“Calci in faccia e in testa all’improvviso, ci hanno lasciati ricoperti di sangue. Un ristorante ci ha chiuso la porta in faccia”. Il racconto del drammatico addio al celibato a Chioggia

  • Postato il 1 agosto 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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L’addio al celibato stava per finire in tragedia. A farne le spese è stato un ragazzo (che ha deciso di restare anonimo per evitare ripercussioni) che si trovata a Chioggia per festeggiare l’addio al celibato di un amico con altre quattro persone. “Era la prima volta che andavo a “Le Tegnue” e posso garantire che è anche l’ultima”, ha raccontato a IlGazzettino.it.

Sabato 26 luglio, quattro amici si erano recati a Chioggia per festeggiare un addio al celibato e sono stati pestati a sangue. Dopo aver fatto un giro sui GoKart e un aperitivo, nel pomeriggio i ragazzi stavano per iniziare quella che doveva essere una festa a ‘Le Tegnue Beach’, invece sono stati aggrediti. “Tornando più tardi verso il parcheggio per prendere la macchina abbiamo incrociato un gruppo composto da alcune ragazze, quattro o cinque, e subito dietro a loro un gruppo di ragazzi, circa cinque o sei”, ha raccontato uno dei malcapitati. E poi ha aggiunto: “Non so cosa sia effettivamente successo, non ho visto e non ho sentito nessuna frase fuori luogo ma la ragazza ha cominciato a gridare e offendere con accento chioggiotto, il mio amico ha risposto verbalmente alle offese e gli animi ci hanno messo un attimo a scaldarsi, tra offese verbali reciproche e urla della ragazza. Uno tra quei ragazzi, anche lui dall’accento che sembrava del posto, si è rivolto in maniera aggressiva verso uno della mia compagnia e io mi sono messo in mezzo, cercando di separare i due gruppi, cercando di mediare e di far capire che non era accaduto nulla, sperando che i toni si smorzassero”. Poi si è sfiorato il dramma.

Il racconto del pestaggio

Uno degli aggrediti ha poi raccontato quegli attimi concitati, in cui è stato colpito ripetutamente con calci e pugni: “I miei amici avevano cominciato ad allontanarsi ma qualcuno mi ha preso alle spalle, colpendomi con forza alla tempia. Non ho capito se con un pugno o con qualcos’altro. Mi sono ritrovato a terra mentre più persone mi prendevano a calci in faccia e in testa. Non erano più solo i cinque, sei con cui ci siamo incrociati all’inizio, ma erano più di una decina. Hanno cominciato a colpire anche gli altri, distogliendosi da me e così sono riuscito ad alzarmi. Come sono arrivate altre persone si sono dileguati, lasciandoci ricoperti di sangue“.

I quattro ragazzi hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine per denunciare l’accaduto, oltre ai soccorsi: “Abbiamo chiamato le forze dell’ordine. Il tutto è accaduto davanti a un ristorante, ho fatto per entrare, chiedendo di potermi sciacquare via il sangue, ma mi è stata chiusa la porta in faccia”. Il ragazzo, sicuramente quello conciato peggio, ha riportato diversi traumi cranici, ferite in viso e il naso rotto.. “Siamo stati portati al Pronto soccorso dell’Ospedale di Chioggia dove ci hanno disinfettato e fatto una Tac, il resto delle cure e i punti di sutura mi sono stati dati il giorno dopo all’ospedale di Mirano”.

L’accaduto è stato prontamente denunciato. Adesso il ragazzo vuole anche vederci chiaro sulle medicazioni avute: “Ho intenzione anche di verificare come mai non mi hanno dato i punti di sutura all’ospedalde di Chioggia. Ho il naso rotto. Mi hanno messo punti sul sopracciglio, ho due traumi cranici, un trauma facciale, per fortuna non ho commozioni cerebrali. Ho avuto necessità di una visita di controllo in oculistica e una dall’otorino, temendo danni permanenti, ma per fortuna gli ematomi si riassorbiranno. Anche altri due tra quelli che erano con me hanno avuto il naso fratturato”.

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Il Fatto Quotidiano

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