Calciomercato Spezia, come cambiano le prospettive con Artistico a Comotto: le scelte della nuova proprietà
- Postato il 7 agosto 2025
- Di Virgilio.it
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L’orologio dello Spezia Calcio, nella stagione 2024-2025, è stato fermato sul più bello. Precisamente, il primo giugno 2025, quando al Picco è andata in scena la pirotecnica finale di ritorno dei play-off tra i padroni di casa e la Cremonese, poi risultata promossa.
L’andata, giocata allo Zini di Cremona, aveva quasi legittimato la superiorità degli Aquilotti, con un ritorno da giocare tra le mura domestiche e il miglior piazzamento in classifica da spendere nel caso di parità di reti nel doppio scontro tra le due squadre. Va detto che, fino all’ultimo, lo Spezia è rimasto in partita, sfiorando anche un’impresa di cui certamente si sarebbe parlato a lungo.
La promozione della squadra ligure sarebbe stata la ciliegina sulla torta di un biennio iniziato in sordina ma che, progressivamente, stava rianimando la piazza spezzina: l’ultima stagione è stata pressoché perfetta – tranne l’epilogo – ma il percorso di questo Spezia parte da lontano e non sotto i migliori auspici.
- Dal rischio doppia retrocessione alla voglia di risalita
- Tre proprietà in un anno
- Tra acquisti e cessioni: lo Spezia del futuro
- I principali nuovi volti dello Spezia
Dal rischio doppia retrocessione alla voglia di risalita
Appena dopo la retrocessione in Serie B, infatti, la squadra allenata da Luca d’Angelo (e prima ancora da Massimiliano Alvini) ha rischiato di fare un doppio salto all’indietro, ritrovandosi così dal massimo campionato alla Serie C dopo appena due stagioni. La salvezza è poi arrivata per il rotto della cuffia, in una vittoria casalinga contro un Venezia in lotta per le posizioni alte della classifica.
Nonostante la delusione per la mancata promozione, il tifo spezzino ha comunque risposto presente all’apertura della campagna abbonamenti. Secondo i dati riportati dalla stessa squadra, al 2 agosto erano stati sottoscritti ben 6180 abbonamenti, un record storico per la società.
L’entusiasmo in casa Spezia è talmente tanto palpabile che la società ha dovuto estendere i termini per la fase libera di sottoscrizione degli abbonamenti. Segno che la tifoseria è ben compatta dietro la squadra, nonostante gli ultimi avvicendamenti di proprietà avrebbero potuto in qualche modo portare a dei pensieri di instabilità della società.
Tre proprietà in un anno
Il grande numero degli abbonamenti, però, non è l’unico record che lo Spezia può vantare in questa stagione. Dall’inizio dell’anno, la squadra ha subito ben tre passaggi di proprietà: dall’americano Platek al gruppo australiano FC32 Global Holdings, capitanato da Paul Francis, che vanta anche altre partecipazioni nel mondo calcistico. Il sodalizio FC32 Spezia, però, è durato molto poco: dopo appena un paio di mesi, il gruppo australiano ha a sua volta ceduto il controllo a RAM Spezia Holdings LP, quindi tornando ancora in orbita statunitense.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DMvldkGNYUl" max_width="540px"/]Thomas Roberts, fondatore di RAM Spezia Holdings, ha definito l’acquisto dello Spezia come: «una sfida molto importante e anche di una grande opportunità per sviluppare le potenzialità dello Spezia Calcio e valorizzare ancora la sua storia. L’obiettivo è quello di un percorso nuovo e stabile in un sistema sportivo molto complesso». Di fatto, si può dire che l’imprinting della nuova società – insediatasi a pochi giorni dalla fine del campionato – si vedrà nel corso della prossima stagione, ma anche lo svolgimento di questo mercato dirà molto sulle ambizioni della proprietà.
Nonostante questi sconvolgimenti alla guida della società, le figure apicali sono rimaste pressoché inalterate. Questo, ovviamente, fa si che tra una proprietà e l’altra ci sia continuità di lavoro e soprattutto di visione del progetto tecnico. Alla base del mercato dello Spezia, come detto dal DS Melissano appena venti giorni dopo la finale dei play-off, una filosofia molto chiara: «La nostra proprietà ci ha dato una linea guida, che non significa fare follie sul mercato che non appartengono alla nostra realtà, perché ricordiamo che l’anno attraversato è stato abbastanza pesante, con un po’ di paure sotto questo punto di vista; quindi innanzitutto dovremo creare solidità e competitività all’interno del Club, poi ci giocheremo le nostre carte come abbiamo sempre fatto».
