Brunetta, aumento da 60 mila euro al Cnel: lo stipendio sale a 310 mila
- Postato il 7 novembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Renato Brunetta, presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del Lavoro (Cnel), ha ricevuto un aumento di stipendio che ha acceso un intenso dibattito politico. Dopo aver percepito 250 mila euro nel suo primo anno e mezzo di mandato, il suo compenso sale ora a 310 mila euro annui, con un incremento di 60 mila euro. La decisione rientra in una delibera del Cnel che prevede complessivamente 1,5 milioni di euro in più per i vertici e 200 mila euro destinati allo staff.
L’opposizione ha reagito con durezza: Matteo Renzi ha parlato di “poltronificio”, accusando il governo di premiare i vertici mentre “non trova i soldi per il ceto medio”. Ancora più critico Nicola Fratoianni, che definisce l’aumento “vergognoso”, ricordando come Brunetta si fosse opposto al salario minimo di 9 euro l’ora.
Le origini dell’aumento e le reazioni del Cnel
La vicenda ha origine a marzo 2024, all’interno del decreto Pnrr discusso in Parlamento. Tra i 44 articoli compariva una norma che consentiva ai membri del Cnel di ricevere un nuovo compenso, nonostante la legge del 2012 vieti incarichi retribuiti ai pensionati della pubblica amministrazione. Brunetta, in pensione dal 2022, può così cumulare le due entrate. Dal Cnel arriva però una precisazione: l’aumento rappresenterebbe “un allineamento ai parametri di altri organi costituzionali”.
Ma per le opposizioni è un segnale politico negativo. “Mentre gli italiani faticano ad arrivare a fine mese – denuncia la deputata M5S Daniela Morfino – la Casta continua a premiarsi, protetta da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia”.
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