Borgio Verezzi, censito il patrimonio arboreo del comune: 700 piante e 160 agrumi
- Postato il 6 agosto 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Borgio Verezzi. È stato presentato recentemente dall’agronomo Walter Orsi ai consiglieri delegati Anna Porrini e Pier Luigi Ferro e ai tecnici comunali il risultato del progetto relativo al censimento del patrimonio arboreo di proprietà del comune di Borgio Verezzi.
L’indagine effettuata, “ha lo scopo di avere a disposizione un continuo e preciso monitoraggio sul numero di piante e sulle loro condizioni vegetative nel nostro territorio comunale”. Le alberature urbane nell’ambito del Comune di Borgio Verezzi “costituiscono un importante elemento di valorizzazione del paesaggio e dell’ecosistema urbano”.
La dimensione complessiva del verde verticale risulta costituita da circa 700 piante e 160 agrumi su 2,73 kmq di superficie con indice teorico di 255 piante/kmq, distribuite in 34 aree verdi ampiamente differenziate per dimensione, tipologia, fruizione e composizione.
“Considerando la percentuale del patrimonio arboreo presente nel territorio comunale è evidente che tale valore è senz’altro superiore a quello di tanti comuni della costa ligure; quindi c’ è da ribadire che il rispetto e l’attenzione per la flora in questo territorio non è mai mancata”, hanno affermato Porrini e Ferro.
Il patrimonio verde pubblico si caratterizza per numerosità e per varietà, annoverando una decina di specie principali alle quali appartiene poco meno del 90% delle piante presenti. A livello numerico prevalgono le specie mediterranee quali l’olivo (Olea europaea), il tiglio (Tilia europaea), il leccio (Quercus ilex), i pini (Pinus pinea o pino domestico), Pinus halepensis o pino d’Aleppo; infine molto presenti sono le palme, in particolare le Washingtonia.
Il lavoro voluto dall’amministrazione comunale di Borgio Verezzi “è sicuramente da considerare merce rara e meritoria da parte da chi ha proposto questa iniziativa. Il Comune ha intrapreso un percorso di tutela, gestione e rinnovamento di questo patrimonio, facendo realizzare un censimento del verde arboreo al fine di individuare con precisione gli esemplari dei quali è proprietario ed avere una gestione più mirata che porti alla conservazione delle piante vetuste ma anche ad progressivo rinnovamento così da assicurare quei ‘servizi ecosistemici’ (raffrescamento, biodiversità, qualità ornamentale, stoccaggio del carbonio solo per citarne i principali) molto importanti nell’attuale contesto sociale”.
“Siamo convinti che una maggior cura del patrimonio arboreo possa favorire una maggior consapevolezza e maggior coinvolgimento della popolazione al rispetto del verde sia pubblico che privato e migliorare anche la qualità della vita del nostro paese”, hanno concluso Porrini e Ferro.