Cadavere a pezzi dentro a un sacco a Spoleto. Cuoco bengalese la vittima, cuoco ucraino il sospettato n° 1
- Postato il 25 settembre 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Entrambi cuochi, vittima e presunto omicida si conoscevano e avevano lavorato insieme per un periodo in un locale di Spoleto. Forse erano amici ma dopo il ritrovamento del cadavere, sezionato e chiuso in un sacco, di Sagor Bala, cuoco di 21 anni originario del Bangladesh, i carabinieri sono risaliti a Dmytro Shuryn, trentaduenne ucraino, anche lui impegnato nella cucina di un ristorante, ora sottoposto a fermo per l’omicidio.
Omicidio, distruzione e soppressione di cadavere
Reato contestato insieme alla distruzione e soppressione di cadavere nel provvedimento disposto dalla Procura della città umbra. Un’indagine che comunque non è ancora chiusa. I carabinieri stanno infatti cercando ancora parte del corpo di Bala.

Da chiarire anche il movente del delitto. La vittima vantava un piccolo credito nei confronti dell’ucraino e per questo i soldi sono una delle piste seguite.
Gli inquirenti ritengono comunque di avere già in mano “gravi indizi” sul coinvolgimento dell’indagato nell’omicidio.
Legati soprattutto alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona del ritrovamento. Tanto da far parlare di “riscontri univoci” emersi dalle immagini. Tutto lascia pensare che un ruolo decisivo lo abbia avuto il sistema di sorveglianza esterno a una casa non lontano a dove è stato abbandonato il sacco, in un’area a poche centinaia di metri dalla casa di Shuryn.
In una lunga perquisizione dell’appartamento e del garage sono stati poi acquisiti diversi elementi ritenuti utili per l’indagine. In particolare alcuni coltelli che potrebbero essere stati idonei per l’omicidio.
L’attenzione si è inoltre concentrata su tracce isolate in garage dove il corpo potrebbe essere stato portato. Un testimone avrebbe tra l’altro parlato di un tentativo di pulire il locale.
Qualcuno ha notato la bici elettrica di Bala
Un ruolo decisivo nell’indagine lo ha avuto anche una bicicletta elettrica di Bala con la quale il cuoco si spostava dalla casa dove abitava a una decina di chilometri dal centro di Spoleto. E’ stata infatti notata da uno dei residenti nella zona che ha dato l’allarme ai carabinieri i quali hanno rinvenuto accanto il sacco con il cadavere.
Elementi che messi tutti insieme hanno portato la Procura di Spoleto guidata da Claudio Cicchella a disporre il fermo dell’ucraino ora nel carcere della città. Dopo essere stato indagato è già comparso davanti agli inquirenti avvalendosi della facoltà di non rispondere.
Shuryn è conosciuto in città come piuttosto introverso, taciturno ma molto ben voluto sul posto di lavoro. Non frequentava assiduamente la comunità ucraina umbra.
Ben integrato anche Bala che lavorava in uno dei ristoranti nella zona. La sua improvvisa scomparsa qualche giorno aveva creato apprensione nelle persone a lui più vicine. Erano quindi cominciate le ricerche fino al ritrovamento del cadavere. E quindi il fermo eseguito dai carabinieri della compagnia di Spoleto e da quelli della sezione di polizia giudiziaria della Procura.
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