Burano: cosa vedere nell’isola più colorata d’Italia
- Postato il 13 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Sono davvero pochi i luoghi nel mondo che sembrano uscire dalla tavolozza colorata di un pittore. Burano è decisamente uno di questi. Con la sua aura sospesa, una bellezza ferma a un tempo passato e le sue case coloratissime che si riflettono sui placidi canali che attraversano l’isola, Burano è un microcosmo che ha scelto la dolce anarchia del colore come forma di resistenza all’ordinario. In questa piccola guida, vogliamo portarti a conoscere questa perla incastonata nella laguna di Venezia che stupisce per la sua forza attrattiva. Ecco cosa fare e cosa vedere a Burano.
A tu per tu con l’isola: Burano si racconta
Prima di portarti nel nostro tour dell’isola, vogliamo raccontarti la sua storia. Una storia la cui trama si intreccia alle reti dei suoi pescatori. Si narra che Burano sia stata fondata dagli abitanti di Altino per mettersi in salvo dalle invasioni barbariche che portavano morte e distruzione nell’entroterra. Da qui, l’idea di di cercare un rifugio tra le acque impervie della laguna veneta. Anche sul nome non vi è certezza: secondo alcune testimonianze potrebbe riferirsi o a una delle porte di Altino (la porta Boreana), oppure alla Bora, vento del nord che soffia spesso tra le strette calli dell’isola. Nel tempo, Burano non ha mai subito grandi sconvolgimenti: niente sfarzi, niente opulenza nobiliare, ma un’indole umile e semplice portata avanti con fierezza dai suoi pescatori e dalle sue merlettaie. E forse, proprio grazie a questa resilienza, Burano è riuscita a mantenere la sua straordinaria autenticità, secolo dopo secolo. Passeggiare oggi per le sue calli significa regalarsi un momento di puro benessere, in un luogo dove il tempo è scandito dal rumore dei panni appesi al vento e dalle albe e dai tramonti che aumentano la saturazione dei muri colorati delle sue case. L’eco di una risata di bambini, il suono placido delle acque dei canali che sfiorano le banchine e il profumo di dolci nell’aria. Per apprezzarla, Burano va assaporata nella calma più totale.
Cosa vedere a Burano: ode alla lentezza

Dimentica Google Maps, Burano va esplorata seguendo il proprio istinto, perdendosi tra le sue calli e con il cuore disposto alla ricerca delle piccole meraviglie. Ogni angolo può portarti a una piccola piazzetta racchiusa tra casette colorate, o a uno scorcio che si apre sulla laguna veneziana – una delle più affascinanti in Italia. Non aspettarti attrazioni sconvolgenti o grandi monumenti, qui le cose da vedere sono umili, ma ricche di storia e significato e si intrecciano alla quotidianità degli isolani. Un campanile che pende ma resiste, un museo dove il tempo si intreccia in splendidi merletti, una casa che spicca per il suo stile esuberante. Ecco tutto quello che devi assolutamente vedere all’isola di Burano.
Le sue case colorate
Chiunque approdi a Burano non può non essere colpito dalla sinfonia di colori con il quale viene accolto. Ogni casa dell’isola, infatti, è dipinta con una tonalità diversa: azzurro puffo, giallo limone, rosa BigBubble, verde menta. Nessuna si ripete, nessuna rompe il ritmo della tavolozza. È un’orchestra perfettamente arrangiata che ti catapulta direttamente all’interno di un film di Wes Anderson o in un quadro di Kandinsky. È un vero e proprio caleidoscopio che trasmette una serenità con pochi eguali al mondo. Ma come mai questa scelta di utilizzare intonaci colorati per le case di Burano? La domanda è più che lecita. Leggenda vuole che siano stati i pescatori dell’isola a scegliere tonalità sgargianti e tutte diverse per poter riconoscere facilmente la propria abitazione anche con la coltre di nebbia fitta che si appoggia sulla laguna nei mesi invernali. Che sia questa l’origine dietro la scelta dei colori non è certo, quel che è certo è che poi nel tempo è diventata una vera e propria norma comunale. Chi vuole ridipingere casa, infatti, deve chiedere un’autorizzazione ufficiale al comune il quale indicherà i colori disponibili per quella specifica abitazione. Una regola assurda, forse, ma che ne tutela l’aspetto onirico che tanto amiamo.
