Calciomercato, perché il Como spende come una big (e non lo è)

  • Postato il 17 luglio 2025
  • Di Panorama
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Un mese da grande dopo una stagione da top club alla voce investimenti. Che hanno reso anche sul campo, grazie a una salvezza conquistata in scioltezza, ma che soprattutto hanno mostrato al mondo del calcio la reale dimensione del progetto Como. In riva al lago abitano gli sceicchi della Serie A, anche se vengono dall’Indonesia e le loro fortune non le hanno fatte con petrolio e gas. Dietro il boom del Como sul proscenio del calciomercato internazionale ci sono i fratelli Hartono, Robert e Michael, patrimonio stimato da Forbes in 48 miliardi di dollari e una grande passione per il giocattolo che hanno acquistato, portato in Serie A e ora vogliono proiettato verso l’Europa.

Già in gennaio la squadra di Fabregas era stata innervata di talento e gioventù senza badare a spese: 100 milioni di euro per incantare tutti nel girone di ritorno. Ora anche l’estate vede il Como alla ribalta con una campagna acquisti da far invidia alle big italiane e anche a molte multinazionali del calcio europeo.

Como, quanto sta spendendo sul calciomercato estivo

Per fare due colti veloci, ecco l’elenco delle spese fin qui effettuate dalla dirigenza della famiglia Hartono che si occupa del ramo calcistico degli interessi dei due fratelli. Tra Baturina, Jesus Rodriguez, Addai, Kuhn e Perrone, unendo i riscatti di Valle, Van der Brempt e Felipe Jack che già giocavano in maglia azzurra, il conto sale a 112 milioni di euro quando la sessione estiva del calciomercato non è nemmeno ancora giunta a metà.

A questo bisogna aggiungere il braccio di ferro vinto con l’Inter per trattenere Cesc Fabregas sulla panchina lariana insieme al suo sterminato staff che rappresenta non solo la guida della prima squadra, come avviene ovunque, ma la vera spina dorsale del progetto sportivo. Fabregas e i suoi uomini controllano tutto, dal settore giovanile alla cura dei campi di un centro di allenamento ormai all’avanguardia in Italia ed Europa. Nulla sfugge alla loro programmazione, senza badare a quanto costa come costume degli Hartono.

Como, quanto è ricca la proprietà Hartono

Tutto reso possibile dalle disponibilità quasi illimitate dei fratelli Hartono e dalla loro visione su Como e sul Como. Qualcosa che va oltre il semplice progetto sportivo, se è vero che i due uomini d’affari indonesiani hanno aperto da tempo un dossier per nulla facile con le autorità cittadine a proposito dello stadio, senza dimenticare che alla base del loro investimento c’è l’idea di essere volano, ma anche farsi trascinare, da uno dei luoghi più conosciuti dal turismo vip internazionale come il Lago di Como.

In ogni caso Robert e Michael Hartono con i loro 48 miliardi di dollari di patrimonio sono oggi tra primi cento uomini più ricchi al mondo (classifica Forbes). Soldi guadagnati acquisendo nel tempo Djarum, una delle aziende più grandi che producono sigarette aromatizzate ai chiodi di garofano, e poi investendo nella indonesiana Bank Central Asia e in mille altri settori economici compreso l’e-commerce. Sempre indovinando tempi e modi della discesa in campo.

Quanto fattura (e perde) il Como con il calcio

Senza questa forza alle spalle, il Como non potrebbe mai vivere da sceicco al tavolo del grande calcio italiano ed internazionale. La squadra, infatti, rimane quella con uno degli ultimi bacini d’utenza della Serie A, una presenza media al Senigallia che si attesta intorno alle 10mila unità e che risente anche della vicinanza geografica con la grande Milano dove giocano Milan e Inter.

Per dare un ordine di grandezza, il bilancio al 30 giugno 2024 (stagione della promozione dalla B alla A) si è chiuso con una perdita di quasi 50 milioni di euro (-47,7) che non deve sorprendere visto che alla voce fatturato il club lariano faticava ad arrivare a quota 10 (9,8). L’annata nella massima divisione ha certamente moltiplicati i ricavi, ma anche i costi. Il Como ha ricevuto una trentina di milioni di euro dalla suddivisione della torta dei diritti tv della Serie A, ma difficilmente ha avuto una spinta sostanziale dallo stadio (nel 2024 ha reso 1,1 milioni) e dalla parte commerciale (0,6 milioni di euro). L’anno prima il rosso era stato di 18,5 milioni di euro.

Tradotto: senza gli Hartono il Como sarebbe una provinciale nemmeno troppo di lusso. Con gli Hartono può puntare a uno storico sbarco nell’Europa che conta, magari passando dalla porta della Conference League, anche se poi dovrà presentare alla Uefa i suoi conti e potrebbe emergere qualche criticità. Non è un problema per i due fratelli indonesiani che vanno avanti ad investire sul loro progetto. E anche la Serie A che ha tanti problemi può vantare di avere in pancia una realtà a misura di sceicco.

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Panorama

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