Brasile nel mirino di Trump: dazi al 50%, è duello tariffario con Lula
- Postato il 10 luglio 2025
- Di Panorama
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E’ scontro totale tra Donald Trump e Inacio Lula da Silva. Ieri, il presidente americano ha pubblicato una lettera in cui ha annunciato dazi al 50% sui prodotti importati dal Brasile. Differentemente dalle altre “tariffe reciproche”, in questo caso l’inquilino della Casa Bianca ha giustificato la propria mossa, andando al di là delle sole questioni commerciali. Trump ha infatti mosso accuse all’attuale governo brasiliano, parlando non solo della censura ai social media americani ma anche del processo a Jair Bolsonaro, definendolo una “caccia alle streghe che dovrebbe cessare immediatamente”. Non solo. Come sottolineato daAxios, il presidente americano ha anche annunciato che le nuove tariffe andranno a sommarsi ad altre settoriali già in vigore (come quelle all’acciaio). “Il Brasile è un Paese sovrano con istituzioni indipendenti che non accetteranno di farsi impartire lezioni da nessuno”, ha replicato Lula, promettendo ritorsioni improntate alla “reciprocità economica”.
Alla base dello scontro tra Washington e Brasilia emergono vari fattori. Innanzitutto, come abbiamo visto, Trump punta a tutelare Bolsonaro sul fronte giudiziario, ritenendo che il processo a cui è sottoposto sarebbe politicamente motivato. In secondo luogo, si delinea una crescente tensione tra la Casa Bianca e i Brics. Negli scorsi giorni, Trump aveva minacciato questo blocco con dazi aggiuntivi al 10%: il presidente americano si era infatti irritato dopo che i Brics avevano criticato Washington sia per le sue politiche commerciali sia per l’attacco contro l’Iran. E’ importante sottolineare che a biasimare l’operazione militare ai danni di Teheran era stato principalmente proprio Lula.
Un terzo fattore da considerare risiede nel fatto che, negli ultimi anni, l’attuale presidente brasiliano ha significativamente rafforzato i legami tra Brasilia e Pechino. Trump vede quindi in Lula una sorta di grimaldello usato dalla Cina per incrementare e salvaguardare la propria influenza sull’America Latina. Esattamente quello che l’inquilino della Casa Bianca punta a evitare. Da quando è tornato al potere, il presidente americano ha rilanciato una versione aggiornata della Dottrina Monroe con il preciso scopo di arginare la longa manus del Dragone sull’America Latina. Colpendo duramente il Brasile sul fronte commerciale, Trump mira quindi indirettamente a rendere difficile la vita a Pechino nella regione. Lo scontro tra Brasilia e Washington va quindi inserito nel più ampio quadro della competizione geopolitica tra Stati Uniti e Cina.