Calcio valbormidese in lutto: è mancato Giuliano Boetti, storico dirigente e gestore dei campi cairesi
- Postato il 10 settembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Cairo Montenotte. Se ne va un altro pilastro del calcio valbormidese. A pochi giorni dai funerali di Alberto Lecquio, la scomparsa anche di Giuliano Boetti, mancato improvvisamente questa mattina (10 settembre) a causa di un ictus. Aveva 81 anni.
Una figura immancabile al Lionello Rizzo e al Cesare Brin. Campi che aveva calcato prima da giocatore (era un portiere), poi da collaboratore e infine da gestore dei terreni di gioco che curava meticolosamente. Un grande appassionato di pallone e del suo Torino, ma anche e soprattutto di Cairese e Aurora, le due società a cui ha dedicato decenni della sua vita.
Chiunque abbia frequentato gli stadi cairesi, dai bambini ai grandi, lo conosceva e a tutti Giuliano ha sempre riservato grande gentilezza e disponibilità.
Un uomo di altri tempi che si è fatto volere bene e stimare da tutti, regalando sempre un sorriso, nonostante la vita con lui non sia stata così generosa.
Giuliano Boetti lascia la figlia Emanuela e i nipoti, alla sua famiglia ora si stringe tutto il calcio valbormidese che piange la scomparsa di un uomo semplice, ma grande.
Tanti i messaggi di cordoglio di queste ore, a partire da quello della Cairese: “Salutiamo con grande commozione Giuliano Boetti, classe 1937, un uomo che ha dedicato la vita al calcio e alla nostra comunità. Esordì in prima squadra come portiere appena diciottenne, nei primi anni ’50, indossando con orgoglio la maglia gialloblù. Proseguì poi la carriera in altre squadre della Valbormida, tra cui il Cortemilia, portando ovunque il suo entusiasmo e la sua serietà. Dagli anni ’80 in avanti ha scelto di trasmettere la sua passione ai più giovani, diventando dirigente nel settore giovanile dell’Aurora, senza mai far mancare la sua collaborazione con la Cairese: insieme a Ezio Satragno ha curato i nostri campi con dedizione e amore”.
“Nel 2017 a Roma ha ricevuto un prestigioso riconoscimento dalla FIGC per la preziosa attività svolta a favore del calcio giovanile: un premio che racconta bene chi fosse Giuliano, anche se nessuna targa potrà mai racchiudere tutto il bene che ha fatto. Instancabile, sempre presente, ci ha dato una mano in ogni occasione, soprattutto nei Tornei Internazionali. E al ‘Rizzo’, che definiva la sua casa, ha lavorato fino all’ultimo giorno, con quella bontà e quella gioia che lo hanno reso indimenticabile per chiunque lo abbia incontrato. Giuliano non era solo un collaboratore, era un amico, un punto di riferimento, un pezzo della nostra famiglia gialloblù. Ci mancheranno il suo sorriso, la sua voce, la sua presenza costante. Tutta la società, i dirigenti, i giocatori e i tifosi si stringono con affetto alla famiglia in questo momento di dolore. Grazie di cuore per tutto, Giuliano. Ti porteremo sempre con noi”.
Lo ricorda anche l’ex sindaco e attuale consigliere Fulvio Briano: “Oggi Cairo piange la scomparsa di Giuliano Boetti. Una persona che mancherà profondamente per la passione con cui, per tutta la vita, si è dedicato allo sport della nostra città. Di lui però voglio ricordare soprattutto il lato umano: la bontà e il sorriso con cui per anni accoglieva i bambini della scuola calcio al ‘suo’ Campo Rizzo. Qualche anno fa decidemmo di intitolare anche alla memoria di suo figlio Stefano il campo in sintetico dello Stadio Brin: un segno di affetto e di riconoscenza verso una famiglia così legata alla nostra comunità. Non l’ho mai visto triste o abbattuto: la sua passione per il calcio e per i giovani è stata il motore dei suoi ultimi anni. Giuliano ci mancherà davvero”.