Bucci vara la riforma della dirigenza: costerà 1,8 milioni all’anno
- Postato il 13 ottobre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. Si prepara a sbarcare in consiglio regionale la nuova riforma della giunta Bucci con le modifiche all’organizzazione amministrative e della dirigenza dell’ente. Una piccola rivoluzione che verrà a costare oltre 1,8 milioni di euro all’anno, secondo quanto dichiarato nel testo della legge stessa. Anche per questo l’opposizione, che oggi ha convocato una conferenza stampa sul tema alla vigilia della discussione in aula, annuncia battaglia e si prepara a fare ostruzionismo con numerosi emendamenti nel tentativo di neutralizzare il provvedimento.
Cosa prevede la riforma Bucci: le nuove figure apicali
La prima novità è l’istituzione di una figura nuova alle dirette dipendenze del presidente della giunta, il responsabile dell’attuazione del programma di governo. Viene specificato che non sarà un dirigente e non avrà “funzioni gestionali”, ma si tratterà di un componente dello staff (regolarmente retribuito) con il compito di monitorare i vertici della macchina amministrativa e riferire al governatore.
Ma, oltre a questo nuovo elemento, verrà rivisto l’intero modello organizzativo. Oggi al vertice della struttura amministrativa c’è il segretario generale al quale rispondono le direzioni generali centrali, a loro volta sovraordinate rispetto alle direzioni generali d’area. Il nuovo assetto varato da Bucci prevede espressamente un capo di gabinetto e una direzione generale di coordinamento alla quale si riferiscono le direzioni generali.
Un capo di gabinetto Bucci in realtà lo ha già nominato: è l’ammiraglio Massimiliano Nannini, scelto in virtù di una delibera che tuttavia è inciampata nei rilievi della Corte dei Conti. Secondo la procura contabile, infatti, la retribuzione per l’incarico – parificata a quella del segretario generale – non ha una copertura normativa e per questo sarebbe illegittima. Contestazioni che, comunque, non hanno impedito la parifica del rendiconto, visto che non era stato ancora assunto alcun impegno di spesa.
Nella nuova legge si specifica che il capo di gabinetto “supporta il presidente nell’esercizio delle funzioni e delle attività di indirizzo politico-istituzionale raccordandosi con le strutture e gli organi di governo regionali al fine di garantire un’efficace interazione tra le funzioni di indirizzo politico e l’amministrazione”. Inoltre “assiste e supporta il presidente della giunta regionale nelle funzioni di rappresentanza della Regione, sovrintende e coordina le attività relative al cerimoniale e l’organizzazione di eventi e manifestazioni di rilievo istituzionale avvalendosi degli uffici e del personale anche delle sedi regionali di Roma e Bruxelles”. Per queste funzioni, che potranno essere attribuite anche a un esterno, è confermato un trattamento economico onnicomprensivo annuo “non superiore” a quello percepito dal segretario regionale (oltre 200mila euro), ma potrà essere integrato fino al 30% in più a discrezione del presidente.
Anche il direttore generale di coordinamento potrà essere un esterno e opererà “alle dirette dipendenze del presidente della giunta regionale“. Lo stipendio sarà lo stesso delle altre figure, allineato a quello del segretario generale. Se invece l’incarico sarà attribuito a un dirigente della Regione a contratto a tempo indeterminato, avrà diritto a un trattamento accessorio per arrivare alla stessa cifra.
Altre modifiche riguardano il nucleo di valutazione, organo collegiale preposto alla valutazione delle performance dei dirigenti con relativi premi e incentivi. Oggi la legge vieta di farne parte a chi riveste incarichi pubblici elettivi, cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali. La riforma restringe questo limite al solo “territorio regionale”, aprendo perciò le porte a esponenti politici che arrivano da fuori Liguria. Avevano fatto scalpore a fine agosto le dimissioni del presidente del nucleo di valutazione Leonardo Falduto, che aveva denunciato pressioni da parte di Bucci per modificare la relazione sui direttori generali.