Bombardier punta ai droni militari: in crescita produzione e ricavi

  • Postato il 5 maggio 2025
  • Di Panorama
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Il costruttore di aeroplani Bombardier, attivo nel comparto dei velivoli commerciali e d’affari, starebbe valutando la possibilità di realizzare velivoli senza equipaggio per il mercato militare. Per farlo, l’azienda sarebbe disposta a esplorare le tecnologie innovative previste per il suo progetto EcoJet, ovvero un velivolo dalla configurazione particolare, quasi del tipo tutt’ala, che si presterebbe a realizzazioni scalate nelle dimensioni.

Secondo Éric Martel, presidente e CEO dell’azienda, Bombardier sta vivendo un ottimo momento industriale, essendo prossimo all’entrata in servizio del Global 8000 e al completamento del primo modello di produzione dopo ben 17 anni dall’inizio del programma. Il modello EcoJet era stato invece annunciato nel 2022 e aveva incluso una fase di prove in volo con un prototipo ad ala mista largo 5,5 metri destinato alla dimostrazione delle qualità di volo in vista della possibile costruzione di un aeroplano ecologico.

Tuttavia, l’impegno aziendale di Bombardier nel segmento della difesa ha portato “la discussione sui velivoli senza pilota sul tavolo della dirigenza che la starebbe valutando” ma anche sondando diversi governi per valutarne l’interesse. La tendenza in questo senso è comune in tutto il mondo: il concetto di operazioni senza pilota sta diventando sempre più diffuso sia per carenza di piloti, sia per la necessità di ridurre il rischio per la vita delle persone sul campo. Ma soprattutto, la costruzione militare implica meno restrizioni in termini di certificazione rispetto a quella commerciale, permettendo così di raggiungere un ritorno economico maggiore e in minore tempo.

Intanto il programma è in continuo progresso con il perfezionamento, ma non è ovviamente ancora possibile fornire una tempistica su quando alcuni di questi potrebbero essere disponibili sul mercato. Per quanto riguarda il Global 8000, Martel ha invece affermato che il successore del Global 7500, aeroplano con notevoli prestazioni (Mach 0,94 e autonomia di 8.000 miglia), rimane in linea con la consegna prevista per la fine dell’anno, ovvero quando sono previste le certificazioni da parte delle autorità aeronautiche.

“L’entusiasmo per questo aeroplano sta crescendo”, ha affermato Martel, aggiungendo: “la piattaforma sta vendendo bene. Inoltre, Bombardier sta riscontrando un forte interesse per il pacchetto di aggiornamento che consente ai Global 7500 in servizio di raggiungere le prestazioni del Global 8000. Si prevede che tale pacchetto sarà disponibile all’inizio del prossimo anno”.

Nel primo trimestre di quest’anno i ricavi di Bombardier sono aumentati del 19% su base annua, raggiungendo 1,5 miliardi di dollari. La produzione ha visto un aumento di tre velivoli consegnati e una continua crescita nel settore dei servizi. L’azienda di Montreal ha anche pubblicato le sue previsioni per l’intero anno, posticipate rispetto all’inizio del 2025 a causa delle incertezze relative ai dazi, prevedendo la consegna di 150 velivoli e un fatturato di 9,25 miliardi di dollari.

Nel primo trimestre Bombardier ha consegnato 23 velivoli, inclusi 12 esemplari di Challenger e 11 unità della famiglia Global. Per quanto riguarda le previsioni, Martel ha dichiarato: “Da febbraio abbiamo acquisito molta più chiarezza sui potenziali meccanismi tariffari. È importante notare che, nonostante ci troviamo in un contesto più volatile, continuiamo a registrare un’attività di ordini e non abbiamo registrato cancellazioni”.

L’azienda ha chiuso il trimestre con un risultato appena al di sotto dell’obiettivo che si era proposta e un portafoglio ordini di 14,2 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 14,4 miliardi di fine 2024, ma con un aumento di 18 milioni di dollari di ricavi, ora a quota 495.

Autore
Panorama

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