Brescia, fallimento e ripartenza: via libera all'accordo con la Feralpi. Ma Cellino promette battaglia
- Postato il 3 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Gli anni ruggenti di Baggio, Guardiola, Mazzone. Del giovane Pirlo, dei fratelli Filippini. Di Balotelli e Tonali. E qualche anno prima, il Brescia di Altobelli, di Beccalossi, di Gritti. Quel Brescia con le sue 114 candeline non esiste più, cancellato da una decisione annunciata, nell’aria da settimane e formalizzata da un comunicato impietoso della Federcalcio elencante tutte le mancanze, gli adempimenti non sottoscritti, che hanno portato alla non ammissione alla prossima edizione della Serie C. Il Brescia, spedito in B da una penalizzazione di quattro punti comminata a regular season finita, non ripartirà dalla Lega Pro il prossimo anno. Non col suo nome, non con la sua storia.
- Brescia non ammesso in Serie C: il comunicato FIGC
- Via libera al nuovo corso: il Brescia-Feralpi al Rigamonti
- La questione Cellino: il vecchio presidente annuncia battaglia
Brescia non ammesso in Serie C: il comunicato FIGC
In mattinata il Consiglio federale ha deciso di staccare la spina al vecchio Brescia di Cellino. Troppo ampia la lista di scadenze non rispettate allo scorso 6 giugno, tra cui il pagamento di un milione e 100mila euro alla Lega Serie B del debito scaduto lo scorso 31 gennaio, il mancato pagamento degli emolumenti a tesserati, dipendenti e collaboratori (tutti licenziati via mail), il mancato versamento di diverse ritenute Irpef, dei contributi Inps e altro. Per questi motivi il Consiglio FIGC ha fatto sapere di “prendere atto della intervenuta non concessione alla società Brescia Calcio spa della Licenza nazionale 2025-26 e della conseguente non ammissione della stessa al campionato di Serie C 2025-26“.
Via libera al nuovo corso: il Brescia-Feralpi al Rigamonti
Ma per un Brescia che è destinato a scomparire dalla mappa del calcio d’elite, eccone un altro nuovo di zecca. Pronto a ripartire con un trasloco dalla vicina Salò al Rigamonti. Via libera al trasferimento della Feralpi nello stadio del capoluogo per il prossimo torneo di Serie C. Il presidente Giuseppe Pasini è quello, tra i massimi dirigenti delle squadre della provincia, che non è rimasto insensibile agli appelli della sindaca Laura Castelletti. Dalla prossima stagione la rosa e lo staff della Feralpi saranno di base a Brescia e giocheranno nello stadio che ha visto disputarsi fino a quattro anni fa le grandi sfide di Serie A. E qualche stagione prima, anche alcuni match europei. Il primo colpo? Il capitano del vecchio Brescia: Dimitri Bisoli.
La questione Cellino: il vecchio presidente annuncia battaglia
Il nuovo Brescia/Feralpi avrà la concessione in uso esclusivo del Rigamonti, ma c’è già un problema da risolvere. Che poi è lo stesso di prima: Massimo Cellino. Il vecchio presidente è tutt’altro che ben disposto verso il nuovo corso. Entro venerdì dovrebbe restituire le chiavi dello stadio, ma non ha alcuna intenzione di farlo. In base alla concessione dell’impianto, avendo Cellino pagato una delle rate dovute non può scattare la revoca in automatico. E c’è aria di maretta anche a proposito del nome e del simbolo del “nuovo” Brescia-Feralpi. Di certo Cellino sta già facendo rendicontare tutte le migliorie realizzate al Rigamonti per adeguarlo alla A. Più che dare, è intenzionato a chiedere qualcosa ai nuovi padroni del club.