Buone notizie per Edoardo Bove: potrà tornare in campo. Dove? Oggi all’estero, ma la legge italiana potrebbe cambiare
- Postato il 27 giugno 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
- 4 Visualizzazioni
.png)
“Da giugno voglio tornare a giocare”. Edoardo Bove non ha mai avuto dubbi. Neanche quando tornò a parlare a febbraio, a poco più di due mesi da quel Fiorentina–Inter in cui andò in arresto cardiaco. E adesso, salvo clamorose sorprese, potrà tornare a farlo. Difficile in Italia a causa della legge che vieta di praticare attività sportiva con il defibrillatore sottocutaneo, ma di sicuro all’estero. Il centrocampista 23enne, in totale segreto, in questi giorni ha effettuato dei test per capire se e quando poter tornare in campo. Tutti con esito negativo, aggettivo che in questi casi ha solo un’accezione positiva.
Manca giusto l’ultimo test, che dovrebbe essere una formalità. Poi Bove potrà tornare a pensare da calciatore, anche se lui questo non l’ha mai messo in dubbio. Nemmeno quando gli è stato proposto prematuramente di diventare collaboratore tecnico o dirigente. Un altro tema che tiene banco è: può giocare in Italia? Al momento no, come fu per Christian Eriksen. Bove si è sottoposto a dicembre a un intervento chirurgico per impiantare un defibrillatore cardiaco sottocutaneo. Per questo motivo, oggi, in Italia non potrebbe scendere in campo. Attualmente l’ipotesi più probabile è una ripartenza dall’estero, ma Bove sarà di fronte a più opzioni. Dall’1 luglio tornerà alla Roma (non è scattato l’obbligo di riscatto per le presenze alla Fiorentina), poi dovrà decidere: trasferirsi all’estero, rimanere a Roma o tornare a Firenze per un ulteriore anno di prestito ma col rischio di dover aspettare ancora prima di poter tornare a giocare.
Perché la legge oggi dice che Bove non può giocare in Italia, ma negli ultimi tempi la questione potrebbe cambiare. Maurizio Casasco, presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana, è stato contattato dal ministro per lo Sport Andrea Abodi: l’obiettivo è modificare le regole sul defibrillatore per adeguarle a quelle di altri paesi. L’idea quindi è quella di permettere ai giocatori che hanno subito l’impianto di un defibrillatore sottocutaneo di poter giocare in Italia, assumendosi tutte le responsabilità. Esattamente come accade in Inghilterra. Eriksen è l’esempio perfetto. Dove e quando sarà da capire, ma intanto Bove vuole tornare a giocare a calcio.
L'articolo Buone notizie per Edoardo Bove: potrà tornare in campo. Dove? Oggi all’estero, ma la legge italiana potrebbe cambiare proviene da Il Fatto Quotidiano.