Camallo morto in porto, dubbi sulla dinamica dell’incidente: la procura dispone una nuova perizia
- Postato il 25 aprile 2025
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- Di Genova24
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Genova. La procura di Genova ha disposto una consulenza tecnica per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente avvenuto lo scorso 18 dicembre in porto, in cui ha perso la vita il portuale Giovanni Battista Macciò.
Come è noto, Macciò è morto dopo essere stato travolto da una ralla guidata dal collega Patrizio Randazzo nel piazzale del terminal Pda di Pra’. L’ingegnere Filippo Bergani è stato incaricato di ricostruire la dinamica dell’incidente, mentre l’anatomopatologa Francesca Fossati dovrà accertare le condizioni di Randazzo.
La pm Arianna Ciavattini ha inviato l’avviso del nuovo accertamento agli otto indagati attuali: oltre a Randazzo, difeso dagli avvocati Paolo Scovazzi e Federico Ricci, anche Antonio Benvenuti, console della Compagnia Unica, difeso dall’avvocato Andrea Vernazza, e metri del Psa-Vte Voltri, rappresentati dagli avvocati Pietro Bogliolo e Paolo Costa.
Randazzo era risultato positivo alla cannabis, pur non “alterato” al momento delle analisi. Era stato lui stesso ad ammettere di avere “fumato una canna il giorno prima” dell’incidente “per addormentarsi”, oltre a chiarire di assumere un farmaco per la dispnea che avrebbe potuto causargli sonnolenza, accentuata dall’iper lavoro.
Nelle settimane successive all’incidente gli investigatori della Asl 3 aveva approfondito un ulteriore aspetto, ovvero il tentativo di depistare le indagini da parte di un camallo che aveva sostenuto di essere alla guida della ralla al posto di Randazzo.