Bolivia, per la prima volta ballottaggio a destra alle presidenziali. Morales: “Cosa farò quando verranno ad arrestarmi?”
- Postato il 18 agosto 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Servirà un inedito ballottaggio tutto tra candidati di destra per decidere chi sarà il prossimo presidente della Bolivia. Finisce dunque un’epoca lunga quasi vent’anni in cui nel Paese andino ha governato la sinistra del Movimento al Socialismo (Mas). Le urne, infatti, hanno premiato a sorpresa il senatore di centrodestra Rodrigo Paz Pereira, che è in testa con oltre il 30% dei voti. Quando lo spoglio ha ormai superato il 95% delle schede, il candidato del Partido Demócrata Cristiano ha ottenuto circa il 32% dei consensi e affronterà al secondo turno l’ex presidente di destra Jorge ‘Tutò Quiroga. Già al vertice del Paese tra il 2001 e il 2002, Quiroga è il candidato di Alianza Libre e ha conquistato quasi il 27% dei voti espressi.
L’imprenditore Samuel Doria Medina, candidato di Alianza Unidad, che ha ottenuto poco più del 20% delle preferenze, ha annunciato che al secondo turno sosterrà Paz Pereira. Sono andati molto male i candidati di sinistra: Andrónico Rodríguez di Alianza Popular, ex delfino di Evo Morales che aveva invitato i boliviani ad annullare la scheda, ha preso l’8%. E al 3% si è fermato Eduardo del Castillo, ex ministro e candidato ufficiale del Mas, appoggiato dal presidente Luis Arce. Alle elezioni erano chiamati alle urne più di 7,9 milioni di elettori.
Il ballottaggio presidenziale è fissato per il 19 ottobre sarà il primo dal ritorno alla democrazia nel 1982. Per evitare il secondo turno i candidati dovevano superare il 50% o il 40% con un margine di vittoria di 10 punti. I risultati hanno inferto un duro colpo al partito Movimento verso il Socialismo, che ha governato il Paese quasi ininterrottamente da quando il suo fondatore, il carismatico Morales, è salito al potere nell’ambito della ‘marea rosa’ di leader di sinistra che ha travolto l’America Latina durante il boom delle materie prime dei primi anni 2000. Al governo per tre mandati consecutivi dal 2006 al 2019, Morales ha dichiarato di “non sapere cosa fare” di fronte alle minacce di arresto da parte dei candidati presidenziali di destra, quando uno di loro vincerà le elezioni al ballottaggio. “Cosa farò? Non lo so nemmeno io”, ha detto all’agenzia Ap. “Sono nel mirino dell’impero della destra”, ha aggiunto dalla sua roccaforte nella zona tropicale del Chapare, dove si è nascosto per mesi sotto la protezione dei suoi più fedelissimi.
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