Cagliari "capitale della matematica" per un giorno

  • Postato il 2 ottobre 2025
  • Di Focus.it
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La matematica non è solo l'insieme di numeri e calcoli che spesso si associa ai ricordi scolastici, ma può rivelarsi gioco, creatività e persino magia. È sufficiente guardarla da una nuova prospettiva, come è accaduto a Cagliari dal 28 settembre al 2 ottobre, durante il primo Global Math Summit, un appuntamento internazionale che ha riunito matematici, studiosi e imprenditori da tutto il mondo. L'obiettivo? Ripensare la matematica attraverso percorsi creativi e una didattica innovativa, per riportarla al centro della vita contemporanea. L'alfabeto dell'universo. In un'epoca dominata dalla tecnologia, dall'intelligenza artificiale alla medicina digitale, quasi ogni aspetto della nostra vita si basa su modelli matematici. Non a caso Galileo Galilei la definì "l'alfabeto col quale Dio ha scritto l'universo". Eppure, molti studenti la percepiscono come una materia ostica, spesso a causa di un approccio didattico che privilegia le formule rispetto alla comprensione profonda, all'"anima" della disciplina. Il problema, emerso durante il summit, non sarebbe la matematica in sé, ma il modo in cui viene insegnata. Ispirata alla figura del matematico bolognese Pietro Cataldi (1552-1626), l'iniziativa ha voluto creare una comunità interdisciplinare per rinnovare i programmi scolastici, concentrandosi in particolare sul passaggio cruciale tra aritmetica e algebra. L'idea è di integrare la storia della matematica e la teoria dei numeri con la dimensione del human flourishing – un concetto che abbraccia benessere, inclusione e creatività – per dar vita a percorsi formativi più equi e accessibili.. Tra "Matemagica" e Soft Skills. Il programma del summit ha alternato sessioni di ricerca a workshop pratici. Durante l'Open Day, interventi di rilievo internazionale hanno mostrato le potenzialità di un approccio diverso. Il matematico statunitense Francis Su ha parlato di "Scienze matematiche per la fioritura umana", mentre il sino-statunitense Po-Shen Loh ha esplorato il "Pensiero matematico creativo". Ha riscosso grande successo anche l'intervento di Art Benjamin, un "matemago" che ha rivoluzionato la platea con la sua "Matemagics", una presentazione in cui ha svelato i segreti per eseguire calcoli mentali più velocemente di una calcolatrice, dimostrando come la matematica possa essere anche spettacolo e divertimento. L'avvento dell'Intelligenza Artificiale, uno dei temi centrali dell'incontro, ci costringe a ripensare le nostre competenze. Se una macchina può eseguire i calcoli al posto nostro, quali saranno le abilità umane davvero indispensabili? A questa domanda risponde Roberta Marcenaro Lyon, CEO di Imark Impact e organizzatrice del summit: «Le tre virtù più importanti sono la creatività, perché se sei creativo cerchi di elevare un qualcosa che già esiste; la passione, che rimane sempre una grandissima guida per condurti al di là di qualsiasi confine; e poi la gentilezza. Se, per esempio, tu sei un grandissimo nerd, cioè conosci e calcoli benissimo, ma non hai queste skills, rischi comunque di non avere un posto di lavoro». Si tratta di quelle soft skills che, unite a una solida preparazione, permettono di fare la differenza nel mondo del lavoro. "Bisogna essere dei bravi esseri umani per poter essere degli eccellenti lavoratori", è stato sottolineato durante i lavori.. Una comunità per il futuro. Il Global Math Summit non è stato un evento isolato, ma il primo passo per creare una comunità stabile e una "conversazione che non finisca mai". L'iniziativa punta a trasformare la Sardegna, già candidata a ospitare l'Einstein Telescope, in un polo scientifico di riferimento. Attraverso programmi come "Matematica a 360°", si mira a portare il pensiero matematico al centro delle decisioni strategiche di imprese e istituzioni. In un mondo in continua evoluzione tecnologica, la vera sorpresa del summit è stata la riscoperta di un approccio umanistico alla scienza dei numeri. Si è parlato molto di filosofia, tornando idealmente ai grandi pensatori del passato che avevano già intuito l'universalità di questo linguaggio. Perché, in fondo, la matematica è ovunque: "nel mare, nelle stelle, nella geometria, nell'arte, nella musica, in cucina, in tutto". .
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Focus.it

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