Tra acquisti e cessioni: lo Spezia del futuro
Lo Spezia, inevitabilmente, si è trovato a perdere alcuni pezzi pregiati della propria rosa: da Bertola a Reca, da Chichizola a Kouda. Su tutti, Francesco Pio Esposito, ritornato dopo due stagioni in prestito alla casa madre (anche se ancora non è del tutto chiaro il suo destino).
L’attaccante appena ventenne è passato da essere un giocatore marginale – complice il normale periodo d’adattamento per un teenager – ad essere il trascinatore dei liguri, con i quali si è laureato vicecapocannoniere. Accanto a questi nomi, va menzionato Filippo Bandinelli, che, pur essendo ancora un giocatore dello Spezia, ha saltato il ritiro della squadra e si sottoporrà ad un intervento chirurgico per una frattura da stress del pilone tibiale della caviglia sinistra.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DMvZpfNNTGP" max_width="540px"/]Bisogna però certamente dire che l’ossatura della squadra è rimasta fedele a quella dello scorso anno. Sicuramente si tratta di una rosa già competitiva, ma che ha avuto bisogno di qualche puntellamento. È così che la società, oltre a lavorare sullo smaltimento di alcuni giocatori considerati in esubero, ha effettuato alcuni colpi molto prestigiosi per la categoria.
A partire da Gabriele Artistico, giocatore che ha buone caratteristiche sia in area di rigore che fuori, passando per Andrea Cistana, rimasto svincolato dal Brescia dopo il fallimento
I principali nuovi volti dello Spezia
L’attenzione però si è focalizzata principalmente sui giovani calciatori che lo Spezia ha acquistato. Giocatori di talento, anche provenienti da squadre blasonate, e che quindi avranno tutta la voglia di poter dimostrare il loro valore in un campionato altalenante e difficile come la Serie B.
Vanja Vlahović, ad esempio, è uno dei giovani calciatori di cui si è spesso sentito parlare dalle categorie minori. Il ventunenne, ancora di proprietà dell’Atalanta, si è laureato capocannoniere del girone A della Serie C con 22 gol e 7 assist in 35 partite. Numeri da capogiro, ma che devono trovare conferma anche nel campionato cadetto per sopperire alla partenza di Pio Esposito. Alla sua presentazione, una domanda su questo dualismo era quasi d’obbligo. Vlahović ha però saputo disinnescare la miccia: «Pio? Sono felice per quello che ha fatto alla Spezia, ma ogni calciatore è differente e non è mai giusto fare paragoni. Io ho voglia di far bene, conosco le mie qualità e fin da subito ho voluto venire qui, non ci è voluto molto per decidere».
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DM-ErVWNJw8" max_width="540px"/]Un altro nome balzato alle cronache è quello di Christian Comotto, figlio dell’ex difensore, tra le altre, di Torino e Fiorentina. Il giovane centrocampista, già messosi in luce con la Primavera del Milan, ha stupito per la freddezza con cui ha calciato un rigore a cucchiaio nell’amichevole tra Milan e Perth Glory. Un gesto non passato inosservato, tanto che lo Spezia, in un post ironico di presentazione su Instagram, si è limitato a raffigurare un cucchiaio con la sua data di nascita vicino al centro del campo. La società ligure poi lo ha presentato così sul suo sito web: «centrocampista duttile, con il fiuto del gol e quella grinta tanto cara al pubblico delle Aquile».
Matteo Onofri e Matteo Lontani sono gli altri due acquisti under dello Spezia. Il primo è un difensore proveniente dal Ravenna, in Serie D, con il quale ha messo a referto 5 gol e altrettanti assist in 36 partite. Il secondo, invece, è un centrocampista proveniente dal settore giovanile della Juventus e che si è laureato campione d’Europa con l’Italia Under-17.
Insomma, la rosa allestita ha tutte le carte in regola per fare bene. Sfoltiti gli ultimi giocatori che non rientrano più nel progetto spezzino, il club ligure potrebbe avere già una squadra completamente formata per l’inizio del campionato, per, ancora una volta, ambire alle posizioni più alte della classifica