Blockchain e smart contract diventeranno obbligatori?
- Postato il 5 maggio 2025
- Blockchain & Co
- Di Forbes Italia
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La certificazione dei documenti e la gestione dei contratti stanno attraversando una trasformazione epocale, destinata a rivoluzionare le pratiche di imprese, pubblica amministrazione e professionisti. L’analisi del quadro normativo globale evidenzia due tendenze destinate a emergere con forza nei prossimi anni: l’adozione obbligatoria della notarizzazione blockchain e la diffusione massiccia degli smart contracts.
Da opzionale a obbligatoria: il futuro della blockchain nella certificazione documentale
Entro 3-5 anni, la tecnologia blockchain diventerà progressivamente obbligatoria per la certificazione di documenti critici nell’Unione Europea. La proposta di Regolamento eIDAS 2.0, presentata dalla Commissione Europea nel 2021, costituirà la base normativa per questa transizione, che interesserà numerosi ambiti:
- Diplomi e certificazioni professionali: l’Ue sta già realizzando programmi pilota per la validazione blockchain di diplomi digitali in diversi stati membri
- Documentazione finanziaria: i progetti della Bce sulla moneta digitale e il regolamento Mica spingono verso l’adozione di sistemi di certificazione avanzati
- Settore assicurativo e appalti pubblici: in Italia, la normativa sui pubblici appalti rappresenta già un primo esempio virtuoso
- Media e giornalismo: un potenziale argine contro la proliferazione delle fake news
- Documentazione sanitaria e cartelle cliniche: per garantire immutabilità e conformità al Gdpr
- Digital Product Passport: per tracciare autenticità, sostenibilità e provenienza dei prodotti A livello globale, la tendenza è confermata da sviluppi legislativi significativi: il Wyoming Blockchain Act negli Usa, il Payment Services Act a Singapore, la legge Pacte in Francia e il Blockchain Act svizzero rappresentano i primi tasselli di un mosaico normativo in rapida evoluzione.
Smart contracts
La seconda tendenza riguarda gli smart contracts, che nei prossimi 10-20 anni arriveranno a costituire il 70% dei contratti sinallagmatici. Questa trasformazione, già avviata con la legge tedesca sulle obbligazioni digitali del 2021, cambierà radicalmente settori come le assicurazioni, le compravendite immobiliari e la gestione della proprietà intellettuale.
“Nei sistemi di common law come Stati Uniti e Regno Unito, l’impatto sarà ancora più dirompente”, ha spiegato Federico Monti, ceo e fondatore di Notarify. “La blockchain potrebbe sostituire completamente la figura del notaio pubblico, la cui funzione principale è verificare l’identità dei firmatari e l’autenticità delle firme, qualcosa che la tecnologia blockchain può fare in modo più efficiente e sicuro”.
Un’evoluzione inevitabile
Tre fattori chiave renderanno inevitabile il passaggio dalla legittimazione all’obbligatorietà della blockchain:
- L’inadeguatezza crescente dei sistemi tradizionali: le firme digitali convenzionali mostrano vulnerabilità crescenti, con il 30% dei documenti aziendali critici potenzialmente compromettibili secondo Gartner
- L’effetto a cascata delle normative settoriali: dalla tracciabilità farmaceutica alle direttive sulla cybersicurezza, normative specifiche stanno già imponendo requisiti che la blockchain è particolarmente adatta a soddisfare
- La standardizzazione tecnica in corso: l’ISO ha creato un comitato dedicato alla standardizzazione blockchain, e il NIST ha pubblicato linee guida tecniche dettagliate, preludio storico all’obbligatorietà
Le proiezioni economiche confermano questa direzione: secondo PwC, la blockchain potrebbe incrementare il Pil globale di 1,76 trilioni di dollari entro il 2030, di cui ben 962 miliardi derivanti specificamente da applicazioni di tracciabilità e certificazione. Deloitte prevede che entro il 2027 la blockchain diventerà lo standard de facto per la certificazione nel settore finanziario, mentre Kpmg stima che il 65% delle aziende Fortune 500 adotterà soluzioni blockchain per la certificazione documentale entro il 2025.
Prepararsi al cambiamento
Le implicazioni di questa trasformazione richiedono una riflessione strategica da parte di istituzioni e imprese. Sarà necessario sviluppare nuove competenze all’intersezione tra diritto e tecnologia, ripensare i processi di gestione documentale, e comprendere le opportunità offerte da questa rivoluzione.
Continua Monti: “Chi saprà anticipare questa evoluzione potrà sfruttare vantaggi competitivi significativi. Non si tratta più di chiedersi se la blockchain diventerà obbligatoria, ma quando. E le organizzazioni che si prepareranno per tempo saranno le prime a coglierne i benefici in termini di efficienza, costi e nuove opportunità di business.”
L’articolo Blockchain e smart contract diventeranno obbligatori? è tratto da Forbes Italia.