Caccia israeliani bombardano il sud della Siria. Esplosioni in 4 città iraniani: “Opera del Mossad”
- Postato il 14 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Mentre si cerca di chiudere un accordo per una nuova tregua nella martoriata Striscia di Gaza, le bombe israeliane tornano a colpire oltre i confini dello Stato ebraico. Intorno alle 13 di lunedì, i canali Telegram locali hanno parlato di bombardamenti in quattro città iraniane, mentre i jet dell’aviazione di Tel Aviv hanno effettuato raid sulle regioni meridionali siriane di Daraa e Qunaytra, a ridosso delle Alture occupate del Golan. Un’azione, quest’ultima, che da quanto si apprende deve essere considerata un segnale di avvertimento per le uccisioni di drusi negli scontri con i beduini in corso da diverse ore e che finora hanno causato la morte di una cinquantina di persone e il ferimento di più di 100.
I RAID – Nei mesi scorsi, il governo israeliano ha ripetutamente invitato il nuovo governo siriano a proteggere la comunità drusa che, oltre che in Siria, vanta una importante presenza anche nello Stato ebraico e in Libano. Inviti a quanto pare disattesi, tanto da scatenare la reazione militare di Israele che già dopo le prime violenze aveva promesso ritorsioni se queste non fossero state soffocate immediatamente. Le forze di Difesa israeliane hanno così annunciato di aver attaccato “diversi carri armati” nella Siria meridionale: “L’esercito ha attaccato diversi carri armati di recente nella zona tra Sweida e Samia, nella Siria meridionale”, si legge in un comunicato.
Esplosioni si sono udite anche a Teheran e in altre tre città iraniane, riportano alcuni canali Telegram pubblicando immagini di colonne di fumo che si levano nei cieli delle quattro località. Si tratta di Shemiran, il quartiere più settentrionale delle capitale iraniana, Karaj, a circa 40 chilometri a ovest di Teheran, Mashhad, nel nord-est del Paese, e Tabriz, la più grande città dell’Iran nord-occidentale. Il canale non fornisce alcuna informazione sulle possibili cause delle esplosioni, ma riporta che gli utenti Internet iraniani parlano di possibili attività dei servizi israeliani del Mossad.
NESSUNA PACE A GAZA – Si continua a morire nella Striscia. È salito a 23 il numero di palestinesi uccisi negli attacchi dell’esercito israeliano (Idf) lanciati su Gaza a partire dalla mattinata di lunedì, come riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Una fonte dell’ospedale Al-Shifa ha riferito che tre persone, tra cui una donna, sono state uccise in un bombardamento nei pressi dell’università nella parte meridionale della città di Gaza.
Sul piano diplomatico, il presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato ai giornalisti di sperare che la questione “si risolva nel corso della prossima settimana”. resta il fatto che per il governo di Tel Aviv la questione non è da considerarsi ancora risolta. Il premier Benjamin Netanyahu, riporta Channel 12, ha promesso al ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, esponente dell’ala estremista dell’esecutivo, che a seguito della proposta di cessate il fuoco di 60 giorni con Hamas attualmente in discussione a Doha Israele riprenderà la sua guerra contro il partito armato palestinese a Gaza. “È nostra intenzione, dopo la tregua, trasferire la popolazione della Striscia verso sud e imporre un assedio al nord di Gaza”, avrebbe detto Netanyahu a Smotrich che sta cercando garanzie dal premier affinché la guerra riprenda a pieno ritmo dopo la fine del cessate il fuoco.
La tv israeliana aggiunge che in incontri a porte chiuse Netanyahu ha presentato il piano di Israele di separare la popolazione civile di Gaza da Hamas e trattenerla nel sud della striscia di Gaza quale rifugio umanitario per consentire al conflitto di continuare dopo la tregua temporanea. “Finora sono stato impegnato con l’Iran, ora posso assicurarmi che l’esercito segua le mie istruzioni”, sono le rassicurazioni date a Smotrich da parte del premier. Dal canto loro, il ministro delle Finanze e quello della Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir hanno avvertito che si ritireranno dal governo se verrà raggiunto un accordo che ponga fine alla guerra a Gaza con Hamas ancora al potere.
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