Bozza piano ex Ilva, obiettivo: 8 milioni di tonnellate
- Postato il 15 luglio 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Bozza piano ex Ilva, obiettivo: 8 milioni di tonnellate
Ex Ilva, nella bozza del piano governo-sindacati: tre forni elettrici a Taranto, uno a Genova. Obiettivo: 8 milioni di tonnellate di acciaio all’anno.
Un maxi piano per la decarbonizzazione e la continuità produttiva del polo siderurgico ex Ilva. È quanto emerge dalla bozza inviata dal governo ai sindacati poche ore prima del tavolo convocato al Mimit. L’obiettivo è chiaro: garantire la sopravvivenza di tutti i siti del Gruppo Acciaierie d’Italia, salvaguardare i livelli occupazionali e soddisfare la domanda di acciaio sul mercato nazionale ed europeo.
Bozza piano ex Ilva, obiettivo: 8 milioni di tonnellate
Nel dettaglio, il piano prevede la costruzione di tre forni elettrici a Taranto, per una capacità produttiva complessiva di 6 milioni di tonnellate annue, e di un forno elettrico a Genova, che contribuirà con altri 2 milioni di tonnellate. A supporto, è programmata la realizzazione di fino a quattro impianti di preridotto (DRI), fondamentale per alimentare i nuovi forni elettrici e sostituire gradualmente la produzione a carbone.
Un progetto che si inserisce nella corsa verso la decarbonizzazione, ma che resta legato alla partita più delicata: quella ambientale e sanitaria per Taranto. Proprio oggi (15 luglio), al suo arrivo al ministero dell’Ambiente, dove è convocato il tavolo ex Ilva con gli enti locali, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha dichiarato: «Spero davvero che si riesca a raggiungere un’intesa sulla firma dell’accordo di programma e quindi si riesca a fare quello che è l’obiettivo del governo: non solo salvare l’Ilva, ma di fare dell’Ilva una delle realtà più moderne d’Europa».
Sul fronte autorizzativo, il ministro ha ricordato che «l’AIA comunque come procedura va avanti», sottolineando che «c’è una commissione indipendente e valuterà». Domani è infatti prevista al ministero dell’Ambiente la riunione della conferenza dei servizi sull’AIA, un passaggio decisivo in vista della nuova autorizzazione integrata ambientale e sanitaria necessaria per il sito di Taranto. La sfida resta doppia: ridurre drasticamente le emissioni di CO₂ e, al tempo stesso, mantenere in vita l’acciaieria più grande d’Europa, garantendo i livelli occupazionali. Il governo promette continuità produttiva, ma sul tavolo restano i nodi su tempi, investimenti e garanzie per i lavoratori, in un confronto con i sindacati che sarà cruciale per il futuro dell’ex Ilva.
Il Quotidiano del Sud.
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