La casa di Bepi
Tra le case già straordinarie di Burano, ce n’è una che spicca ancora di più, sfidando ogni aspettativa: la Casa di Bepi Suà. Questa abitazione, infatti, non è semplicemente colorata, ma è decorata con figure geometriche, simboli, righe, stelle di colori diversi. È un vero e proprio mosaico degno di un libro per bambini. Il suo proprietario era Giuseppe Toselli, detto “Bepi Suà” (Bepi della caramella – devi sapere che, anche in epoca moderna, a Burano, ci sono pochi cognomi ma molto diffusi; pertanto qui come in altri luoghi del Veneto, vengono affibbiati i “detti”: dei soprannomi aggiunti al cognome per distinguere i diversi rami familiari), ed era un venditore di dolciumi con una piccola bottega nella piazza principale di Burano. Dopo il pensionamento, si dedicò alla decorazione della sua casa, ritoccandola costantemente. Oggi, un passaggio di fronte a questi muri è d’obbligo, anche solo per ammirare un esempio di arte nell’arte.
Piazza Galuppi
Il cuore pulsante di Burano è la sua piazza principale – di fatto l’unica vera piazza dell’isola-: Piazza Baldassarre Galuppi. Il nome si deve a un compositore settecentesco che nacque proprio qui a Burano, conosciuto anche come il Buranello. Un tempo, al posto della piazza, sorgeva un canale ma questo venne interrato per poter creare un punto di aggregazione per tutti gli isolani. Oggi, il monumento in bronzo di Galuppi sorveglia la piazza, frequentata da vivaci bambini che giocano, visitatori curiosi e gatti che sonnecchiano all’ombra del campanile storto della chiesa di San Martino.
La Chiesa di San Martino e il campanile storto
A proposito della Chiesa di San Martino e del suo campanile, devi sapere che questa chiesa semplice e a navata singola, custodisce un’opera d’arte davvero preziosa: una “Crocifissione” del Tiepolo, un’opera meravigliosa che colpisce per la maestria del pittore nel dosare la luce. Tuttavia, il vero protagonista di questa chiesa è il suo campanile storto. Con una pendenza di circa 1,8 metri, è diventato simbolo distintivo dell’isola.
Il museo del merletto
Burano è anche tradizione e memoria custodite in un gesto tanto semplice quanto straordinario: quello del merletto ad ago, tramandato tra generazioni. È una bellissima forma d’arte, che trova origine nel XVI secolo, quando le merlettaie di Burano divennero famose in tutta Europa per le opere straordinarie e la loro maestria. L’isola è molto attaccata a questa tradizione e ne ha voluto celebrare la grandezza con un museo dedicato: il Museo del Merletto, che si trova in Piazza Galuppi. Aperto nel 1981, ha sede negli spazi della storica Scuola dei Merletti di Burano, fondata nel 1872 dalla contessa Andriana Marcello per recuperare e rilanciare una tradizione secolare che rischiava di essere perduta. Oggi il museo espone centinaia di pezzi antichi e moderni, gli strumenti d’epoca utilizzati per creare i merletti e racconta le storie delle maestre merlettaie. Non solo, se hai un po’ di fortuna, potrai anche vedere le tecniche delle merlettaie all’opera le quali, soprattutto al mattino, si trovano nel museo per dare vita a incredibili pezzi. Se stai visitando Burano, questa tappa è imprescindibile per conoscere uno degli aspetti più caratteristici di quest’isola. Per pianificare la tua visita al meglio, ecco alcune informazioni utili:
- Orari di visita: Il museo è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10:00 alle 16:00, con ultimo ingresso consentito alle 15:30. Le operazioni di chiusura iniziano circa 20 minuti prima dell’orario indicato, quindi è consigliabile arrivare con un po’ di anticipo per godersi la visita con calma. Durante i mesi estivi (dal 1° maggio al 30 settembre) regala un’opportunità in più: ogni venerdì e sabato resta aperto fino alle 17:00, con ultimo ingresso alle 16:30, per chi vuole scoprire l’arte del merletto nelle ore più dorate della giornata.
- Costo del biglietto: il prezzo del biglietto d’ingresso al museo varia in base alla categoria. L’ingresso singolo adulto viene 5 euro mentre famiglie, over 65, giovani e studenti pagano 3,50.
Cosa fare a Burano: le esperienze da non perdere

È vero, Burano riempie di meraviglia gli occhi di chi guarda. Ma non è solo un luogo da vedere, è un luogo da vivere appieno, scoprendolo un passo alla volta e concedendosi il lusso della lentezza. Tra una casa colorata e placido canale, ci sono alcune esperienze che devi provare per poter dire di aver davvero vissuto l’isola. Ecco cosa fare a Burano, per portarti a casa con te un pezzettino della sua anima.
