla e che tutto è rimasto come prima? No, per lei la discesa  dell’esecutivo è cominciata e non si fermerà più.

Poi, vai a vedere i sondaggi e i numeri la pensano diversamente. I Fratelli d’Italia sono nettamdente in testa con oltre il trenta per cento delle preferenze, il Pd cala, sia pure non vistosamente, i cespugli segnano il passo. Anzi, Carlo Calenda in quest’ultimo periodo sembra far capolino verso destra. Allora, in che modo Elly pensa di raggiungere il potere? A questo interrogativo risponde un commentatore di tutto rispetto, inutile ricordare il suo nome.

La segretaria di via del Nazareno avrebbe un asso nella manica. Quale, di grazia? Unirsi finalmernte con i 5Stelle e tacitare il suo leader. Come? Nell’unico modo possibile: promettendogli la poltrona di presidente del consiglio comunque vadano i risultati di una sinistra vittoriosa. Ora, va bene che in politica tutto è possibile e l’arte del compromesso non conosce ostacoli. Però arrivare a tanto sembra improbabile se non impossibile.

Lasciamo da parte il frenato ottimismo della Schlein e guardiamo con più accortezza ai fatti che ci circondano. In Vaticano, la situazione non è affatto tranquilla se è vero, come è vero, che il Conclave inizierà più tardi del previsto: il sette maggio.Tutti i 135 cardinali che si chiuderanno nella Cappella Sistina inseguono un solo sostantivo: unità. Se ne parlano in tanti vuol dire che sono divisi e vanno alla disperata ricerca di un denominatore comune. Nè più e né meno di quel che accade nei nostri Palazzi. Allora, l’informazione si trastulla e riempie pagine con articoli che servono solo a riempire lo spazio che i  giornali dedicano all’evento.  Dove mangiano i cardinali  elettori, quali cibi preferiscono, se sono contenti della cucina italiana.

Oltre al giochino del toto papa che si basa sul nulla. Riformista o conservatore? E’un interrogativo che ci perseguiterà fino a che la fumata non sarà bianca e dal balcone di Piazza San Pietro non sentiremo le parole che tutti vorremmo sentire: habemus papam.

Il mondo oltre la Spagna

Nel mondo, invece, la situazione non è affatto tranquilla e le guerre proseguono  imperterrite ad andare avanti. Putin promette tre giorni di tregua, Zelensky non si fida, vorrebbe protrarre la pace. Fino a quando? Nel frattempo, i missili continuano ad abbattersi sulle città ormai distrutte e i bombardamenti non hanno un attimo di tregua.

Qualcuno in Europa decide di riarmarsi come la Germania, ma i soldi che sevono per pagare le armi potrebbero essere impiegati per risolvere problemi più assillanti, come ad esempio la povertà e la fame.

L’Occidente è perplesso, non sa dove dirigersi: si invoca la Resurrezione, ma la Pasqua è passata. Stiamo sereni: ci penserà Macron con il suo attvismo a far rinascere una Europa che si è addormentata tanti anni fa senza svegliarsi più.

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Autore
Blitz

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