Brignone eletta atleta FISI 2025, ma la rincorsa olimpica resta durissima: "Torno al J-Medical Center"

  • Postato il 18 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

Tutti la vogliono, tutti la invocano, tutti fanno il tifo per lei: Federica Brignone a Cortina è più di un mantra, un ritornello che l’Italia degli sport invernali sentirà riecheggiare nell’aria almeno per i prossimi tre mesi. Anche se non c’è una risposta alla domanda che tutto il mondo si pone dallo scorso aprile, dal giorno del maledetto infortunio sulla Mediolanum dell’Alpe Lusia. “E ancora non ce l’ho nemmeno io”, ha ribadito Fede nel corso del media day FISI, atto ufficiale col quale prende il via la stagione che porterà ai giochi di Milano-Cortina.

Sensazioni contrastanti: “Quest’anno un tipo di pressione diversa”

La FISI spera che Federica possa farcela, anche perché andare alle olimpiadi senza l’atleta dell’anno 2025 (terzo riconoscimento in carriera dopo quelli vinti nel 2020 e nel 2022) non sarebbe cosa buona e giusta. Intanto Fede mancherà nel prossimo fine settimana a Soelden, sul Rettenbach che come tradizione inaugurerà la stagione di Coppa del Mondo con un slalom gigante femminile al sabato e uno maschile la domenica, proprio lì dove un anno fa cominciò la sua straordinaria cavalcata verso la sfera di cristallo.

“Quest’anno è tutto diverso e non so davvero cosa dire e come immaginarmi le prossime settimane. È bello però vedere tanta gente al media day che è venuta solo per sentirmi parlare: non vedevo molti addetti ai lavori da diversi mesi, quindi sono grata per tutte le attenzioni che mi vengono rivolte. Certo, sto provando sensazioni molto particolari: non ho la pressione della gara alle porte, ma ho un altro tipo di pressione che forse è anche peggiore”.

Anche perché mancano risposte precise alle domande che la stessa Fede si pone. “Da aprile, io non ho mai avuto delle date precise su quando sarei rientrata. È complicato riuscire ad avere un quadro della situazione, ma vado avanti facendo l’unica cosa che posso fare, cioè lavorando intensamente settimana dopo settimana. Da lunedì torno al J-Medical Center, avrò ancora un po’ di fisioterapia da fare, ma non so ancora quando potrò tornare sopra gli sci”.

L’affetto della gente come ulteriore motivazione a crederci

Le lancette scorrono veloci e Brignone sa perfettamente che ogni giorno che passa è un giorno in meno alla temuta deadline. Non fa programmi a lungo termine (non può farli), ma ribadisce di star bene e di essere concentrata su ciò che è nelle sue possibilità.

“La cosa bella è che sento tutto il calore della gente che vorrebbe vedermi al più presto in pista. Questa è la parte bella di questa storia, anche se avrei evitato di doverla affrontare, perché se potessi tornare indietro vorrei che quel maledetto 3 aprile non ci fosse stata la caduta che mi ha costretto a rivedere completamente i miei piani. La gente la sento vicina: i miei amici, la mia famiglia, tutti si sono dedicati a me con grande cura e affetto in questi mesi. È un’altra motivazione che mi spinge a tentare di recuperare, ma non so se basterà”.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti