Caivano sceglie il nuovo sindaco, ma nel comune simbolo Fratelli d'Italia non c'è

  • Postato il 25 novembre 2025
  • Di Il Foglio
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Caivano sceglie il nuovo sindaco, ma nel comune simbolo Fratelli d'Italia non c'è

Oltre a Puglia, Veneto e Campania c'è anche Caivano. Ieri il comune campano ha scelto Antonio Angelino come nuovo sindaco, sbloccando uno stallo che durava da 2023, quando il Consiglio dei ministri aveva sciolto il consiglio comunale – guidato dall'allora sindaco Vincenzo Falco, sostenuto da Pd e Movimento cinque stelle – per inflitrazioni camorristiche, affidando tutto nelle mani di tre commissari prefettizi. “Si percepiva che sarebbe finita bene, abbiamo vinto in una città emblematica per la giusta attenzione che il governo gli ha dato in questi anni”, dice al Foglio Ettore Rosato, vicesegretario di Azione, partito che ha sostenuto Angelino insieme ad altre quattro liste civiche.

Angelino si è presentato con una lista giovane – l'età media dei candidati è intorno ai 36 anni – che ha riscosso un consenso quasi plebiscitario: il 78,33 per cento, raccolto su un margine di elettori del 63,92 per cento. A loro vanno 20 seggi, mentre alle due liste avversarie ne rimane uno a testa. Entreranno quindi in comune Luigi Sirletti, del M5s, e Giuseppe Mellone, sostenuto da Forza Italia. 

Non pervenuta invece Fratelli d'Italia. Assenza singolare, visto l'enorme attivismo con cui la premier e l'intero governo (a partire dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano) hanno mostrato in questi anni nei confronti del piccolo comune campano, assurto a luogo simbolico di intervento pubblico contro le baby gang e laboratorio di legalità. Verso la fine di ottobre il partito ha deciso di non presentare alcuna lista per le imminenti elezioni amministrative. “Si tratta di una scelta sofferta ma necessaria”, ha spiegato la coordinatrice cittadina in un comunicato Giovanna Palmiero, secondo cui “le dinamiche emerse e le alleanze costruite negli ultimi mesi non rispecchiano né i valori né la visione politica che Fratelli d’Italia porta avanti con coerenza su tutto il territorio nazionale”. Problemi con gli alleati, dunque, da cui trapelano accuse pesanti: “Non avremmo mai potuto condividere l’aula, figuriamoci un accordo elettorale, con chi è ripetutamente citato nei decreti di scioglimento e rappresenta evidenti interessi del malaffare. Preferiamo fare un passo indietro oggi, piuttosto che svendere la nostra identità o piegarci a logiche che non ci rappresentano”. Per Rosato è stata una scelta ragionevole: “Caivano è un posto difficile, hanno deciso di non presentare la lista perché avevano una consapevolezza della difficoltà di quel pezzo di territorio. Hanno evidentemente valutato che non c'erano le condizioni per farlo”. 

 

L'interesse del governo verso il comune è cominciato nel 2023, quando è tristemente salito alla ribalta dopo il caso di stupro di due bambine di 10 e 12 anni da parte di un gruppo di minorenni. Da qui una stretta penale, conosciuta non a caso come “decreto Caivano, approvata dall'esecutivo nel 2023 per contrastare la criminalità giovanile e l'abbandono scolastico, ma anche un protocollo per le scuole a favore degli studenti sottoscritto dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara proprio lì. Era diretto a Caivano, inoltre, il treno fermato dal titolare dell'Agricoltura Lollobrigida, atteso per l'inaugurazione di un parco pubblico. Sempre Caivano è stata scelta per sperimentare “Seggio Live”, app inserita fra i progetti del Pnrr e nata per trasmettere in tempo reale al Viminale informazioni sulla costituzione dei seggi e sui dati relativi all’affluenza. “A Caivano c'è un passaggio continuo di pellegrini del governo. Monteremo una tenda”, ironizzava De Luca, ancora in veste di governatore campano. Oggi per Fdi non c'è neanche un sacco a pelo in comune. 

 

In mezzo alla polemica, Angelino è riuscito a farsi strada. Dieci volte campione italiano di arti marziali e funzionario di elevata qualificazione presso la Città metropolitana di Napoli, il neo sindaco 37enne è stato presidente del consiglio di ateneo nell'Università Federico II di Napoli, dove si è laureato con lode in scienze della pubblica amministrazione. Subito dopo è arrivato il dottorato e infine il master alla Luiss di Roma in pubblica amministrazione conseguito lo scorso aprile (anche qui col massimo dei voti). Dopo anni da consulente ed esperto giuridico amministrativo, e una parentesi di quasi due anni come funzionario al ministero della Giustizia, Angelino è atteso al comune di Caivano come nuovo primo cittadino. “Inizia una nuova era – ha festeggiato sui suoi social – bentornata democrazia. Viva Caivano”

 

Con l'arrivo della nuova giunta “il rapporto con Roma sarà assolutamente positivo – assicura Rosato – Angelino e i suoi candidati lo hanno ribadito lungo tutta la campagna elettorale, ringraziando sia la regione che lo stato per gli interventi che hanno fatto, richiamando anche le cose che non funzionano, ma comunque senza voler mai polemizzare con nessuno. D'altronde, oggettivamente, il governo ha fatto tante cose positive per Caivano". 

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Autore
Il Foglio

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