Bonus nido: domanda unica per i tre anni del bambino. Cosa cambia per i genitori
- Postato il 4 agosto 2025
- Di Panorama
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Bonus asilo nido, si cambia. La domanda si farà una volta sola e varrà fino ai tre anni del bambino. Si semplifica la trafila burocratica annuale dei genitori per richiedere il contributo per pagare parte della retta del nido. Lo prevede un emendamento approvato al decreto Economia, presentato dalla senatrice Maria Nocco (Fratelli d’Italia). Nessun costo in più per lo Stato, ma un taglio netto agli adempimenti per le famiglie.
Cosa cambia per le famiglie: domanda del bonus nido valida per sempre (fino ai 3 anni del bambino)
Fino a oggi, ogni anno i genitori dovevano presentare una nuova domanda per accedere al bonus asilo nido. Con la nuova norma (emendamento al decreto Economia approvato in Senato e definitivamente nei prossimi giorni), la richiesta si farà una sola volta e resterà valida fino al compimento dei tre anni del bambino. L’unico obbligo annuale sarà quello di inviare all’Inps la documentazione che conferma la frequenza dell’asilo e la permanenza dei requisiti economici. Nessuna nuova richiesta da compilare, nessun rinnovo da ricordare. Una semplificazione importante che punta a ridurre disagi, errori e ritardi nei pagamenti.
La misura non comporta costi aggiuntivi per lo Stato, ma consente un risparmio concreto in termini di tempo e adempimenti per le famiglie. Un cambio di passo che, nelle intenzioni del legislatore, punta anche a uniformare le modalità di erogazione su scala nazionale, superando le disparità che nascono da normative regionali diverse.
Bonus nido: cosa copre il contributo fino a 3600 euro l’anno
L’emendamento chiarisce poi che il contributo è valido non solo per gli asili nido, ma per tutti i servizi educativi per l’infanzia previsti dalla normativa: nidi, micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi (come gli spazi gioco fino a 5 ore al giorno o i nidi domiciliari), sia pubblici che privati, purché autorizzati dalle Regioni. Sono esclusi solo i centri per bambini e famiglie, che prevedono la presenza di un adulto accompagnatore.
L’importo del bonus varia in base all’Isee minorenni. E, novità di quest’anno, non concorrono più al calcolo la quota percepita tramite l’Assegno unico e i titoli di Stato e i prodotti di risparmio postale garantiti fino a 50mila euro. Quanto spetta alle famiglie? In base all’Isee si può avere un massimo di 3mila euro l’anno, 3.600 per i nuovi nati dal 2024 con requisiti specifici. Le famiglie che non presentano l’Isee hanno comunque diritto al contributo minimo di 1.500 euro annui.