Brignone, il consiglio choc di mamma Ninna: "Le ho detto di smettere, ha vinto tutto. Rivederla in pista sarebbe miracoloso"

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non passa giorno ormai senza che Ninna Quario dica qualcosa di nuovo sulle condizioni di Federica Brignone. Dopotutto nessuno conosce la figlia meglio di una mamma, ma le rivelazioni che l’ex sciatrici azzurra continua a rivolgere a mezzo stampa finiscono spesso per fare un po’ di clamore. L’ultima, anche più delle precedenti, tale peraltro da lanciare un grosso allarme non tanto in relazione alla possibile presenza di Fede a Milano-Cortina, quanto piuttosto al proseguo stesso della carriera della vincitrice dalla Coppa del Mondo 2020 e 2025.

Lo shock per l’incidente: “Mi dissero che poteva perdere la gamba”

Quanto affermato da mamma Ninna al Corriere della Sera è soprattutto uno spaccato di quello che visse nelle fasi concitate dell’incidente. “I medici che l’hanno presa in cura mi dissero che Federica aveva la gamba staccata dal corpo, e che rischiava seriamente di perderla”. Parole buttate là nella mischia, ma che finiscono per risuonare tetre e sinistre. “Mi chiedono spesso della caduta: beh, ho visto le immagini una sola volta, e tanto mi è bastato. Una scena orribile, non ho più voluto guardarla”.

Adesso però un po’ più di ottimismo sembra essere ritornato anche nel tono delle parole usate da Quario. “Ha di nuovo la gamba, con i suoi muscoli e con il ginocchio integro. Il fatto che sia tornata a camminare per me significa già tantissimo. Chiaro, adesso è il momento di capire se sia tornata anche come sciatrice, ma questo potrà dirlo solo la pista”. Così come la presenza alle olimpiadi rimane nascosta dietro la consapevolezza che nulla può essere deciso a priori, ma soltanto quando il tempo farà il suo corso.

Il consiglio da mamma: “Ha vinto tutto, può chiudere anche adesso”

Mamma Ninna qualche giorno fa aveva smentito le voci che davano per certo il ritorno sugli sci di Federica già in questa ultima finestra di novembre. Quanto però a un recupero in vista dei giochi, il pensiero di Quario resta sospeso.

“Intanto ha ripreso ad allenarsi da qualche giorno, dopo che per mesi ha fatto solo fisioterapia e riabilitazione. Dovrebbe tornare sugli sci a fine mese e a quel punto bisognerà capire come si sentirà e quali sensazioni proverà. Io credo che se avvertirà le giuste vibrazioni e il feeling con lo scarpone e con lo sci, allora a Cortina la vedremo gareggiare. Ma ripeto, questa è una decisione che potrà prendere solo Federica, e soltanto una volta che avrà avuto modo di rimettere gli sci ai piedi”.

Il consiglio da mamma però è presto detto: Personalmente gli ho consigliato di smettere. In fondo ha vinto tutto quello che c’era da vincere e ha chiuso all’apice della sua carriera, pertanto chiudere adesso avrebbe comunque un significato tutto speciale. Ad aprile si è distrutta una gamba, il ginocchio è letteralmente esploso, e solo il fatto di vederla di nuovo in pista avrebbe del miracoloso. Però anche in questo caso sarà lei a decidere e io la sosterrò, qualunque sarà la sua decisione”.

La storia sportiva di Quario e il dolore per la morte di Leo David

Nell’intervista, Ninna Quario ha ripercorso tanti temi della sua carriera (“Forse una medaglia me la meritavo, per 9 anni sono stata tra le migliori slalomiste al mondo”), inclusa la rivalità con Daniela Zini e Paola Magoni (“Con Zini proprio non ci prendevamo né in pista e tantomeno fuori”) e il rimpianto per la scomparsa di Leo David.

“Eravamo molto amici, a un certo punto anche qualcosa di più. Seppi del suo infortunio a Lake Placid dalla TV, poi quei 6 anni di coma furono terribili. Ricordo l’ultima volta che lo visitai in ospedale, a Novara: chiesi se potesse sentirmi, i medici mi dissero che forse poteva farlo, gli dissi che ero lì e gli vidi una lacrima uscire dagli occhi… piansi tutta la notte dal dolore. La sua fine un’ingiustizia assurda”.

La polemica con Goggia: “Troppi insulti gratuiti e immeritati”

Ninna Quario però ha fatto parlare tanto anche per le frasi riferite al ritorno lampo di Sofia Goggia ai giochi di Pechino 2022. “Fui trattata da madre invidiosa perché dissi che in 23 giorni non si recupera da una gamba rotta. Risposti da giornalista abituata a farsi domande, non da mamma della rivale, ma non venni compresa e a posteriori posso dire di aver sbagliato.

Fui trattata da madre invidiosa, perché insinuavo che avesse finto l’infortunio, nascondendone la vera entità. Insomma, da una lesione al crociato, così come veniva descritta, non si recupera in tre settimane… fu un periodo difficile perché venni insultata da tutto e da tutti. Ma ancor più perché molti usarono quelle mie parole per attaccare Federica, dicendo che da un melo non nasce un pero e che eravamo rosicone…”.

Quell’episodio convinse Ninna a chiudere col giornalismo. Nessuno prese le mie difese, quindi non aveva senso andare avanti. Il tempo però ha detto che Federica è diventata la miglior sciatrice italiana di sempre: magari mediaticamente si spende poco, ma ora è molto amata non solo per i risultati ottenuti, ma anche per la ragazza sorridente, umile e pulita che è, nella gioia e nel dolore”.

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Virgilio.it

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