Blocco aeroporti Nord Italia, Enav “accusa” Tim: “Avaria radar per connessione in down”
- Postato il 29 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’intero sistema in down, quello principale e quello di riserva. La colpa? Della connessione garantita da Tim. Enav ha spiegato così l’accecamento del Centro di Controllo d’Area di Milano, che gestisce l’intero traffico aereo nel Nord-Ovest e ha provocato la cancellazione di una cinquantina di voli e il dirottamento di altre decine, senza calcolare i ritardi accumulati tra sabato sera e le prime ore di domenica mattina con un totale di circa 300 aerei coinvolti.
A distanza di oltre 15 ore dal “buco” che ha lasciato a terra migliaia di passeggeri in uno dei primi week end di vacanze estive, l’Ente nazionale per l’assistenza al volo ha spiegato che tutto è stato dovuto a “un’avaria al sistema di trasmissione dati radar” dell’ACC di Milano, responsabile della gestione del traffico sul nord ovest d’Italia. “Il problema ha riguardato la connettività che consente l’afflusso dei dati radar alla sala operativa e che è garantita da un fornitore esterno di telecomunicazioni, ovvero Tim”, ha proseguito Enav sottolineando che “l’avaria ha interessato sia il collegamento principale sia quello di riserva della rete operativa Enet, che collega in modo ridondato tutti i siti Enav”.
In sostanza, non solo è saltato il collegamento utilizzato normalmente ma è andato in down anche il sistema di emergenza, cioè quello che “garantisce” la possibilità di accedere ai dati anche in casi di malfunzionamento della rete principale. Una sorta di equivalente di un gruppo elettrogeno in caso di blackout. Lo scorso ottobre, quando si era verificato un incidente simile, Enav era riuscita a ripristinare il controllo del traffico in molto meno tempo – circa 45 minuti – perché il guasto era stato bypassato attivando il sistema operativo secondario. Sabato sera, invece, l’intera rete è andata a terra lasciando nelle stesse condizioni anche centinaia di aerei.
Enav ha aggiunto di aver “attivato immediatamente il proprio sistema di emergenza basato su connettività satellitare, gestito da un provider alternativo”. Quel sistema offre “prestazioni ridotte” e quindi ha garantito la gestione sicura dei voli già presenti nello spazio aereo ma “non consente la gestione continuativa del traffico aereo”. Per questo – aggiunge l’Enav – si è deciso il blocco di atterraggi e decolli dalle 20.20 alle 22.20 e il completo ripristino del servizio è poi arrivato alle 23.45.
Rabbiosa è stata la reazione dell’ad di Enav, Pasqualino Monti, di fronte alle richieste di indagini per i due casi in pochi mesi: “Siamo indiscutibilmente il miglior Service Provider Europeo. In un momento critico come quello di ieri, benché non imputabile ai sistemi Enav, i nostri ingegneri e i nostri tecnici sono intervenuti in tempi straordinari e hanno risolto un problema del provider Tim – ha detto – Chi polemizza per mestiere su episodi del genere, che possono accadere, dimentica che, quando si tratta di traffico aereo non si parla solo del fondamentale diritto alla mobilità ma soprattutto di vite umane che in nessun modo possono essere messe in pericolo. Parlare di vulnerabilità del sistema di controllo è da irresponsabili o, nella migliore delle ipotesi, da chi ignora la materia cercando la sola strumentalizzazione”.
Enac, l’ente che a sua volta è preposto alla vigilanza su Enav, ha assicurato che partirà “l’indagine per capire le origini dell’avaria ed attuare le azioni atte a scongiurare il ripetersi del problema”, ha spiegato il presidente Pierluigi Di Palma. “Da domani si faranno le analisi per capire cosa è successo. Sembra sia stato un problema di decadimento della trasmissione dati addebitabile a soggetti che lavorano a supporto di Enav in un sistema molto complesso”.
Il rateo zero, cioè il blocco di decolli e atterraggi, ha sottolineato il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, “è stato adottato nella serata di sabato quando il sistema era in sicurezza”. In settimana, ha assicurato Di Palma, “consegneremo al governo un report completo su quanto accaduto. Bisognerà approfondire seguendo tutta la filiera che compone il sistema e che non è riferibile solo ad Enav, ci sono dei soggetti esterni”. L’indagine servirà anche a verificare se il traffico aereo ha corso rischi nella gestione della momento di emergenza.
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