Boccia a Meloni: “Subalternità a Trump ci condanna a irrilevanza”

  • Postato il 24 giugno 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Nel corso di un intervento acceso e articolato in Aula, il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Partito Democratico, ha preso posizione in merito alle risoluzioni che precedono il Consiglio Europeo. La sua riflessione ha toccato temi di politica estera e di equilibrio internazionale, con un forte richiamo ai valori fondanti della diplomazia e della pace.

“La legge del più forte e la legge dell’impunità non sono una strategia, ma costituiscono una minaccia alla civiltà. Faccia qualcosa invece di limitarsi a generiche condanne. Non si costruisce la pace con la legge del più forte. Lei ha fatto una citazione dal latino, ma il mondo da allora è cambiato profondamente. Oggi è necessario dire che per raggiungere la pace bisogna prepararsi alla pace, non alla guerra. Il suo paragone non è in linea con il tempo che viviamo. E con queste frasi non si garantisce nemmeno la stabilità.”

Boccia ha sottolineato l’ambiguità di una condanna generica verso regimi autoritari, come quello iraniano, quando poi si legittima l’uso unilaterale della forza da parte di alcune potenze: “Una cosa è condannare il regime teocratico e liberticida iraniano, altra cosa è legittimare l’idea che una o due potenze possano decidere unilateralmente, a colpi di droni, chi è una minaccia e chi no, chi può essere attaccato e chi va protetto, anche quando calpesta ogni norma.”

L’Italia e l’Europa, tra scelte sbagliate e marginalità

Nella seconda parte del suo intervento, Boccia ha spostato l’attenzione sul posizionamento internazionale dell’Italia e sul rapporto del governo con l’Unione Europea. Il senatore ha criticato duramente l’approccio della presidente del Consiglio, accusandola di isolarsi dal contesto europeo e di inseguire modelli politici come quello rappresentato da Donald Trump.

“Le vicende di questi mesi dimostrano che l’idea di costruire un ponte è fallimentare perché il nostro interlocutore deve essere l’Europa. Il trumpismo, Signora Presidente, non prevede pontieri: se ne prende gioco. Eppure lei, nonostante le evidenze, è ancora convinta che l’affinità ideologica possa favorire un’interlocuzione politica privilegiata.”

Secondo Boccia, la scommessa sulla relazione con Trump ha lasciato l’Italia ai margini delle grandi decisioni internazionali: “I fatti dimostrano che non solo lei, ma anche altri leader, da soli, non possono essere in grado di esercitare alcuna influenza su Trump perché solo l’Europa ne può avere la forza. E dispiace constatare come Lei, Signora Presidente, negli ultimi mesi non si è seduta o non è stata invitata ai tavoli più importanti. Questo è un problema per l’Italia. L’irrilevanza è un problema.”

Infine, ha affermato con forza che il nostro Paese ha rinunciato alla propria tradizione diplomatica, schiacciato da una strategia che confonde la lealtà con la subalternità: “Lei ha scommesso su Trump invece che sull’Europa, a cui non crede. Questa scommessa ha portato l’Italia all’irrilevanza perché l’alleanza cieca non è lealtà ma rinuncia alla sovranità. Lei scegliendo la subalternità, decidendo di tacere o applaudire, ha rinunciato al ruolo che l’Italia ha storicamente avuto. Un tempo eravamo la patria della diplomazia. Oggi rischiamo di diventare il paese che arriva sempre dopo, applaude prima e non incide mai.”

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Blitz

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