Bologna Città 30, meno incidenti e inquinamento ai minimi storici nel 2025
- Postato il 15 luglio 2025
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- Di Virgilio.it
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Bologna ha scelto di rallentare, e i risultati, a un anno e mezzo dall’introduzione di Città 30, si fanno sempre sentire. Nel primo semestre del secondo anno – da gennaio a giugno 2025 – viene confermato il calo di incidenti (e annessi feriti) nonché delle auto in circolazione, già registrato nel corso del 2024. E, per la prima volta, arriva un dato incoraggiante sull’inquinamento, ai livelli minimi da dieci anni a questa parte. Lo afferma il Comune, con un report comprensivo di confronto alle medie dei primi semestri 2022-2023, cioè prima dell’avvio del progetto.
Incidenti in calo
I numeri decretano che nei primi sei mesi del 2025 gli incidenti stradali nel territorio comunale (escludendo autostrade e tangenziale) sono diminuiti del 15,4% rispetto alla media pre-riforma. Un calo non solo di valore statistico, bensì alla base di vite risparmiate, ospedali meno affollati e una maggiore percezione di sicurezza urbana diversa.
Ancora più significativa la riduzione degli incidenti gravi – quelli classificati dal 118 come “codice rosso” – che segnano un calo del 21%. I feriti scendono del 5,1%, mentre i decessi restano stabili: 5 vittime nei primi sei mesi del 2025, lo stesso valore del 2024, ma inferiori del 33,3% rispetto alla media dei semestri pre-Città 30. La riduzione dell’incidentalità, spiegano gli analisti, va letta in combinazione con il calo dei flussi veicolari e la redistribuzione degli spostamenti urbani: meno auto private e più mobilità dolce, con un cambiamento tangibile delle abitudini locali.
Più biciclette e bike sharing
Colpisce in particolare il balzo nell’uso del bike sharing, in crescita del 119% rispetto al periodo pre-Città 30. Il capoluogo emiliano-romagnolo sta adottando la mobilità condivisa anche per gli spostamenti brevi e quotidiani. L’aumento del numero di biciclette in strada ha avuto pure un incremento dei ciclisti coinvolti in incidenti, con un più 21,2%, un dato da non leggere tuttavia in chiave allarmistica secondo l’amministrazione comunale, in quanto riflesso diretto del maggiore traffico ciclabile, aumentato nello stesso periodo del 19%.
Calano poi dell’8,6% le persone coinvolte in incidenti, a causa di due fattori combinati: da un lato la riduzione della velocità media dei veicoli, dall’altro l’installazione di attraversamenti pedonali più sicuri e meglio segnalati. Quanto alle cause dei sinistri, i dati raccolti dalla Polizia locale tracciano una gerarchia chiara. In cima, allo stesso modo degli anni passati, troviamo l’eccesso di velocità, presente nel 38,3% degli episodi analizzati; seguono a ruota la mancata precedenza a veicoli, biciclette o pedoni (19,9%), le manovre errate (10,3%), il mancato rispetto di semafori e segnaletica (8,5%) e la guida sotto l’effetto di alcol o sostanze (6,2%).
Inquinamento ai minimi storici
Infine, un dato che parla di qualità della vita, vale a dire l’inquinamento da traffico nel primo semestre 2025, calato del 30% rispetto al periodo pre-Città 30, toccando il livello più basso degli ultimi dieci anni. Un risultato che il Comune attribuisce alla riduzione dei flussi veicolari privati, stimata in un -8%, e alla crescita costante degli spostamenti su mezzi leggeri, collettivi o non inquinanti. In sintesi, Bologna continua a fare da laboratorio nazionale per la mobilità urbana, dove i dati non raccontano una rivoluzione improvvisa, bensì una trasformazione costante, misurabile, in grado di cambiare il volto e il ritmo della città.