- Assistere a una dimostrazione di merletto: come ti abbiamo già raccontato, il merletto a Burano è una vera e propria istituzione. Non perderti l’occasione di assistere in prima persona al lavoro di una merlettaia. Se non riesci a vederle all’opera al Museo del Merletto, prova a entrare in qualche bottega sull’isola. Spesso, oltre a chi vende i merletti, c’è anche chi li crea. Lasciati incantare da un gesto che racconta storie di donne, tradizioni e artigianato locale.
- Assaggiare i tipici dolcetti di Burano: non lasciare l’isola senza aver provato un bussolà (o buranello); un biscotto della tradizione a forma di ciambella che profuma di burro, vaniglia e un tocco di limone. Leggenda vuole che venissero preparati dalle famiglie per i marinai che andavano per mare. Oggi li puoi trovare in qualsiasi pasticceria di Burano.
- Fermarsi a contemplare il tempo sospeso: al giorno d’oggi è difficile concedersi un momento di pura stasi. Ma a Burano, la lentezza, è uno stile di vita. Goditi il momento, siediti in silenzio su una panchina e ascolta il rumore dell’acqua sulle banchine, il fruscio dei panni stesi al vento e il suono delle cicale che riposano sulle fronde degli alberi. Il benessere è assicurato.
- Il mercato del Pesce: rumoroso, disordinato, senza fronzoli. Il piccolo mercato del pesce è un inno all’autenticità. Attivo soprattutto al mattino, ti offre l’opportunità di vedere uno spaccato di vita vera dell’isola. I pescatori arrivano presto con il pescato fresco raccolto in laguna: cefali, anguille, go’ e, nelle stagioni giuste, le preziosissime moeche. Passeggia tra i suoi banchi e lasciati ammaliare dalla musicalità del dialetto veneziano che si mescola ai suoni della vita vera.
- Esplorare Mazzorbo: l’isola di Burano è collegata tramite un piccolo ponte di legno all’isola di Mazzorbo. Ti basterà attraversarlo per scoprire l’anima rurale della laguna. Niente case colorate o musei da esplorare, semplicemente tanto verde tra orti e vigneti. Una chicca da non perdere è l’antica chiesa di Santa Caterina, la più vecchia della laguna ancora esistente. Se hai voglia di scoprire un luogo fuori dai sentieri battuti dai turisti, allora concediti una passeggiata in quest’isola meno inflazionata, più meditativa ma altrettanto magica.
- Vedere la lavorazione del vetro: anche se la lavorazione del vetro è una tradizione tipica dell’isola di Murano, l’arte del vetro soffiato si aggira anche in qualche piccola bottega di Burano. Uno spettacolo ipnotico che affascina sempre grandi e piccini. Estremamente consigliato se stai viaggiando con la famiglia.
Come raggiungere Burano
L’unico modo per raggiungere Burano è procedere via acqua. Ed è forse proprio questa una delle caratteristiche che regalano a quest’isola un’aura dal fascino sospeso. A meno che tu non sia dotato di un’imbarcazione privata, i modi per raggiungere Burano sono principlamente 2:
- Partendo da Venezia: con il vaporetto 12, in partenza ogni 30 minuti da Fondamente Nove, puoi arrivare all’isola in circa 45 minuti. Il percorso si snoda attraverso la laguna, offrendoti un’esperienza quasi onirica tra placidi silenzi, isolotti disabitati, canneti e aironi curiosi.
- Partendo dalla terraferma: in alternativa, puoi raggiungere Punta Sabbioni (punto di partenza ideale se ti trovi al Lido di Jesolo o in zona Cavallino-Treporti). Da qui salpano traghetti e motonavi dirette verso la laguna. La traversata è un po’ più lunga ma pur sempre suggestiva.
Il tragitto offerto dai vaporetti spesso fa più fermate, permettendoti di visitare anche le altre celebri isole della laguna di Venezia: Murano (famosa per la lavorazione del vetro) e Torcello (la più antica tra le isole veneziane). Se ti interessa fare un tour di tutte e tre, prova a contattare qualche tour operator; spesso organizzano tour combinati delle isole. Un consiglio: a Burano dedica almeno mezza giornata intera e, se ami la calma e vuoi evitare gli affollamenti turistici, parti presto alla mattina oppure visitala nel tardo pomeriggio. È in quei momenti, quando l’isola si svuota e le luci si abbassano, che Burano svela il suo volto più autentico.