BMW M3 Touring, la wagon più veloce del Nürburgring

  • Postato il 3 agosto 2025
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Può una cinque posti, con trazione integrale e un bagagliaio da oltre 1.500 litri chiudere un giro completo sulla Nordschleife in sette minuti e ventinove secondi netti? Sì, se ti chiami BMW M3 CS Touring, la risposta definitiva al compromesso. Una serie di scelte tecniche ha permesso all’indole dell’auto di emergere in modo diretto, senza filtri né mediazioni, volta al raggiungimento di un’efficacia dinamica che solitamente resta appannaggio dei corpi più compatti.

Una station wagon da record

Le esercitazioni di stile e i prototipi da salone lasciamoli stare, almeno questa volta: è un modello omologato per la strada, basato sulla M3 Touring già in listino, ma evoluto con la stessa logica estrema delle versioni CS berlina e coupé. Il crono è stato firmato da Jörg Weidinger, collaudatore ufficiale BMW, su un tracciato lungo 20,832 km, rifilando un gap di oltre cinque secondi alla già velocissima M3 Touring standard, meglio nel giro secco anche di sportive due porte molto più leggere e dichiaratamente specialistiche. Il fatto che tutto ciò sia stato ottenuto da una carrozzeria lunga, con sbalzi pronunciati e abitacolo modulabile, ribalta la percezione dell’oggetto. Qui si entra in un territorio di resa dinamica assoluta, raggiunta all’interno di una forma che solitamente appartiene a contesti diversi, costruita per altre funzioni e altri linguaggi.

A prima vista sembra ancora una wagon: tetto piatto, sbalzo posteriore esteso, bagagliaio profondo, portellone e sedili abbattibili. Ma basta guardare i numeri per accorgersi della differenza. La porti al limite e capisci: sotto la carrozzeria c’è un progetto che ha rifiutato qualsiasi logica di risparmio. Il comportamento dinamico, la precisione d’appoggio e la tenuta sotto stress sono da vera macchina da guerra. Non solo nel senso emotivo: proprio come rigidezza strutturale, gestione della massa e tenuta termica dei sistemi.

La BMW M3 CS Touring scarica 550 cavalli sull'asfalto
Lulop
La BMW M3 CS Touring carica oltre 1.500 litri ma resta rigida come una GT da gara

Il dato cronometrico, da solo, è insufficiente a spiegare questa anomalia. Perché se a ottenere quel tempo fosse stato un coupé ultraleggero o una due posti da pista, sarebbe solo l’ennesima conferma di un progetto specialistico. Nel caso della CS Touring, invece, l’anomalia è visibile fin dall’esterno: la CS Touring è un’auto che mantiene proporzioni e funzionalità quotidiane, eppure si comporta come un dispositivo tecnico pensato per un solo scopo. Reggere la Nordschleife senza smettere di spingere.

Pur condividendo motore, trasmissione e trazione integrale con le sorelle CS più compatte, questa versione wagon conserva (almeno formalmente) l’impostazione da familiare: cinque porte, abitacolo configurabile, linea del tetto orizzontale, vano di carico modulabile fino a oltre 1500 litri. Ma prova a condurla in pista – e non parliamo di una guida allegra, bensì di sessioni complete, con pressioni a caldo e carichi laterali continui – per vederla mutare. Ogni parte del sistema veicolo comincia a rispondere come su una GT specialistica, con reazioni secche, equilibrio in appoggio e una rigidità che resiste anche quando le forze in gioco superano gli 1.3 G in frenata.

La struttura regge senza flessioni. Il sei cilindri in linea da 550 cavalli spinge in modo costante, con una curva di coppia piena che resta disponibile anche nelle transizioni più brusche. La trasmissione Steptronic a otto rapporti con Drivelogic, pur senza avere una doppia frizione, tiene il motore sempre nella fascia utile. Le cambiate avvengono con decisione anche in staccata, ed evita di manifestarsi quella sensazione di vuoto tipica di certe automazioni.

Reazioni da GT

Il telaio utilizza irrigidimenti specifici nei punti di giunzione, barre supplementari nel sottoscocca e supporti motore rinforzati per evitare spostamenti sotto coppia. L’assetto è regolabile elettronicamente, ma le tarature del programma più sportivo non cercano di ammorbidire la massa: la comprimono. Il differenziale attivo M lavora con una logica ricalibrata per compensare la diversa distribuzione dei pesi e gli sbalzi più lunghi, e lo sterzo – dotato di una servoassistenza variabile – mantiene il carico anche in inserimento a ruote scariche, dove molte sportive vanno in crisi.

La BMW M3 CS Touring batte anche sportive due porte più leggere
Lulop
La BMW M3 CS Touring con Jörg Weidinger al volante ha rifilato oltre cinque secondi alla M3 Touring standard

Il comportamento reale sotto stress è quello che conta. E qui la CS Touring non si limita a “fare bene per essere una wagon”. Entra in una zona di prestazione pura, dove la forma della carrozzeria diventa irrilevante. A quel punto, smette di rappresentare una station wagon veloce: è una macchina sportiva travestita da familiare. Una che si infila nella curva come se la volesse spezzare in due.

Il senso profondo del progetto sta tutto nello scarto: un corpo da uso quotidiano, che però reagisce come un’arma sviluppata in laboratorio, derivata direttamente dalla M3 Touring. I tecnici hanno preso lo stesso livello di ambizione dinamica della CS berlina, e l’hanno forzato dentro un guscio più lungo, più pesante, più instabile aerodinamicamente. Il fatto che funzioni è la notizia.

I prezzi

Ma questa coerenza pesa sui prezzi di listino. In tutti i sensi. A oggi, la M3 CS Touring è una delle station wagon più care mai prodotte in serie. E se è vero che l’equipaggiamento giustifica in parte il listino – freni carboceramici, assetto specifico, alleggerimenti selettivi, scarico sportivo, finiture M esclusive – resta aperta la questione chiave: chi la sfrutterà davvero? Chi la porterà in pista, con gomme giuste e pressione olio alta, per vivere quel limite che giustifica la sua esistenza?
Perché su strada normale, nel traffico o sotto la pioggia, una familiare più “umana” si guida meglio. Con meno tensione, meno carico mentale, meno fame di spazio. La CS Touring, invece, richiede attenzione continua, lucidità, struttura fisica. È un’auto che devi reggere, chiedendoti qualcosa. Sempre.

Ma il suo ruolo è mostrarti cosa succede quando una forma pensata per la moderazione viene forzata fino al punto in cui abbandoni eventuali ritrosie e timori reverenziali. Dove ogni margine scompare, e ciò che resta è solo un insieme di scelte radicali: rigidezza, velocità, continuità, resistenza. Nessun compromesso, nessun marketing, nessuna concessione alla quotidianità. Alla fine, la M3 CS Touring supera i confini della wagon corsaiola, entra in curva per dimostrare che la forma è solo una copertura e il limite, quando arriva, non si annuncia: si supera.

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